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Agevolazione prima casa

alpic

Utente
Un saluto a tutti.
Sono alle prese con la compilazione della ds in seguito alla scomparsa di mio padre.
Gli eredi siamo mia madre (coniuge) che ha fatto rinuncia con atto notarile ed io (figlio). Viviamo nella stessa casa coniugale di cui mio padre era proprietario unico (su una pertinenza, parte comune, è co proprietario insieme con l'altra famiglia che è proprietaria dell'altro appartamento).
Mia madre possiede un appartamento in un altro comune: lo ha avuto dalla sorella con atto di donazione che poi si è tenuta l'usofrutto. Ricongiunto l'usofrutto, l'appartamento è stato dato in affitto e mia madre paga l'imu come seconda casa.
Vorrei chiedervi se può beneficiare, in queste condizioni, dell'agevolazione prima casa sull'immobile oggetto di successione, posto che l'immobile è nello stesso suo comune di residenza, come detto, e la categoria di appartenenza rientra tra quelle che possono beneficiarne.

Grazie.
 
Ritengo di sì, in quanto, pur rinunciataria, le spetta il diritto di abitazione spettante al coniuge superstite ai sensi art. 540 c.c. L' importante che ci abbia anche la residenza. Nella da mi sembra vada barrata un' apposita casella, anche per poter pagare le imposte ipotecarie e catastali in misura fissa. Senti comunque altri pareri.
 
Un saluto a tutti.
Controllando i requisiti che bisogna rispettare io trovo questo.
1 categoria immobile per il quale si richiede agevolazione OK.
2 Non essere titolari nello stesso comune di altro immobile: mia madre nel comune per il quale si richiede l'agevolazione non ha niente. L'abitazione oggetto di successione e in cui mia madre risiede era di proprietà di mio padre al 100% e lei non ha quote o usofrutto.
3 Non avere diritti di proprietà, uso, usofrutto, nuda proprietà, abitazione su tutto il territorio nazionale di altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo dell'agevolazione prima casa: mia madre ha un appartamento in un altro comune della stessa provincia che ha avuto dalla sorella mediante atto di donazione una ventina di anni fa. Quindi questo punto della condizione deve essere quello discriminante per usufruire o meno dell'agevolazione.

Sull'atto notarile di donazione NON c'è menzione di agevolazioni prima casa (che già esistevano da 20 anni), la residenza di mia madre indicata è quella dell'immobile oggetto di successione per il quale si vorrebbe chiedere l'agevolazione prima casa, né è indicato che ci sarà l'intenzione di trasferirvi o di stabilire attività lavorativa (sembra quindi di intuire che sia seconda casa). Inoltre in quell'atto viene scritto che la sorella ha usofrutto e residenza sino alla fine dei propri giorni (avvenuta nel 2020, anno in cui è stata fatta la ricongiunzione di usofrutto).
Se non ho capito male è sempre stato obbligatorio inserire nell'atto notarile la dichiarazione dei tre punti, oppure ad esso bisognava allegare una dichiarazione sostitutiva (che però non ho trovato). Verrebbe pertanto da pensare che non è stato fatto uso dell'agevolazione prima casa per quell'atto di donazione, ma per esserne sicuri dovrei provare a sentire l'agenzia delle entrate.

Cosa ne pensate? Che voi sappiate c'è un modo attraverso il sito dell'agenzia di capire se è stata usata questa agevolazione?
 
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