Il patrimonio immobiliare è dato dalla somma del valore dei singoli immobili (valore ai fini IMU) sottraendo l'importo del capitale residuo di eventuali mutui. Per l'abitazione principale va sottratta anche una franchigia e l'importo residuo va moltiplicato per 2/3.
Riporto di seguito la risposta ad una FAQ tratta dal sito del CAF ACLI che spiega anche come si calcola la franchigia per l'abitazione principale.
"Nell’Isee va indicato il valore dei singoli cespiti (beni immobiliari) posseduti dal soggetto alla data del 31 dicembre dell'anno precedente alla presentazione della dichiarazione sostitutiva, e ciò indipendentemente dal periodo di possesso del bene. Quindi, se la casa viene acquistata a gennaio 2018, dovrà essere indicata nelle eventuali DSU presentate dal 2019 in poi. Per i nuclei familiari residenti in abitazione di proprietà, il valore della casa di abitazione, al netto del mutuo residuo, non rileva ai fini del calcolo del patrimonio immobiliare se inferiore alla soglia di 52.500 euro, incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo. Se superiore alle predette soglie, il valore rileva in misura pari a due terzi della parte eccedente."