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Associazione non riconosciuta

quin.sa

Utente
Mi è stato chiesto di costituire un'associazione culturale non riconosciuta per la diffusione del " benessere" ed inoltre parallelamente aprire una posizione iva per la stessa per la gestione professionale di un'attività non sanitaria di promozione del benessere in senso lato.
Chiedo:
E' necessario un numero minimo di associati iniziali?
Non c'è contraddizione fra la costituzione di un'associazione culturale e l'esercizio di una attività economica?
L' esercizio di attività professionale non dovrebbe comportare l'iscrizione al Registro Imprese, è giusto?
Deve tenere i libri sociali?
O solo i registri Iva?
E' sottoposta a tassazione l'attività culturale?
Debbo fare l'Unico Enti Non commerciali per la parte di attività professionale?

Quante domande eh?
Grazie cmq per ogni risposta :yes2:
 
Riferimento: Associazione non riconosciuta

Ecco le risposte:

1) almeno due

2) è possibile. Tuttavia se l'attività commerciale è prevalente rispetto a quella ideale si perdono i benefici fiscali;

3) più che attività professionale dovrebbe trattarsi di servizi d'impresa per cui è necessaria l'iscrizione al Rea;

4) Il C.C. non pone alcun obbligo al riguardo. Tuttavia vanno tenuti i libri contabili per quanto riguarda l'aspetto fiscale. I libri sociali è bene tenerli anche per ragioni d'ordine e qualora sorgano controversie tra soci;

5) per l'iva e le imposte dirette vedi la risposta n. 2. In ogni caso vedi l'art 4 Dpr 633/72, e art da 143 a 149 del Tuir;

6) va compilato l'unico enti non commerciali.

ciao
 
Riferimento: Associazione non riconosciuta

Grazie mille delle risposte tutte chiarissime!

Ma proprio ora è passata da me l'interessata che mi ha chiesto se è possibile associare quaranta studenti per l'attività istituzionale che sarebbe una scuola che promuove il benessere e fatturare a questi le prestazioni come attività istituzionale e quindi escluse da iva.

Mi sembra una cosa un po' abnorme... ma ti sembra che sia possibile attuarla senza senza violare normative fiscali?
Secondo me appunto recentemente ad esempio per i Bar interni ai circoli stanno effettuando controlli per verificare che l'attività istituzionale non sia un'attività commerciale mascherata e non vorrei avere problemi di questo tipo.

Anche se in effetti l'attività verso queste persone sarebbe probabilmente quella istituzionale e organizzata sotto forma di scuola con lezioni periodiche.
 
Riferimento: Associazione non riconosciuta

E' possibile se viene rispettato il comma 3 dell'art 148 del Tuir.

Essendo una decisione molto delicata Ti consiglio di approfondire l'argomento in udienza con un commercialista di fiducia.

ciao
 
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