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Associazione

Nel 1978 viene costituita un’associazione tra due professionisti (due ingegneri) i quali esercitano l’attività di ingegneria in modo associato. L’associazione fattura alle aziende ed incassa il compenso regolarmente.
I due professionisti a data odierna, decidono di sciogliere l’associazione, uno dei due va in pensione e l’altro continuerà l’attività aprendo una P.IVA come libero professionista.
Si è deciso di sciogliere l’associazione nei prossimi giorni. Ma il problema è che questa associazione, avendo lavorato con enti pubblici tra circa 5 o 6 mesi incasserà alcuni compensi.
Può il socio ingegnere che continuerà l’attività incassare tutto il compenso, dopo aver aperto la P.IVA?
Quale soluzione si potrebbe trovare per cercare di chiudere l’associazione entro l’anno e per il compenso da percepire l’anno prossimo?
 
Riferimento: Associazione

io farei cosi: emetto fattura all'ente prima di sciogliere l'associazione e risolvo il problema....altrimenti non resta che andare dall'ente e chiedere se si può fare questa variazione preventivamente (ma mi pare un pò difficile se è già stata fatta una delibera di affidamento incarico) e poi aprire la partita iva singola..
 
Riferimento: Associazione

Se emettiamo fattura all'ente entro il 31/12/2010, e dopo chiudiamo l'associazione, questa fattura emessa (ma non incassata) concorrerà alla formazione del reddito 2010 o nel 2011, alla data di pagamento?
 
Riferimento: Associazione

vige sempre il criterio di cassa, essendo un'associazione di professionisti che quindi genera reddito di lavoro autonomo...
 
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