V.SE
Utente
Ho acqistato due immobili adiacenti con l'impegno ad unificarli entro un anno.
In uno già ci abitavo, nell'altro al momento dell'acquisto c'era un inquilino con contratto in scadenza dopo 7 mesi (con la fine locazione già comunicata dal precedente proprietario e riconferamata da me nei tempi e modi stabiliti dalla legge.
Allo scadere del contratto l'inquilino è rimasto come occupante senza titolo, il contratto di locazione è stato regolarmente cessato con conmunicazione all'ade ed è stata avviata procedura di sfratto.
Lo sfratto è stato convalidato ma il giudice ha dato una lunga scadenza per l'esecuzione e mi farà sforare l'anno entro cui avrei dovuto fare la fusione per non avere problemi con l'Ade che può fare accertamenti fino al terzo anno.
Ho provato a fare interpello chiedendo se la sentenza del giuduce, in quanto causa di forza maggiore, può rappresentare una sospensione del termine di un anno, facendo spostare il termine a quando di fatto l'appartamento verrà liberato.
La risposta ricevuta è stata una non risposta, nel senso che non sono entrati nel merito.
Cosa posso fare per mettermi al sicuro e non rischiare in caso di accertamento dover pagare la differenza come acquisto seconda casa con le relative sanzioni?
Se faccio la variazione catastale, unendo i due immobili, (che di fatto sono uniti ed hanno una porta in comune sulle scale che da su un piccolo disimpegno in cui ci sono le due porte interne dei due appatamenti) l'inquilino potrebbe crearmi problemi?
Grazie a chi potrà aiutarmi
In uno già ci abitavo, nell'altro al momento dell'acquisto c'era un inquilino con contratto in scadenza dopo 7 mesi (con la fine locazione già comunicata dal precedente proprietario e riconferamata da me nei tempi e modi stabiliti dalla legge.
Allo scadere del contratto l'inquilino è rimasto come occupante senza titolo, il contratto di locazione è stato regolarmente cessato con conmunicazione all'ade ed è stata avviata procedura di sfratto.
Lo sfratto è stato convalidato ma il giudice ha dato una lunga scadenza per l'esecuzione e mi farà sforare l'anno entro cui avrei dovuto fare la fusione per non avere problemi con l'Ade che può fare accertamenti fino al terzo anno.
Ho provato a fare interpello chiedendo se la sentenza del giuduce, in quanto causa di forza maggiore, può rappresentare una sospensione del termine di un anno, facendo spostare il termine a quando di fatto l'appartamento verrà liberato.
La risposta ricevuta è stata una non risposta, nel senso che non sono entrati nel merito.
Cosa posso fare per mettermi al sicuro e non rischiare in caso di accertamento dover pagare la differenza come acquisto seconda casa con le relative sanzioni?
Se faccio la variazione catastale, unendo i due immobili, (che di fatto sono uniti ed hanno una porta in comune sulle scale che da su un piccolo disimpegno in cui ci sono le due porte interne dei due appatamenti) l'inquilino potrebbe crearmi problemi?
Grazie a chi potrà aiutarmi