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cambio regime fiscale

clagio

Utente
In regime dei minimi dal settembre 2015 si vorrebbe transitare nel regime ordinario dal 1/1/2017.
Occorre adempiere qualche procedura particolare?
Un piccolo "professionista", autonomo, senza alcuna organizzazione (solo telefono, PC e da casa propria), con carichi famiglia (3 figli al 50%), interventi di ristrutturazione con diritto a detrazione 50% e altre detrazioni minori e soprattutto con un reddito netto (ricavi - costi - contributi) che non andrà purtroppo oltre i 12/13000 euro converrà passare al regime ordinario?
Io penso di si in quanto forse non si recuperano tutte le detrazioni ma il saldo negativo Irpef non comporta alcun versamento (nel regime dei minimi comunque il 5% si versa); in più forse si recupera qualcosa dall'Iva sugli acquisti che non è più un costo. Tenendo anche conto che l'attività descritta non pagherebbe l'Irap.
D'accordo che, se corretto il mio ragionamento, si parla di cifre davvero modeste ma per un padre di famigli con un reddito così esiguo ogni euro risparmiato è importante.
Grazie a chi mi vorrà rispondere
 
il tuo ragionamento appare corretto e credo che tu sappia che la eventuale opzione avrà valore per un triennio
l'opzione potrà essere esercitata in sede di dichiarazione dei redditi
ciao
 
Dal 1/1/2017 comincio con il regime ordinario (e quindi registrazioni IVA ecc.) poi nella dichiarazione 2018 esercito l'opzione oppure devo farlo con Unico 2017?
Grazie Giuseppepiantino, sempre disponibile e professionale.
Cordiali saluti
 
Buonasera

Ma è proprio sicuro di risparmiare passando al regime ordinario ?

La tassazione media è attorno al doppio, è vero che scarica ma è anche vero che ha molte piu imposte e anche iva e il rischio adeguamento studio di settore.

Ha fatto i conteggi col suo commercialista e risulta un rispamio fiscale dalla scelta?

Consideri che la contabilita costa 2-3 volte rispetto i minimi e dunque aumentano di molto i costi, valuti molto attentamente questa scelta dato che non potra piu rientrare nei minimi qualora fuoriesca.

Saluti
 
Dal 1/1/2017 comincio con il regime ordinario (e quindi registrazioni IVA ecc.) poi nella dichiarazione 2018 esercito l'opzione oppure devo farlo con Unico 2017?
Grazie Giuseppepiantino, sempre disponibile e professionale.
Cordiali saluti

L'opzione va comunicata mediante compilazione del quadro VO della dichiarazione IVA relativa all'anno di imposta 2017 da presentare nel 2018 (Circ. Ade 17/E/2012).
Saluti.
 
Grazie per il suggerimento ad approfondire. Le detrazioni di cui potrei usufruire sono circa 2600 euro per cui in effetti forse il limite di convenienza per optare con il regime semplificato è per un reddito massimo lordo di circa 11250 euro- Con tale reddito pagherei un'imposta lorda appena inferiore ai 2600 euro, quindi perderei circa 50/100 euro di detrazioni, non pagherei addizionali né Irap.
L'Iva potrebbe essere favorevole rispetto ai minimi dove non è recuperabile quella sugli acquisti.
Certamente il compenso al commercialista sarebbe sensibile anche se, come faccio ora, vorrei "arrangiarmi" da solo.
Oppure mi dice che gli adempimenti IVA ecc. sono complicati!
Certo non posso limitare la decisione ad un solo anno, sperando che i prossimi anni si incrementi l'attività!
Approfitto per un'altra domanda: dopo aver fatto 2015 (4 mesi) e 2016 in regime di vantaggio (minimi 5%) possibile fino al 2019, potrei dal 2017 transitare nel regime forfetario (sempre con 5%) (spese forfetario 22% più convenienti nel mio caso) o mi conviene in ogni caso restare "minimo"?
Grazie ancora e saluti
 
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