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Accertamento ici: secondo voi sono scaduti i termini?

gionnis

Utente
Salve,
nel gennaio del 2009 ho ricevuto un avviso di accertamento ici per INFEDELE DICHIARAZIONE per l'anno 2003, da parte di una società che aveva la concessione per il comune in questione, poco dopo fu "scaricata" dal comune mentre avevo fatto rischiesta per un concordato. Così portai tutte le carte al comune come lo stesso invitava a fare, ho aspettatto e "finalmente" mi è arrivata qualche giorno fa una comunicazione da parte del comune: mi ha inviato direttamente un'iingiunzione di pagamento senza prima convocarmi. Però chiamando l'ufficio tribuiti mi hanno fissato un appuntamento e martedì andrò per chiarire e mi hanno detto che erano obbligati ad inviare direttamente un'ingiunzione....

Quello che chiedo a voi e se nel 2009 i termini per l'accertamento ici erano scaduti, io credo di sì...

Inoltre, secondo voi è normale che dal 2009 quando ho portato le carte all'ufficio tributi, solo nel 2013 mi arrivi una comunicazione anzi direttamente un'ingiunzione di pagamento? Magari fossero scaduti anche qui i termini?

Grazie mille per i suggerimenti...
 
Il Comune era nei termini per effetto di quanto stabilito dall'art. 1 c. 171 della L. 296/2006.
Effettuata nei termini (il termine ultimo era da considerarsi il 31/12/2009) la notifica dell'avviso di accertamento, essendo l'atto divenuto definitivo per la sua mancata impugnazione nei termini di legge, il titolo esecutivo (l'ingiunzione di pagamento, in questo caso) andava notificato al contribuente entro il 31/12 del terzo anno successivo a quello nel quale l'accertamento è divenuto definitivo, per effetto di quanto stabilito dall'art. 1 c. 163della L. 296/2006. Nel caso de quo, pertanto, il termine ultimo, a pena di decadenza, entro cui notificare l'ingiunzione di pagamento era il 31/12/2012. Ora, è vero che te hai ricevuto l'ingiunzione nel 2013, ma devi verificare la data esatta in cui il comune l'ha rilasciata all'ufficio postale perché per il Comune (notificante) la notifica si intende perfezionata a tale data mentre per il destinatario si intende perfezionata alla data del ricevimento dell'atto. Pertanto se il Comune ha rilasciato l'atto all'ufficio postale entro il 31/12/2012 questi è nei termini.
Purtroppo a gennaio 2009, quando è stato ricevuto l'avviso di accertamento, oltre a "dialogare" con il comune, non bisognava far scadere i termini per impugnare l'atto; infatti in mancanza di impugnazione l'atto è diventato definitivo e il Comune ha intrapreso la fase della riscossione.
Adesso non ti rimane che sperare nell'autotutela da parte del Comune, previa verifica della data di notifica dell'ingiunzione di pagamento, come indicato.
Ciao.
 
Ciao Rocco e grazie per le spiegazioni.
A me contestano l'infedele dichiarazione e parziale versamento e non contestano l'omessa dichiarazione che avrei dovuto fare credo nel 2004 per il 2003 e che non ho fatto.

Che sappia io la legge 20/10/06 n° 296 della finanziaria 2007 prevede che gli avvisi di accertamento in rettifica (per le dichiarazioni incomplete o infedeli o per i parziali e ritardati pagamenti) e vanno notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo: 1) a quello nel corso del quale fu o doveva essere presentata la dichiarazione; 2) a quello nel corso del quale l'imposta non fu versata o lo fu in misura insufficiente, se la dichiarazione non andava presentata (comma 161).

Ciò la proroga prevista da questa legge dovrebbe riguardare le dichiarazioni ICI non gli omessi o insufficienti versamenti.

Se questi ragionamenti sono giusti nel 2009 non potevano accertarmi più il 2003, tu che ne pensi?
 
Con riferimento alla violazione inerente la dichiarazione infedele a mio avviso, ripeto, il comune ha notificato l'avviso di accertamento nei termini per effetto di quanto stabilito dall'art. 1 c. 171 della L. 296/2006.
Adesso indichi che non ti viene contestata solo tale violazione, ma anche quella relativa ad un insufficiente versamento ICI, mi pare di capire, è così?
Ciao.
 
Ciao, la dizione esatta scritta sull'accertamento è questa " Accertamento in rettifica per infedele dichiarazione e parziale versamento".

Per cui i termini non erano scaduti nel 2009?
 
Al di là della dizione "formale" nella sostanza le violazioni contestate si riferiscono sia all'una che all'altra fattispecie oppure no?
 
Ciao, dunque nell'accertamento calcolano il valore secondo una determina dirigenziale del 2001 che ha stabilito un prezzo esagerato al mq ovvero 84 euro circa il triplo del reale valore di mercato, calcolano l'ici e tolgono quella già versata da me.

Le dichiarazioni ici che ho fatto dovrebbero essere quelle che riguardano la successione del 2002 poi la divisione tra fratelli della fine del 2002 e l'atto di vendita del 2004 e uno del 2004 (i terreni sono due nel 2003 è un unico accertamento per entrambi accertamento)....
 
Aggiungo un'altra domanda....mettiamo che loro sono nei tempi come dici, ora io ho un accertamento dell'agenzia del territorio del 1999 in cui attribuiscono in concordato, un valore rapportato in eurod di euro 25 al mq, circa il 350% in meno di quanto la determina dirigenziale del 2001 attribuisce (euro 84) senza che sia cambiato nulla in cubatura e nella zona dove si trovano i terreni.

Il punto è come faccio io a smontare il valore esagerato che danno a questi terreni? Può bastare questo accertamento avvenuto pochi anni prima, e al quale mi sono attenuto per pagare l'ici in quegli anni? Che mi consigli?

Scusa, per tutte queste domande ma sono arrabbiato e disperato insieme.
 
Purtroppo un forum non è adatto ad affrontare in maniera approfondita problematiche di questo tipo, anche perché ad ogni post che inserisci si apprende un aspetto nuovo della questione. Bisogna vedere le carte, punto.
Ti ripeto che le domande che poni hanno ad oggetto questioni riguardanti il merito della pretesa, e la difesa nel merito andava proposta impugnando l'avviso di accertamento ricevuto nel 2009, che non è stato impugnato, tant'è vero che il comune ha avviato la riscossione e hai ricevuto l'ingiunzione di pagamento. Adesso le strade che si aprono davanti a te sono:
1) opposizione all'ingiunzione per vizi propri (ad es. notifica effettuata oltre i termini di legge, da verificare, come ho già scritto)
2) riesame dell'atto in autotutela
3) pagamento.
Saluti.
 
Ciao, io nel messaggio di apertura ho scritto "Però chiamando l'ufficio tribuiti mi hanno fissato un appuntamento e martedì andrò per chiarire..". Lo sanno che non ho potuto fare prima il concordato perché sono stati loro a chiedere ai contribuenti di portare le carte all'ufficio tributi e a non aderire con la società che aveva la gestione dei tributi..per questo sono arrabiato che mi hanno inviato direttamente un'ingiunzione senza prima convocarmi come avevo chiesto loro fin dall'inizio.

Devo informarmi sul ri'esame dell'atto in autotuleta che non so cos'é..grazie mille sempre...
 
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