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CASSETTA DI SICUREZZA

femon

Utente
Buongiorno,
avrei bisogno di un chiarimento:
Qualche mese fa mio padre è deceduto ed era cointestatario di una cassetta di sicurezza con mia madre ancora in vita.
Ora io con i miei 3 fratelli e mia madre vorremmo aprire la cassetta di sicurezza alla presenza di un funzionario della Banca ed uno delle Agenzie delle Entrate.
Mia madre purtroppo non può partecipare all'apertura perchè è inferma nel letto e dunque impossibilitata a muoversi.
A questo punto il dirigente della Banca ci ha detto che alla data concordata con l'Agenzia delle Entrate non sarà sufficiente il solo certificato medico che attesta che mia madre è inferma e dunque impossibilitata a presentarsi all'apertura della cassetta, ma è obbligatoria una procura notarile (con tutte le spese che ne conseguono) ed è obbligatoria anche per qualunque dei miei fratelli che per qualche motivo sarebbero impossibilitati a presentarsi.
Volevo chiedere se questo è un eccesso di precauzione da parte della Banca o se è proprio una disposizione di legge alla quale non cè possibilità di deroga.
Grazie infinite.
Federico.
 
Io penso che se gli aventi diritto sono stati avvisati come previsto dal 771 cpc , si possa procedere all'apertura e alla redazione dell'inventario anche senza la presenza degli aventi diritto...
 
buonasera,
scrivo qui per non aprire una nuova discussione visto che l'argomento è simile.
a causa del decesso di mio papà dobbiamo aprire (io e mia mamma, uniche eredi) la cassetta di sicurezza intestata esclusivamente a mio padre. nella cassetta sono contenuti alcuni gioielli, quindi all'apertura deve essere presente, oltre al funzionario delle Agenzia delle Entrate, anche un perito.
le mia domande sono le seguenti:
-il perito deve essere obbligatoriamente iscritto a qualche "albo" oppure può essere un qualsiasi gioielliere, orafo...?
-nel caso debba essere iscritto a qualche "albo" dove è possibile trovare l'elenco dei professionisti abilitati a fare perizie?
-nel caso nella cassetta dovessero essere presenti anche dei francobolli (non dovrebbero essercene ma non ne abbiamo la certezza), ovviamente il perito orafo non è tenuto a conoscerne il valore, quindi come si procede?

vi ringrazio
Elisa
 
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