hai ragione, non sono stato preciso.
Tutto ruota, a mio parere, intorno al concetto di imprenditore ex 2082 cc.: "è imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi".
Dunque i caratteri essenziali dell'impresa sono:
• carattere professionale;
• scopo di lucro;
• Organizzazione: ci deve essere un minimo di organizzazione del lavoro, del capitale, delle risorse, ecc..., è la mancanza di questa caratteristica che porta in dottrina a non riconoscere la qualifica di impresa ai professionisti che svolgono un lavoro intellettuale (avvocati, dottori commercialisti, medici,...);
• scopo: produzione (impresa industriale) e/o scambio (impresa commerciale) di beni (materiali) e/o servizi (beni immateriali), sempre finalizzati alla realizzazione di un profitto.
L'attività di consulenza amministrativo gestionale e pianificazione aziendale (codice attività 74144) è attività di impresa o professionale?
A mio parere (ma vorrei confrontarmi con te e gli altri colleghi del forum su questo) se questa attività è svolta senza essere iscritti ad alcun albo professionale, bisogna andare a verificare IN CONCRETO se si è di fronte ad una attività con prevalenza di organizzazione e mezzi o con prevalenza di lavoro intellettuale (cosa data per scontata per le attività professionali classiche: medici, avvocati, commercialisti etc).
O secondo te già il codice attività già indica se si tratta di attività professionale o di impresa?
Quindi Chiara non ha obblighi di iscrizione in CCIAA se in effetti il lavoro intellettuale prevale sull'organizzazione.
Saluti
ap