Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

Autonoma organizzazione

francel

Utente
Avendo già avuto per due anni sentenze favorevoli delle Commissioni Tributarie Provinciali e Regionali circa il rimborso dell’IRAP, ritengo di aver dimostrato l’insussistenza del requisito dell’autonoma organizzazione nella mia attività. Pertanto anche alla luce della circolare n. 45 /2008 dell’Agenzia delle Entrate vorrei cominciare ad omettere la compilazione del quadro IQ dell’Unico e naturalmente anche il relativo versamento. Però ora ho già provveduto (il 16/06/2008) ad effettuare il versamento a saldo IRAP 2007 e quindi anche il primo acconto per il 2008.
È consigliabile provvedere per il 2008 a completare i versamenti (2° acconto e saldo) per poi richiedere il rimborso per tutto il 2008 come per gli anni precedenti oppure omettere i versamenti del 2° acconto e del saldo e richiedere il rimborso solamente del 1° acconto già versato?
Però in questa seconda ipotesi l’Agenzia, avendo in mano la mia dichiarazione, potrebbe emettere cartelle per i pagamenti omessi? E quindi doppia lite per lo stesso anno d’imposta: per il rimborso del primo acconto e per l’annullamento delle eventuali cartelle esattoriali emesse!
D’altra parte comunque i due anni fiscali interessati alla dichiarazione, per il saldo e per gli acconti, sono così intrecciati che è difficile separarli: se si dichiarano i dati per il saldo, in automatico possono essere predisposti gli acconti.
C’è qualcuno che ha già avuto esperienze in questo senso?
Grazie.
 
Riferimento: Autonoma organizzazione

Secondo me hai più alternative.....
1. chiedere il rimborso del saldo 2007;
2. chiedere la correzione dei codici di versamento all'Agenzia delle Entrate e far risultare i versamenti effettuati quale saldo ed acconto IRPEF;
3. compilare il quadro IRAP a zero e riportare quale eccedenza di credito il saldo IRAP che hai versato e che potrai compensare con altri tributi...

L'ipotesi 3. andrà magari valutata dopo il controllo ENTRATEL.

Saluti e buon lavoro
 
Riferimento: Autonoma organizzazione

Aggiungo soltanto che la Circolare 45/E indica agli uffici che il requisito dell'autonoma organizzazione va accertato con riferimento al singolo periodo d'imposta per cui il fatto di aver già ottenuto due sentenze favorevoli in C.T. non significa che il contribuente sia definitivamente esonerato dal pagamento dell'IRAP.
Alla luce di tutto ciò conviene non compilare il quadro IQ perché in tal modo è l'Ade a dover dimostrare la carenza del requisito dell'autonoma organizzazione.
Saluti.
 
Riferimento: Autonoma organizzazione

Allora, riguardo all'autonoma organizzazione bisogna rispettare i parametri in generale applicati per i minimi, mentre come tra le soluzioni per la comunicazione nell'unico mi sembra di capire che le strade percorribili sono tre.

1) non presentare il quadro Q;

2) presentare il quadro Q ma con importi a zero riportando l'acconto versato a credito;

3) presentare il quadro Q e poi richiedere il rimborso all'Ade.

Delle tre ipotesi, la prima si espone a controllo sicuro con la prova in caso di accertamento da parte del contribuente, la terza mi sembra poco praticabile perchè bisogna presentare una dichiarazione correttiva mentre la seconda è quella più valida in quanto prima di rurro l'accertamento avverrà dopo aver controllato chi non presenta il quadro Q e perchè l'onere della prova spetta all'Ade.
Io applicherò la seconda ipotesi.
Cosa ne pensate, mi potete dare un parere in merito?
Grazie.
 
Riferimento: Autonoma organizzazione

.... mi sembra di capire che le strade percorribili sono tre.
1) non presentare il quadro Q;
2) presentare il quadro Q ma con importi a zero riportando l'acconto versato a credito;
3) presentare il quadro Q e poi richiedere il rimborso all'Ade.

Delle tre ipotesi, la prima si espone a controllo sicuro con la prova in caso di accertamento da parte del contribuente

mmm ... è esattamente il contrario! :whoo:

secondo i canoni tradizionali in merito all'onere della prova (cfr. 2697 c.c.) spetterà all'Amministrazione finanziaria provare che il contribuente era dotato di autonoma organizzazione e, quindi, soggetto ad IRAP.

Da un punto di vista tecnico, chi ritiene di non avere autonoma organizzazione e non presenza il modello IRAP compie la scelta più logica; il ragionamento del contribuente è questo: che provi l'Agenzia che sono soggetto ad IRAP!

... la terza mi sembra poco praticabile perchè bisogna presentare una dichiarazione correttiva ... .

questa è la soluzione classica! meglio nota come "solve et repete": paga e chiedi il rimborso.

Da un certo punto di vista, è la soluzione più prudente, sebbene sia la più onerosa perchè presuppone comunque di pagare l'IRAP che poi si chiederà a rimborso!

Nessuna dichiarazione integrativa è richiesta, ma solo un'istanza di rimborso di versamenti diretti ex art. 38, DPR 602/1973 (termine: 48 mesi dalla data del versamento, poi il credito è prescritto)

mentre la seconda è quella più valida in quanto prima di rurro l'accertamento avverrà dopo aver controllato chi non presenta il quadro Q e perchè l'onere della prova spetta all'Ade.
Io applicherò la seconda ipotesi.
Cosa ne pensate, mi potete dare un parere in merito?

la seconda è comunque, sotto il profilo sistematico, una soluzione discutibile.

Le ipotesti di quadro IRAP a zero, a ben vedere, sono due:
1) si espongono i compensi ma per azzerare l'IRAP si espongono dei costi di pari importo e, quindi, la dichiarazione è senz'altro infedele. In caso di controllo, l'AdE contesta i costi che hanno azzerato il debito e l'onere della prova incombe sul contribuente ...

2) Oppure, non si espongono né compensi, né costi, ma solo il credito per gli acconti pagati. Si certo, si può fare, ma allora - mi domando - che senso ha presentare un quadro a zero se si ritiene di non esser soggetti ad IRAP? Tanto vale omettere il quadro del tutto. In definitiva, questa soluzione mi sembra, forse, quella preferibile solo se voglio recuperare gli acconti IRAP versati (l'alternativa è solo l'istanza di rimborso ex art. 38), mentre per chi non ha acconti da recuperare mi sentirei di consigliare proprio di presentare del tutto il quadro IRAP.
 
Riferimento: Autonoma organizzazione

mmm ... è esattamente il contrario! :whoo:

secondo i canoni tradizionali in merito all'onere della prova (cfr. 2697 c.c.) spetterà all'Amministrazione finanziaria provare che il contribuente era dotato di autonoma organizzazione e, quindi, soggetto ad IRAP.

Da un punto di vista tecnico, chi ritiene di non avere autonoma organizzazione e non presenza il modello IRAP compie la scelta più logica; il ragionamento del contribuente è questo: che provi l'Agenzia che sono soggetto ad IRAP!



questa è la soluzione classica! meglio nota come "solve et repete": paga e chiedi il rimborso.

Da un certo punto di vista, è la soluzione più prudente, sebbene sia la più onerosa perchè presuppone comunque di pagare l'IRAP che poi si chiederà a rimborso!

Nessuna dichiarazione integrativa è richiesta, ma solo un'istanza di rimborso di versamenti diretti ex art. 38, DPR 602/1973 (termine: 48 mesi dalla data del versamento, poi il credito è prescritto)



la seconda è comunque, sotto il profilo sistematico, una soluzione discutibile.

Le ipotesti di quadro IRAP a zero, a ben vedere, sono due:
1) si espongono i compensi ma per azzerare l'IRAP si espongono dei costi di pari importo e, quindi, la dichiarazione è senz'altro infedele. In caso di controllo, l'AdE contesta i costi che hanno azzerato il debito e l'onere della prova incombe sul contribuente ...

2) Oppure, non si espongono né compensi, né costi, ma solo il credito per gli acconti pagati. Si certo, si può fare, ma allora - mi domando - che senso ha presentare un quadro a zero se si ritiene di non esser soggetti ad IRAP? Tanto vale omettere il quadro del tutto. In definitiva, questa soluzione mi sembra, forse, quella preferibile solo se voglio recuperare gli acconti IRAP versati (l'alternativa è solo l'istanza di rimborso ex art. 38), mentre per chi non ha acconti da recuperare mi sentirei di consigliare proprio di presentare del tutto il quadro IRAP.

concordo con quanto detto da te kob. E' preferibile non presentare il quadro IRAP poichè in tal modo si inverte l'onere della prova. Spetterà all'ADE dimostrare che il soggetto passivo sia dotato di autonoma organizzazione: Il quesito posto riguardava la circostanza di versamenti già effettuati e come recuperarli; secondo me occorrerà compilare esclusivamente il quadro IRAP indicando gli acconti versati per l'anno 2007 ed eventualmente utilizzarli successivamente in compensazione
 
Alto