Affitto d'azienda

[Centrino]

Sono un promotore finanziario, che essendo titolare di una licenza di somministrazione di alimenti ho affittato l'azienda per € 20.000 annui. In pari data ho stipulato un contratto d'affitto con il proprietario dei muri pari a € 10.000.
Nel fare la dichiarazione dei redditi ho dichiarato il reddito come promotore al quadro Rg mentre la differenza fra quanto percepito per l'affitto del locale e il canone dei muri l'ho indicato al quadro Rl come affitto dell'unica azienda.
In sede di accertamento redatto dall'agenzia delle entrate mi viene contestato che quanto percepito dall'affitto non andava indicato al quadro Rl ma rientrava nel reddito di impresa tra i ricavi e pertanto assoggettato a IVA. Chiedo per favore un vostro parere in merito spero d'essere stata abbastanza chiara. Grazie anticipatamente

 

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credo che l'Ufficio abbia ragione. infatti quando un imprenditore affitta la sua unica azienda perde la qualità di soggetto passivo ai fini iva;
nel tuo caso, avendo altra attività di promotore finanziario, non hai perduto la soggettività passiva ai fini dell'iva.
Attendi comunque altri pareri.
ciao

 

[Centrino]

credo che l'Ufficio abbia ragione. infatti quando un imprenditore affitta la sua unica azienda perde la qualità di soggetto passivo ai fini iva;
nel tuo caso, avendo altra attività di promotore finanziario, non hai perduto la soggettività passiva ai fini dell'iva.
Attendi comunque altri pareri.
ciao

 

[Centrino]

Scusa ma leggendo qua e la la definizione di azienda non ha nulla a che fare con l'attivita di promotore finanziario che vende prodotti altrui e non ha una struttura atta a produrre che che sia.

 

[Rocco]

Concordo con Giuseppe, che saluto.
Ai fini fiscali l'art. 55 del TUIR stabilisce che sono redditi d'impresa quelli che derivano dall'esercizio dell'impresa commerciale tra le quali rientra anche quella di promotore finanziario, tant'è vero che hai indicato che compili il quadro RG del mod. Redditi.
Pertanto, a seguito dell'affitto di (ramo) di azienda, il contribuente non perde la qualifica di imprenditore commerciale, tale per cui si renderebbe applicabile l'art. 67 c. 1 lett. h) del TUIR, e dunque i canoni percepiti per l'affitto di azienda vanno considerati come ricavi ai fini della determinazione del reddito d'impresa, e pertanto vi è l'obbligo di assoggettamento ad IVA.
Saluti.