Ciao a tutti,
un mio cliente (in qualità di cedente) ha ricevuto un avviso di accertamento, ai fini dell'imposta di registro, relativo alla cessione d'azienda in cui viene rettificato il valore di avviamento dichiarato in atto. Tale valore viene rideterminato dall'AdE in base alla famosa formulina fiscale del DPR 460/96.
Il valore di avviamento calcolato dall'AdE, basandosi sui tre anni precedenti la cessione, non tiene conto del fatto che gli acquirenti dell'azienda, contestualmente all'acquisto dell'azienda hanno stipulato con il mio cliente anche un contratto di locazione, relativo all'immobile ove viene esercitata l'attività, con un canone di 1.200 euro al mese. Tale costo aggiuntivo, che il mio cliente non aveva in quanto proprietario dell'immobile, non può che influire notevolmente sulla "redditività futura" dell'azienda ceduta e pertanto sulla valutazione dell'avviamento.
I miei quesi sono questi:
1. In fase di contraddittorio a seguito di istanza di adesione, l'AdE sarà così ragionevole da considerare tale circostanza soggettiva?
2. Nel caso (probabile) di una futura "estensione" dell'accertamento alle Imposte dirette (Irpef) potrò far valere tale circostanza e contestare il valore di avviamento definito per l'imposta di registro anche in considerazione del diverso presupposto impositivo dei due tributi?
un mio cliente (in qualità di cedente) ha ricevuto un avviso di accertamento, ai fini dell'imposta di registro, relativo alla cessione d'azienda in cui viene rettificato il valore di avviamento dichiarato in atto. Tale valore viene rideterminato dall'AdE in base alla famosa formulina fiscale del DPR 460/96.
Il valore di avviamento calcolato dall'AdE, basandosi sui tre anni precedenti la cessione, non tiene conto del fatto che gli acquirenti dell'azienda, contestualmente all'acquisto dell'azienda hanno stipulato con il mio cliente anche un contratto di locazione, relativo all'immobile ove viene esercitata l'attività, con un canone di 1.200 euro al mese. Tale costo aggiuntivo, che il mio cliente non aveva in quanto proprietario dell'immobile, non può che influire notevolmente sulla "redditività futura" dell'azienda ceduta e pertanto sulla valutazione dell'avviamento.
I miei quesi sono questi:
1. In fase di contraddittorio a seguito di istanza di adesione, l'AdE sarà così ragionevole da considerare tale circostanza soggettiva?
2. Nel caso (probabile) di una futura "estensione" dell'accertamento alle Imposte dirette (Irpef) potrò far valere tale circostanza e contestare il valore di avviamento definito per l'imposta di registro anche in considerazione del diverso presupposto impositivo dei due tributi?