Mi rivolgo a qualcuno esperto della materia;
Siamo una quindicina di eredi ed eravamo proprietari di un terreno;
Questo terreno l'abbiamo messo in vendita.
Circa due anni fa con l'aiuto di un intermediario Ingegnere (che noi credevamo anche amico) ci ha convinto a vendere questo terreno di gran valore a un prezzo molto inferiore al valore catastale; praticamente il terreno a catasto veniva valutato al prezzo di circa 260.000€ mentre invece ci hanno convinto a vendere al prezzo di 130.000€;
I soldi realmente intascati con regolari assegni anche registrati al momento dell'atto notarile, ammontano pertanto alla somma di 130.000€.
A distanza di due anni, l'ufficio Imposte ci ha inviato un'accertamento anche a noi venditori per una somma di 21.000€ complessivi a carico di tutti gli eredi per aver venduto a prezzo inferiore a quello catastale.
Ora mi chiedo: è possibile che noi d'oltrettutto, dopo aver essere stati in un certo modo truffati e circuiti da questo ignobile Ingegnere, anche la beffa ?
COsa possiamo fare ?
L'accertamento non dovrebbe essere a carico dell'acquirente che dopo tutto è lui che ha beneficiato di ogni cosa dalla vendita ?
Cosa si può fare con l'ufficio Entrate ? Come giustificare la cosa?
SI tenga conto che noi non sapevamo del valore reale dell'immobile e che questa persona intermediaria (se così si può chiamare...) ci ha sempre fatto credere che non si riusciva a prendere molto; poi influenzati anche dal perdurare di una situazione di abbandono della proprietà e stallo, ci ha convinti a vendere al prezzo offerto.
Per favore, qualcuno mi fa sapere seriamente cosa si può fare e come procedere per non pagare questa ingiusta somma che l'ufficio ci chiede.
Grazie
Marco
Siamo una quindicina di eredi ed eravamo proprietari di un terreno;
Questo terreno l'abbiamo messo in vendita.
Circa due anni fa con l'aiuto di un intermediario Ingegnere (che noi credevamo anche amico) ci ha convinto a vendere questo terreno di gran valore a un prezzo molto inferiore al valore catastale; praticamente il terreno a catasto veniva valutato al prezzo di circa 260.000€ mentre invece ci hanno convinto a vendere al prezzo di 130.000€;
I soldi realmente intascati con regolari assegni anche registrati al momento dell'atto notarile, ammontano pertanto alla somma di 130.000€.
A distanza di due anni, l'ufficio Imposte ci ha inviato un'accertamento anche a noi venditori per una somma di 21.000€ complessivi a carico di tutti gli eredi per aver venduto a prezzo inferiore a quello catastale.
Ora mi chiedo: è possibile che noi d'oltrettutto, dopo aver essere stati in un certo modo truffati e circuiti da questo ignobile Ingegnere, anche la beffa ?
COsa possiamo fare ?
L'accertamento non dovrebbe essere a carico dell'acquirente che dopo tutto è lui che ha beneficiato di ogni cosa dalla vendita ?
Cosa si può fare con l'ufficio Entrate ? Come giustificare la cosa?
SI tenga conto che noi non sapevamo del valore reale dell'immobile e che questa persona intermediaria (se così si può chiamare...) ci ha sempre fatto credere che non si riusciva a prendere molto; poi influenzati anche dal perdurare di una situazione di abbandono della proprietà e stallo, ci ha convinti a vendere al prezzo offerto.
Per favore, qualcuno mi fa sapere seriamente cosa si può fare e come procedere per non pagare questa ingiusta somma che l'ufficio ci chiede.
Grazie
Marco