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Artigiano e cartelle equitalia per INPS

progecon

Utente
Un artigiano (ditta individuale) ha cartelle esattoriali per euro 25mila, per anni pregressi....la maggior parte del debito (19mila euro) è dato da note di rettifica INPS (dipendenti) per agevolazioni lg 407 non riconosciute per irregolarità pregresse dell'anno 2005....la situazione lavorativa non è delle migliori tuttavia a intermittenza il lavoro e le commesse non mancano. L'artigiano non vuole pagare niente di tutto cio.... accusando di tutta la situazione il suo vecchio consulente (un ciarlatano non iscritto ad alcun albo...e pergiunta un avventuriero mezzo delinquente)...noi da parte nostra abbiamo cercato di far capire al cliente che la legge nn ammette ignoranza e che lui doveva comunque informarsi del perche in quei anni non versava alcun f24 relativo ai dm10 e ritenute ecc.
La nostra proposta è chiedere dilazione per il debito......e regolarizzare tutto.....ma non vuole saperne...quindi pensavamo di cessare la ditta individuale.....crere una coop. artigiana e assumerlo come dipendente a circa 600 euro mensili... a questo punto il debito con equitalia sara decurtato mensilmente da qst stipendio e non potra essere superiore a 1/5....giusto???...qualcuno puo dirci se è fattibile una situazione del genere.......e sopratutto il DURC della coop. sarà regolare o la sua presenza incide sul rilascio....a norma??egli non possiede ne immobili ne automezzi intestati.....grazie
 
Se l'artigiano dà la colpa al vecchio "consulente" perché non ha agito penalmente nei confronti di costui, considerato che (quantomeno) esercitava abusivamente la professione? Perché non ha agito contro di lui invocando la responsabilità professionale? Così, su due piedi, non saprei indicare se la soluzione proposta sia la soluzione migliore, considerando che comunque un pignoramento è pur sempre una procedura esecutiva che lo rende "ufficialmente" cattivo pagatore, con tutte le conseguenze che ciò comporta. In un modo o nell'altro comunque dovrà pagare, tanto vale, a mio avviso, "optare" per il rateizzo e mantenersi "pulito". Inoltre la questione va risolta celermente, visto che gli interessi di mora "galoppano".
Ciao.
 
Se l'artigiano dà la colpa al vecchio "consulente" perché non ha agito penalmente nei confronti di costui, considerato che (quantomeno) esercitava abusivamente la professione? Perché non ha agito contro di lui invocando la responsabilità professionale? Così, su due piedi, non saprei indicare se la soluzione proposta sia la soluzione migliore, considerando che comunque un pignoramento è pur sempre una procedura esecutiva che lo rende "ufficialmente" cattivo pagatore, con tutte le conseguenze che ciò comporta. In un modo o nell'altro comunque dovrà pagare, tanto vale, a mio avviso, "optare" per il rateizzo e mantenersi "pulito". Inoltre la questione va risolta celermente, visto che gli interessi di mora "galoppano".
Ciao.
Credimi agire "oggi o allora" penalmente con quel "consulente ciarlatano" è come sparare sulla croce rossa.....torniamo al mio cliente.....non hanno niente da pignorare in quanto non ha nulla intestato, è coniugato in separazione di beni.....attualmente possiede solo un automezzo del 2005 con poco valore.....certo è che se un domani dovesse chiedere un finanziamento e/o mutuo personale....allora sarà problematico.....mah
 
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