businessworld12
Utente
Colleghi,
vorrei sottoporre un caso particolare alla quale sto cercando di trovare una risposta.
Caso: Cittadino Italiano esercitante attivita' in proprio di Agente di Commercio e Consulente Aziendale iscritto all'albo (all´estero esiste questo albo speciale con requisiti quali la laurea, etc.).
Da 7 anni residente in Germania dove ha pagato tutte le tasse e contributi pensionistici e dove ha presentato tutte le dichiarazioni fiscali;
- Nessun rapporto commerciale con l´Italia (nessun cliente italiano o fornitore);
- Mai iscritto AIRE ma effettivamente residente all estero per oltre 183 giorni all anno;
- Residenza anche dai genitori in Italia;
- Unico legame con l'Italia: Auto targa italiana lasciata in Italia;
- Non ha alcuna utenza o contratto in Italia, nessun conto corrente;
- Mai stato sposato e senza figli;
- Nessun Immobile di proprieta';
- Contratto di Affitto all estero, utenze telefoniche,etc.
1.- Il soggetto deve dichiarare qualcosa in Italia?
Secondo il suo commercialista NO perche' secondo il diritto europeo il luogo vero di residenza principale dei suoi affari e' all estero e con l'Italia non vi e'di fatto alcun legame nonostante non sia stata fatta la formalita' dell'AIRE.
2.- Se il soggetto dovesse rientrare in Italia per per oltre 183 giorni per motivi di lavoro per 1-2 anni (per la sua stessa azienda!), come per attivita' di promozione e analisi di mercato in vista di un futuro lancio ma con l'intento nell'anno successivo di ritornare all estero o cedere l'attivita', come dovrebbe comportarsi dal punto di vista fiscale e pratico verso i due paesi?
3.- Se il soggetto un giorno volesse comprare in Italia un immobile (abitazione principale) in vista di un futuro rientro utilizzando i fondi regolarmente incassati e dichiarati all estero, andrebbe incontro a problemi con il fisco italiano?
vorrei sottoporre un caso particolare alla quale sto cercando di trovare una risposta.
Caso: Cittadino Italiano esercitante attivita' in proprio di Agente di Commercio e Consulente Aziendale iscritto all'albo (all´estero esiste questo albo speciale con requisiti quali la laurea, etc.).
Da 7 anni residente in Germania dove ha pagato tutte le tasse e contributi pensionistici e dove ha presentato tutte le dichiarazioni fiscali;
- Nessun rapporto commerciale con l´Italia (nessun cliente italiano o fornitore);
- Mai iscritto AIRE ma effettivamente residente all estero per oltre 183 giorni all anno;
- Residenza anche dai genitori in Italia;
- Unico legame con l'Italia: Auto targa italiana lasciata in Italia;
- Non ha alcuna utenza o contratto in Italia, nessun conto corrente;
- Mai stato sposato e senza figli;
- Nessun Immobile di proprieta';
- Contratto di Affitto all estero, utenze telefoniche,etc.
1.- Il soggetto deve dichiarare qualcosa in Italia?
Secondo il suo commercialista NO perche' secondo il diritto europeo il luogo vero di residenza principale dei suoi affari e' all estero e con l'Italia non vi e'di fatto alcun legame nonostante non sia stata fatta la formalita' dell'AIRE.
2.- Se il soggetto dovesse rientrare in Italia per per oltre 183 giorni per motivi di lavoro per 1-2 anni (per la sua stessa azienda!), come per attivita' di promozione e analisi di mercato in vista di un futuro lancio ma con l'intento nell'anno successivo di ritornare all estero o cedere l'attivita', come dovrebbe comportarsi dal punto di vista fiscale e pratico verso i due paesi?
3.- Se il soggetto un giorno volesse comprare in Italia un immobile (abitazione principale) in vista di un futuro rientro utilizzando i fondi regolarmente incassati e dichiarati all estero, andrebbe incontro a problemi con il fisco italiano?