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CAUZIONE - IMPONIBILITA' IVA e II.DD.

Buongiorno a tutti, avrei un dubbio e non so se qualcuno di voi può aiutarmi.

S.r.l. che noleggia auto di lusso, riceve da cliente “X“ la somma di 10.000 euro a titolo di cauzione su noleggio e, anche se non obbligata a farlo, sceglie di emettere comunque fattura per i denari ricevuti (operazione fuori campo iva)

Al termine del noleggio il cliente “X” riporta l’auto in salone danneggiata. Per rimetterla a nuovo l’azienda noleggiatrice si affida ad un’autocarrozzeria e alla fine della riparazione riceve da quest’ultima fattura di 3.660,00 euro a lei intestata (3.000+iva)

L’azienda noleggiatrice ovviamente si rifarà sul cliente “X” che ha generato il danno trattenendo dalla somma a lui dovuta a titolo di restituzione della cauzione, l’importo della spesa sostenuta per riparazione.

Per la parte di cauzione da restituire la srl noleggiatrice emetterà nota di credito (sempre come operazione fuori campo).

Per la restante quota trattenuta ai fini risarcitori invece ho dubbi in merito ad imponibilità II.DD. e Iva, ovvero:

a) Rimane sempre fuori campo iva (con possibilità quindi di non emettere fattura) configurandosi ai fini reddituali come una sopravvenienza attiva? Se si, l’iva a credito pagata sulla fattura di riparazione dell’autocarrozzeria risulterà indetraibile per la srl noleggiatrice? Oppure sarà ugualmente detraibile?

b) Se invece la quota trattenuta dovrà essere fatturata al cliente “x” a titolo di rimborso spese (quindi ricavo per ii.dd.), la fattura da emettere dovrà essere di 3.000 + iva (stesso importo fatturato dall’autocarrozzeria) oppure per 3.660,00 + iva (in quanto trattasi di rimborso spese effettuate per conto ma non in nome del cliente)? In questo caso ovviamente l’iva a credito sulla fattura dell’autocarrozzeria sarà per la s.r.l. noleggiatrice interamente detraibile.

Grazie mille per l'aiuto.
 
Buongiorno, in rete ho trovato questo:
dal quale traggo:

" In estrema sintesi si può quindi dire che, in ragione della effettiva volontà delle parti, le somme dovute a un soggetto passivo di imposta a titolo di indennizzo:
  • rientrano nell’ambito di applicazione dell’IVA se concorrono a formare l’ammontare complessivo dei corrispettivi contrattualmente dovuti per una cessione di beni o per una prestazione di servizi (ivi compresi i corrispettivi dovuti per “obbligazioni di fare, di non fare e di permettere quale ne sia la fonte”);
  • non rientrano nell’ambito di applicazione dell’IVA se manca il presupposto oggettivo, quale sopra delineato, e, a maggior ragione, se trattasi di penalità per ritardi o altre irregolarità nell’adempimento degli obblighi contrattuali da parte del cessionario/committente ovvero del cedente/prestatore.
...
"Ciò in quanto si può sinteticamente affermare che le somme corrisposte a titolo di indennizzo:

  • non rilevano ai fini IVA laddove risulti chiara che non vi è (o non vi è stata) alcuna volontà della parte indennizzata ad accondiscendere all’inadempimento o al comportamento posto in essere dalla controparte in difformità dalle originarie pattuizioni contrattuali. È opportuno che l’assenza di tale volontà risulti, per quanto possibile, già dagli accordi originari (ad esempio, con la previsione di una penale per inadempimento che sia oggettivamente determinabile) ovvero dalle iniziative assunte a seguito dell’inadempimento o del comportamento non conforme (ingiunzioni a rispettare gli accordi, citazioni per i danni subiti, ecc.);
  • rilevano ai fini IVA se vi è (o vi è stata) una effettiva volontà della parte indennizzata a consentire un comportamento diverso da quello originariamente pattuito, dietro pagamento di un determinato importo (anche se stabilito in via transattiva)."
ora vengo ai quesiti, tieni presente che la mia risposta è frutto di ragionamento, il caso non mi è mai capitato quindi attendi altri pareri:

Per la parte di cauzione da restituire la srl noleggiatrice emetterà nota di credito (sempre come operazione fuori campo).
io emetterei nota credito per tutti gli € 10.000 e chiudo la fattura iniziale che, come ben scrivi, non doveva essere emessa;

a) Rimane sempre fuori campo iva (con possibilità quindi di non emettere fattura) configurandosi ai fini reddituali come una sopravvenienza attiva? Se si, l’iva a credito pagata sulla fattura di riparazione dell’autocarrozzeria risulterà indetraibile per la srl noleggiatrice? Oppure sarà ugualmente detraibile?
se da contratto è previsto che un eventuale danno andrà risarcito, questo a mio avviso andrà fatturato con iva; a mio avviso la spesa del carrozziere se è inerente l'attività del locatore (e ritengo fortemente di si), è perfettamente deducibile come per analogia è detraibile la relativa iva.

La fattura al cliente per le spese da lui cagionate andranno ivate e costituiranno un normale ricavo imponibile, come (sempre x analogia) sono deducibili le spese del carrozziere: queste a mio avviso non sono spese in nome o per conto del cliente (non è un avvocato che compra le marche per conto del suo assistito)... se il locatore avesse un'officina/carrozzeria all'interno della sua attività, presterebbe un servizio al cliente. Le spese del carrozziere sono quindi una normale spesa per riparazione.

Questo sempre a mio modesto e discutibile parere.
 
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