Buonasera, vorrei sottoporre un quesito.
Il mio comune nel 2014, probabilmente per evitare il rischio connesso ad un aumento delle imposte nel periodo elettorale per il rinnovo del consiglio comunale, mantenne l'aliquota IMU sulle seconde case (non è un paese a vocazione turistica) all'8 per mille e con tale aliquota io ho versato l'acconto IMU 2014. Successivamente, e precisamente in data 5/9/2014, mediante delibera di consiglio comunale, l'amministrazione ha portato, con effetto retroattivo e nel silenzio piùtotale, l'aliquota per le seconde case dall'8 al 9,5 per mille.
Orbene, a distanza di quasi 2 anni il comune mi addebita:
- il mancato versamento IMU per la quota dall'8 al 9,5 per mille per l'appartamento che fu di mia madre purtroppo defunta.
- le sanzioni previste dall'art. 13 D.Lgs 471/1997
- gli interessi maturati dal 17/12/2014 al 31/3/2016
Preciso che, essendo io all'oscuro di tale delibera, emessa ben più tardi del versamento dell'acconto (16/6/2014), ho versato l'equivalente della 2^ rata con la medesima aliquota dell'8 per mille anche per la rata di saldo.
Ora vorrei sapere:
- se tale aumento retroattivo (dal 5/9/2014 all'1/1/2014) sia legittimo.
- Se sia legittima l'applicazione delle sanzioni essendo palese la mia buona fede (ho versato quanto a mia conoscenza nei termini previsti).
- Se sia legittima l'applicazione degli interessi causati dal ritardato controllo del versamento da parte del comune.
- Se sia legittima l'applicazione delle spese di spedizione a 1/2 raccomandata a/r avendo il comune un messo a disposizione ed essendo lo stesso comune in possesso di numeri di telefono ed indirizzi e-mail del sottoscritto.
Ringrazio tutti coloro che potranno rispondere ai miei quesiti.
Il mio comune nel 2014, probabilmente per evitare il rischio connesso ad un aumento delle imposte nel periodo elettorale per il rinnovo del consiglio comunale, mantenne l'aliquota IMU sulle seconde case (non è un paese a vocazione turistica) all'8 per mille e con tale aliquota io ho versato l'acconto IMU 2014. Successivamente, e precisamente in data 5/9/2014, mediante delibera di consiglio comunale, l'amministrazione ha portato, con effetto retroattivo e nel silenzio piùtotale, l'aliquota per le seconde case dall'8 al 9,5 per mille.
Orbene, a distanza di quasi 2 anni il comune mi addebita:
- il mancato versamento IMU per la quota dall'8 al 9,5 per mille per l'appartamento che fu di mia madre purtroppo defunta.
- le sanzioni previste dall'art. 13 D.Lgs 471/1997
- gli interessi maturati dal 17/12/2014 al 31/3/2016
Preciso che, essendo io all'oscuro di tale delibera, emessa ben più tardi del versamento dell'acconto (16/6/2014), ho versato l'equivalente della 2^ rata con la medesima aliquota dell'8 per mille anche per la rata di saldo.
Ora vorrei sapere:
- se tale aumento retroattivo (dal 5/9/2014 all'1/1/2014) sia legittimo.
- Se sia legittima l'applicazione delle sanzioni essendo palese la mia buona fede (ho versato quanto a mia conoscenza nei termini previsti).
- Se sia legittima l'applicazione degli interessi causati dal ritardato controllo del versamento da parte del comune.
- Se sia legittima l'applicazione delle spese di spedizione a 1/2 raccomandata a/r avendo il comune un messo a disposizione ed essendo lo stesso comune in possesso di numeri di telefono ed indirizzi e-mail del sottoscritto.
Ringrazio tutti coloro che potranno rispondere ai miei quesiti.