Riferimento: affitto in nero
Non c'è cosa migliore di un bell'affitto in nero.
Quando lo trovate dovete assolutamente accettarlo, purchè l'iniziativa di fittare a nero provenga dal locatore e ciò sia dimostrabile (basta anche un testimone).
E qui calate la clava, dopo un paio di anni li denunciate e richiedete indietro parte dei canoni di locazione versati. Ve lo consente la legge, andate a vedervi l'art. 13 comma 5 L. 431/1998. Inoltre il locatore dovrà versare tutta l'irpef evasa con una sanzione che va dal 100% al 200%.
Così ne avrete bruciato uno, difficile che quel tizio proverà a riaffittare in nero.
Un furbo di meno sul mercato, è solo così che si combatte questa piaga, colpendoli uno ad uno.
A quelli che piangono perchè le tasse sono alte dico una cosa, l'imponibile da locazione è l'85% del canone annuo; l'imponibile sul reddito da lavoro invece è del 100%, salvo eventuali spese in deduzione.
Perchè il primo deve essere tassato meno del secondo? Forse chi si rompe la schiena vale meno del signorotto nullafacente che vive affittando i suoi 4 appartamenti?
Ci sono città come Roma e Milano in cui 80 mq di casa costano tra i 1200 e i 1500 euro al mese, più di uno stipendio, e non ci devono neppure pagare le tasse? oppure devono pagarne meno? perchè? qual'è la ratio?
Non mi si dica che così l'affitto è più basso perchè non è vero, 80 mq a Roma costano 1200 euro anche in nero.
Ve la do io la soluzione: 1) aumentare le tasse sugli affitti, in modo da rendere poco redditizio l'investimento immobiliare; 2) (stra)aumentare l'ICI sulle seconde case, in modo da rendere poco conveniente tenere case vuote; 3) aumentare le sanzioni, in modo da scoraggiare gli affitti in nero; 4) aumentare i controlli.
Risultati della cura: 1) lo Stato recupera circa un miliardo di euro tra sommerso e sanzioni; 2) Si eliminano le grandi proprietà immobiliari e si riduce la rendita fondiaria, sistema parassitario di evidente retaggio medievale, ed il risparmio viene indirizzato su investimenti produttivi (lavoro, industrie, sviluppo, energie rinnovabili); 3) Si rende più liquido, equo ed accessibile il mercato immobiliare, inducendo le persone a limitarsi all'acquisto di una casa (la prima); 4) Si colpiscono i palazzinari, e si chiude lo scempio della cementificazione selvaggia ed inutile.
La mia non è un'analisi comunista, si badi bene, solo realista.
Ci si affanna a discutere su come tenere in vita un mercato completamente drogato, senza nessuna logica, completamente avulso dalle dinamiche di domanda/offerta.
Tutti impegnati a pianificare la cedolare secca, io sono assolutamente sicuro che i prezzi degli affitti non caleranno di un centesimo;è successa la stessa cosa con i canoni concordati: "300 li dichiariamo ed il resto me lo dai a nero" fanno tutti cosi, gli hanno concesso un'escamotage per evadere alla grande.
Perchè non si pensa invece ad un sistema per muovere le 100 mila case vuote che ci sono solo a Roma?
L'avidità umana non ha davvero limiti.