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Aprire studio prof. con Invitalia: quale regime fiscale?

Ciao a tutti,
mi chiamo Rossella ed è il mio primo messaggio sul vostro interessante forum.
Sto per aprire uno studio d'ingegneria approfittando di un finanziamento di Ivitalia di circa 28.000 € per metà a fondo perduto
e per metà a tasso agevolato in 5 anni.

Prima di andare dal commercialista per aprire la P.I. vorrei schiarirmi un po' le idee.

Sono indeciso sul regime fiscale da adottare, se il regime dei minimi o quello del cosiddetto forfettino (art. 13 L. 388/00).

Quello che mi preme sarebbe scaricare l'IVA pagata sugli acquisti delle attrezzature ma il fatto di poter non applicare l'IVA col regime dei minimi, non mi dispiace.

Inoltre, i soldi ricevuti da Invitalia vanno contateggiati come entrata?

Voi che mi consigliate?

Grazie.
 
Riferimento: Aprire studio prof. con Invitalia: quale regime fiscale?

Ritengo sia più vantaggioso il regime delle nuove iniziative per i primi tre anni, 10% contro 20% del regime dei minimi. E' vero che questo comporta la gestione dell'iva ma il vantaggio di poter usufruire del "tutor" presso l'agenzia è da tenere in considerazione.
 
Riferimento: Aprire studio prof. con Invitalia: quale regime fiscale?

Il regime dei minimi ha inoltre il vantaggio di non applicazione degli studi di settore che specie a partire dal secondo anno di attività potrebbe risultare molto conveniente. Lo svantaggio sta nella deduzione degli oneri. In particolare in presenza di altri redditi e di oneri deducibili è senza dubbio conveniente ma non nel caso del solo reddito professionale.
Il contributo erogato da invitalia, per la parte del fondo perduto, andra in diminuzione del valore dei beni strumentali acquistati e finanziati (contributo in conto impianti).
Un'arma a doppio taglio del regime dei minimi riguarda gli ammortamenti: ammrtizzerai l'intero importo dei beni acquistati (al netto del fondo perduto) interamente nell'anno di acquisto.

F.M. Consulente del Lavoro
 
Riferimento: Aprire studio prof. con Invitalia: quale regime fiscale?

Ciao a tutti,
mi chiamo Rossella ed è il mio primo messaggio sul vostro interessante forum.
Sto per aprire uno studio d'ingegneria approfittando di un finanziamento di Ivitalia di circa 28.000 € per metà a fondo perduto
e per metà a tasso agevolato in 5 anni.

Prima di andare dal commercialista per aprire la P.I. vorrei schiarirmi un po' le idee.

Sono indeciso sul regime fiscale da adottare, se il regime dei minimi o quello del cosiddetto forfettino (art. 13 L. 388/00).

Quello che mi preme sarebbe scaricare l'IVA pagata sugli acquisti delle attrezzature ma il fatto di poter non applicare l'IVA col regime dei minimi, non mi dispiace.

Inoltre, i soldi ricevuti da Invitalia vanno contateggiati come entrata?

Voi che mi consigliate?

Grazie.

un importo di 28.000,00 presuppone sia un investimento in beni strumentali sia spese gestionali.
è pur vero che il contributo potrà ridurre il costo dei beni strumentali, ma occorre tenere in considerazione i limiti che il regime dei minimi prevede.
ciao
 
Riferimento: Aprire studio prof. con Invitalia: quale regime fiscale?

io direi decisamente il regime nelle nuove iniziative (art 13 l 388/2000), con il regime dei minimi perderesti la possibilità di portarti in detrazione l' iva sugli acquisti relativi all' investimento iniziale.
 
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