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Accertamento TARSU

Grigio

Utente
Il comune dove possiedo parte di una casa non ha emesso la tassa rifiuti riferita agli anni 2010, 2011, 2012 e 2013, andando io a chiedere mi è sempre stato risposto che non potevano e metterla per problemi normativi. In questi giorni mi è stata consegnata una raccomandata da parte di Abaco che mi AVVISA di aver compiuto un accertamento relativo alla superficie della mia casa e mi indica come fare per segnalare se trovo delle discrepanze. In allegato una SCHEDA Di ACCERTAMENTO secondo cui dalla superficie da loro accertata secondo i calcoli relativi alla TARSU dovrei circa 2000 €. In ultimo, se ritengo invece che sia tutto corretto, "ad accettazione e tacita adesione del presente avviso, il contribuente dovrà pagare entro e non oltre 60 gg dalla data di notifica l'allegato bollettino postale" di 1600 € circa perché pagando entro tale data posso usufruire dell'abbattimento delle sanzioni. La scheda riporta la metratura, la tariffa, le sanzioni per omissione di denuncia, come far eventuale ricorso e stop. Non c'è scritto come fare eventuale pagamento se dovessi pagare in ritardo, come richiedere rateizzazione, a chi rivolgersi per saperlo. Secondo me è tutta una fuffa di un comune che vorrebbe vantare crediti in bilancio e da quanto so la TARSU non esiste dal 2009. Purtroppo in casa c'è chi non la vede così è mi chiede di pagare il prima possibile. Vorrei il parere di qualcuno più esperto e, se è come invece la vedo io, un consiglio per tutelare le decine di migliaia di famiglie che hanno ricevuto tale avviso.
 
Effettivamente sulla TARSU si era creato un groviglio normativo per il quale tecnicamente il tributo si intendeva abrogato dal 2010. Poi però il legislatore, se non ricordo male, sanò tale lacuna per cui il tributo rimase comunque pienamente operativo.
Sembra strano che il comune per "problemi normativi" non abbia inserito il gettito TARSU nei bilanci di previsione di detti anni e non abbia regolamentato il tributo. Il Comune è obbligato ad applicare un tributo previsto dalla legge e non può rinunciare al relativo gettito.
Pertanto ritengo che vada approfondita tutta la questione,a partire dall'esame dell'atto ricevuto il quale, a quanto pare di poter capire, riporta comunque le tariffe le quali, presumo, siano state deliberate per detti anni.
Inoltre vi è da aggiungere che diversi comuni stanno accertando la TARSU per via del fatto che l'Agenzia delle Entrate ha aggiornato le visure catastali inserendo la superficie catastale e dunque laddove vi sia discrepanza tra superficie dichiarata ai fini TARSU e superficie catastale il comune procede ad accertare l'omessa dichiarazione e a recuperare la differenza del tributo.
L'atto ricevuto dovrebbe riportare la motivazione dell'accertamento con riferimento ai presupposti di fatto e alle ragioni giuridiche a sostegno della pretesa e dunque bisognerebbe capire prima di tutto cosa abbia originato l'azione accertativa.
Saluti.
 
Poi però il legislatore, se non ricordo male, sanò tale lacuna per cui il tributo rimase comunque pienamente operativo.
da quanto ho capito ci sono stati diversi ricorsi, per cui, sì, gli enti locali possono chiedere il pagamento della TARSU, ma, essendoci un vuoto legislativo, sulla base dell'Art. 23 della Costituzione non possono rivolgersi ai concessionari per obbligarne il pagamento. Ovviamente l'iter per veder confermato questo è il ricorso e la discrezionalità del giudice tributario.

Sembra strano che il comune per "problemi normativi" non abbia inserito il gettito TARSU nei bilanci di previsione di detti anni e non abbia regolamentato il tributo. Il Comune è obbligato ad applicare un tributo previsto dalla legge e non può rinunciare al relativo gettito.
Pertanto ritengo che vada approfondita tutta la questione,a partire dall'esame dell'atto ricevuto il quale, a quanto pare di poter capire, riporta comunque le tariffe le quali, presumo, siano state deliberate per detti anni.
Mi si imputa mancata dichiarazione e susseguente mancato versamento.
Come ripeto faccio fatica a capire e la raccomandata, oltre la prima pagina, allega poi quella che viene denominata SCHEDA DI ACCERTAMENTO che inizia, dopo una serie di "VISTO" e "CONSIDERATO" con un "NOTIFICA"

Inoltre vi è da aggiungere che diversi comuni stanno accertando la TARSU per via del fatto che l'Agenzia delle Entrate ha aggiornato le visure catastali inserendo la superficie catastale e dunque laddove vi sia discrepanza tra superficie dichiarata ai fini TARSU e superficie catastale il comune procede ad accertare l'omessa dichiarazione e a recuperare la differenza del tributo.
L'atto ricevuto dovrebbe riportare la motivazione dell'accertamento con riferimento ai presupposti di fatto e alle ragioni giuridiche a sostegno della pretesa e dunque bisognerebbe capire prima di tutto cosa abbia originato l'azione accertativa.
Saluti.
Il "motivo" vero è che sono state inviate decine di migliaia di "cartelle pazze" in un comune che aveva bisogno di iscrivere a bilancio dei crediti vantati. Comunque tentativo finito essendo finito proprio ieri in carcere il sindaco (prima pagina sui giornali nazionali) per gestione dei rifiuti.

Da quanto capisco quindi questo non è un semplice accertamento, ma una vera e propria notifica. Allora veniamo al come risolvere la questione, poiché, comunque, riporta diverse imprecisioni. Fino al 2009, mio padre residente in quella casa, la tassa sui rifiuti era intestata a lui ed è stata pagata, io non ci abito dal 2006, ma ho omesso la dichiarazione di cessazione all'ufficio tributi.
In casa abbiamo parlato del fatto che comunque, essendo in difficoltà a pagare, sarebbe più corretto (tutti concordi) che la cosa fosse intestata a mia madre, quale reale occupante la casa.
In ultimo la casa è intestata a me solo per il 50% e non trovo comunque giusto che io venga indicato a giudizio di un ufficio come titolare della tassa in qualità di fratello maggiore (entrambi comunque maggiorenni).
Mi pare di aver capito che essendo stata notificata dopo il 01/01/2016, come riportato anche nella scheda, io possa anche cercare una mediazione (ai sensi dell'Art. 17-bis del D.Lgs 546/1992) presso l'ente che ha emesso l'atto (Abaco?).
Una possibilità di mediazione può indicare il fatto che essendo il nucleo familiare composto da madre e 2 figli proprietari, sia comunque la madre titolare, o quantomeno al 50/50 i figli? Essendo stata notificata il 20/01/16 (seppure consegnata alla posta il 16/12/15 e consegnata dalla stessa il 16/01/16), posso chiedere la prescrizione relativa alla TARSU 2016? Posso chiedere la non applicazione delle sanzioni, adducendo il fatto che gli uffici comunali non abbiano saputo aiutarmi nella determinazione degli importi e non abbiano mai inviato nulla, compresa TARES 2013? Posso chiedere una rateizzazione nell'impossibilità di pagare entro il termine richiesto l'importo?
Oppure dovrei richiedere l'annullamento a seguito di irregolarità (ancora mi chiedo quanto sia legittimo la determinazione di ufficio del sottoscritto come intestatario dell'atto) e mancate comunicazioni e avvisi?
 
Troppe questioni sul tappeto.
Notifica, mediazione, chi è il soggetto titolare dell'obbligazione tributaria, ecc.
Insomma ncessiti di una consulenza ad hoc che non può prescindere da una visione delle carte.
Un forum credo non sia il luogo adatto ove poter ottenere le risposte che cerchi, nel tuo caso.
Ovviamente è solo la mia opinione, verifica se altri utenti del forum potranno comunque aiutarti.
Saluti.
 
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