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Accertamento su "operazioni inesistenti"!!!

ORMA

Utente
Buongiorno, ho acquisito un cliente che ha la seguente questione:

- per l'anno 2007 l'Agenzia Entrate richiedeva documentazione contabile e fiscale nello specifico quella relativa ad operazioni intrattenute con un fornitore di materiale usato;

- Marzo 2012 Avviso di accertamento dove si contestano due fatture del suddetto fornitore (nel frattempo latitante in azienda) in quanto lo stesso non ha mai dichiarato nessun tipo di reddito se non quello da lavoro dipendente!!!;

- il mio cliente ha acquistato dal fornitore il materiale usato(fatturato e quietanzato) per poi reinstallarlo presso due clienti(fatturate e quietanzate);

- il primo passaggio (acquisto materiale usato) è stato pagato in periodi diversi con la "prassi" del contante!!! (!!!)

- E' palese come il mio cliente sia in totale buonafede ma ovviamente è dalla parte soccombente;

- Ha chiesto l'accertamento con adesione concluso "negativamente" con la motivazione da parte dell'Agenzia di operazioni inesistenti in tutto o in parte";

- Siccome la cifra è di migliaia di euro ed il cliente vive solo di questa attività mi sembra opportuno essere chiaro nella mia posizione che cmq è negativa, ma un "primo grado" vorrei affrontarlo.

Attendo un vs consiglio.
Grazie
 
se il tuo cliente ha tutti gli elementi da te descritti e l'accertamento riguarda l'indeducibilità di tali costi, come indica Rocco, ai fini iva e redditi, ritengo vi siano elementi sostenibili per un ricorso in commissione tributaria provinciale.
ciao
 
Potrebbe essere utile, ai fini dell'individuazione di una strategia difensiva, considerare quanto stabilito dall'art. 8 D.L. 16/2012 e dalla Circolare Ade n. 32/E del 03/08/2012.
Ciao.
 
Buongiorno a tutti...
si mancava un pezzo, il dato contestato è l'operazione inesistente e quindi il relativvo recupero a tassazione di Irpef-Irap-Iva + ricalcolo contrib Inps.
 
Quindi da come leggo all'art. 8 d.l. 16/2012 e cir. AE 32 ci possono essere i presupposti di operazioni inesistenti sogg./ogg. e la contestuale indeducibilità dei costi solo quando i beni siano stati utilizzati per il compimento di attività delittuose per le quali i giudici abbiano già esercitato l'azione penale.
Altra cosa interessante dell'art. 8 è che nel pianificare gli accertamenti l'AE deve tener conto dei contribuenti che sono stati ripetutamente segnalati in ordine alla violazione della ricevuta o fattura.
Non mi sembra questo il caso del mio cliente.
Insomma ci possono essere i presupposti per metter su un contenzioso!
 
Come detto da Giuseppe, che saluto, potrebbero esserci elementi sostenibili per intraprendere un contenzioso. Suggerisco, se posso permettermi, di concentrare l'attenzione sull'onere della prova; infatti dovrebbe essere l'ufficio a provare, ricorrendo anche a presunzioni, il coinvolgimento del contribuente nel disegno evasivo (CGUE, Conclusioni cause riunite C80/11 e C142/11, in tema di detrazione IVA).
Ciao.
 
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