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aspettativa non retribuita

Riferimento: aspettativa non retribuita

sono colpito dall'astio che c'è nella risposta e me ne dispiaccio, non sono nè moralizzatore nè tantomeno padreterno
sono sicuro che dfusco essendo persona intelligente non si sarà ritenuto offeso/a da un semplice commento

semplicemente credo sia più utile a chi ha dubbi e angosce non dare false certezze, credo inoltre non sia corretto generalizzare (con riferimento ai sindacati) altrimenti sembra che veramente uno se ha un diritto non ha nessun modo per farlo valere perchè sono tutti corrotti e venduti etc etc.

si partecipa al forum per dare uno spunto tutto qui non è il caso di restare delusi : non sei d'accordo con quanto ho scritto? passa oltre oppure prova a dare tua opinione che potrebbe essere utile a chi a posto il quesito


PS : e comunque il moralizzatore a cui fai riferimento per me è molto divertente

Al massimo stizzita. L’astio non mi appartiene e sarebbe fuori luogo; dico sempre ciò che penso soprattutto quando è opportuno non starsene zitti :cool:. La tua replica, tuttavia, è apprezzabile. Sono d’accordo con quanto scrivi e la mia opinione in merito al quesito posto da Mem l’ho data. Marica
 
Riferimento: aspettativa non retribuita

Buongiorno, ho, letto solo ora la discussione ... no, nessuna offesa, ..tornando sul part time in effetti sn stato precipitoso nella mia prima risposta: per quello mi sn corretto; purtroppo erano reminiscenze di quando le cose ancora un po' funzionavano nel mondo del lavoro e vi assicuro che GIAMMAI un CCNL e il conseguente contratto individuale avrebbero potuto non prevedere esplicitamente tale diritto! Insomma, lo davo per ascontato .. xrò, ho pensato, meglio precisare ... (penso kmque che nel nostro caso i presupposti ci siano tutti!!); secondo, conosco il mondo delle strutture sanitarie e, anche qui, confermo, le assunzioni sono frequenti (anzi, quasi mai fanno la comunicazione preventiva! loro asseriscono di essere sempre in emergenza: i turni, i vecchietti da accudire, le sostituzioni improvvise ... etc!);

Tornando allo specifico punto: mi riferivo ai permessi per la formazione (controlla il CCNL); bada, il datore di lavoro può negare, ma deve sempre motivare e può anche differirne la fruizione; inoltre, sempre nell'ambito del dirtto allo studio, deve concedere orari che permettano di poter seguire i corsi, etc. (cfr. art. 10 legge 300/1970 e art. 5 legge 53/2000).

Confermo la possibilità di riscattarli; nn mi sembra che ci siano normative di favore in materia (agevolazioni contributive); si applicano i criteri per la "prosecuzione volontaria".

Poi spiego il mio stupore "sindacale": ma come, da un lato il datore nn concede i permessi (probabilmente asserendo che c'è "carico di lavoro") e dall'altro nega il rientro a tempo pieno? MI SONO SPIEGATO?
 
Riferimento: aspettativa non retribuita

Ancora aspettativa: ti allego una risposta che ho trovato su di un altro forum, in quanto ritengo molto "azzeccata" (ti piace il dipietrismo lessicale?:D); spiega come le cose possono andare in azienda quando regna l'armonia (magari, anche grazie ad un sindacato efficiente), al di là delle formule burocratiche, dei CCNL e quant'altro! Resisti!

"In Italia e' previsto che dopo 5 anni che lavori per lo stesso datore di lavoro puoi chiedere al massimo 12 mesi di aspettativa (anche scaglionati).
Se hai motivazioni di salute tua o di familiari o motivazioni di studio (certificate) e' quasi sicuro che te la danno.
Se hai generiche motivazioni "personali", e' tutto a discrezione dell'azienda.
Burocraticamente parlando, sul foglio di richiesta devi comunque mettere "gravi motivi personali", unica motivazione legalmente valida.

Poi se hai un buon rapporto col tuo datore di lavoro, puoi anche dirgli a cosa ti servirebbero sti mesi, una mia amica l'ha fatto e non ha avuto problemi. Ha detto che era sul punto di scoppiare e aveva bisogno di staccare per qualche mese.
Io l'ho presa per 7 mesi l'anno scorso, non ho spiegato i motivi, ho solo detto che mi serviva per dei problemi miei, e che se non me l'avessero data avrei probabilmente preso in seria considerazione l'ipotesi di licenziarmi, cosa che mi sarebbe pero' dispiaciuta tantissimo e che anche a loro non sarebbe convenuta, visto che dopo 8 anni e mezzo avevo una certa formazione e sarebbe stato un peccato buttarla. Alla fine me l'hanno data (per la cronaca, non l'ho presa per viaggiare).

Nei mesi di aspettativa non ricevi lo stipendio, non accumuli ferie, non vengono versati contributi etc. Come se non fossi impiegato. Quindi fai bene i conti di quanto andresti a spendere e di quanto ti resta una volta tornato.

In bocca al lupo!"
 
Riferimento: aspettativa non retribuita

Buongiorno, ho, letto solo ora la discussione ... no, nessuna offesa, ..tornando sul part time in effetti sn stato precipitoso nella mia prima risposta: per quello mi sn corretto; purtroppo erano reminiscenze di quando le cose ancora un po' funzionavano nel mondo del lavoro e vi assicuro che GIAMMAI un CCNL e il conseguente contratto individuale avrebbero potuto non prevedere esplicitamente tale diritto! Insomma, lo davo per ascontato .. xrò, ho pensato, meglio precisare ... (penso kmque che nel nostro caso i presupposti ci siano tutti!!); secondo, conosco il mondo delle strutture sanitarie e, anche qui, confermo, le assunzioni sono frequenti (anzi, quasi mai fanno la comunicazione preventiva! loro asseriscono di essere sempre in emergenza: i turni, i vecchietti da accudire, le sostituzioni improvvise ... etc!);

Tornando allo specifico punto: mi riferivo ai permessi per la formazione (controlla il CCNL); bada, il datore di lavoro può negare, ma deve sempre motivare e può anche differirne la fruizione; inoltre, sempre nell'ambito del dirtto allo studio, deve concedere orari che permettano di poter seguire i corsi, etc. (cfr. art. 10 legge 300/1970 e art. 5 legge 53/2000).

Confermo la possibilità di riscattarli; nn mi sembra che ci siano normative di favore in materia (agevolazioni contributive); si applicano i criteri per la "prosecuzione volontaria".

Poi spiego il mio stupore "sindacale": ma come, da un lato il datore nn concede i permessi (probabilmente asserendo che c'è "carico di lavoro") e dall'altro nega il rientro a tempo pieno? MI SONO SPIEGATO?

vedi l'avevo detto che eri persona intelligente:)
solo una cosa sui permessi studio : credo che il problema di MEM sia legato al fatto che il master a cui si è iscritta non è percorso di studio valido ai sensi delle leggi sul permesso allo studio, diverso sarebbe stato se fosse iscritta a corso universitario o a scuola di formazione parificata; probabilmente per questo gli hanno rifiutato i permessi
 
Riferimento: aspettativa non retribuita

I permessi del diritto allo studio spettano a tutti i lavoratori secondo la disciplina del Ccnl di comparto e solitamente spettano per il conseguimento di titoli di studio universitari, post-universitari, di scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute, o comunque abilitate al rilascio di titoli di studio legali o attestati professionali riconosciuti dall'ordinamento pubblico. Quindi consultare bene il Ccnl. Per fruire dei permessi Mem, secondo me, deve presentare alla sua amministrazione, prima dell'inizio dei corsi, il certificato di iscrizione e, al termine, l'attestato di partecipazione e quello degli esami sostenuti, anche se con esito negativo. Ci potrebbe essere il rischio che in mancanza delle certificazioni, i permessi utilizzati vengono considerati come aspettativa per motivi personali (anche per questo bisogna esaminare bene la disciplina contrattuale).
 
Riferimento: aspettativa non retribuita

vedi l'avevo detto che eri persona intelligente:)
solo una cosa sui permessi studio : credo che il problema di MEM sia legato al fatto che il master a cui si è iscritta non è percorso di studio valido ai sensi delle leggi sul permesso allo studio, diverso sarebbe stato se fosse iscritta a corso universitario o a scuola di formazione parificata; probabilmente per questo gli hanno rifiutato i permessi

Salve :p
il probelma putroppo è un altro. Il corso al quale sono iscritta è un corso universitario regolarmente riconosciuto
 
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Ancora aspettativa: ti allego una risposta che ho trovato su di un altro forum, in quanto ritengo molto "azzeccata" (ti piace il dipietrismo lessicale?:D); spiega come le cose possono andare in azienda quando regna l'armonia (magari, anche grazie ad un sindacato efficiente), al di là delle formule burocratiche, dei CCNL e quant'altro! Resisti!

"In Italia e' previsto che dopo 5 anni che lavori per lo stesso datore di lavoro puoi chiedere al massimo 12 mesi di aspettativa (anche scaglionati).
Se hai motivazioni di salute tua o di familiari o motivazioni di studio (certificate) e' quasi sicuro che te la danno.
Se hai generiche motivazioni "personali", e' tutto a discrezione dell'azienda.
Burocraticamente parlando, sul foglio di richiesta devi comunque mettere "gravi motivi personali", unica motivazione legalmente valida.

Poi se hai un buon rapporto col tuo datore di lavoro, puoi anche dirgli a cosa ti servirebbero sti mesi, una mia amica l'ha fatto e non ha avuto problemi. Ha detto che era sul punto di scoppiare e aveva bisogno di staccare per qualche mese.
Io l'ho presa per 7 mesi l'anno scorso, non ho spiegato i motivi, ho solo detto che mi serviva per dei problemi miei, e che se non me l'avessero data avrei probabilmente preso in seria considerazione l'ipotesi di licenziarmi, cosa che mi sarebbe pero' dispiaciuta tantissimo e che anche a loro non sarebbe convenuta, visto che dopo 8 anni e mezzo avevo una certa formazione e sarebbe stato un peccato buttarla. Alla fine me l'hanno data (per la cronaca, non l'ho presa per viaggiare).

Nei mesi di aspettativa non ricevi lo stipendio, non accumuli ferie, non vengono versati contributi etc. Come se non fossi impiegato. Quindi fai bene i conti di quanto andresti a spendere e di quanto ti resta una volta tornato.

In bocca al lupo!"


Grazie
ciò che mi hai mandato è molto intressante

Buona serata
Vi terrò informati
 
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Riferimento: aspettativa non retribuita

salve! "immodestamente" avevo intuito il problema, che è tutto interno all'azienda ...mi raccomando, tienici informati... ciao!:sun:
 
Riferimento: aspettativa non retribuita

Msg per DFUSCO,MARICA,ALIAS61

Ragazzi come promesso vi aggiorno sulla mia situazione.
Sono riuscita ad ottenere l'aspettativa non retribuita :sweatingbullets:


Vi ringrazio tutti
 
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Riferimento: aspettativa non retribuita

Msg per DFUSCO,MARICA,ALIAS61

Ragazzi come promesso vi aggiorno sulla mia situazione.
Sono riuscita ad ottenere l'aspettativa non retribuita :sweatingbullets:
Ho dovuto però fare rischiesta di aspettativa per motivi di salute, l'aspettativa con motivazione inerente lo studio non era prevista dal mio contratto.
Purtroppo per me, non è stata una scappatoia bensì la verità, un peggioramento della malattia mi costringe nuovamente a dover fare riabilitazione.
Il part-time? La questione è rimandata per ora, al mio rientro tenterò un nuovo approccio! :pirate2:

Vi ringrazio tutti

Ciao Mem. Non mi dai una buona notizia, anzi.... E' difficile in questi casi trovare le parole giuste. Ti auguro di superare quanto prima questo bruttissimo momento e per qualsiasi cosa puoi sempre cercarmi anche nella messaggistica privata. Forza Mem!! Un grande abbraccio, Marica
 
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