Trattasi di casa ricevuta in eredità in seguito alla morte del padre nel 1990 in comproprietà con la madre, al momento del decesso il padre la madre e due fratelli erano residenti a Lignano in casa in affito e l'unica casa in comproprietà tra i coniugi è quella oggetto dell'accertamento posta nel comune di Taipana. Due anni dopo la morte del padre la madre insieme ad uno dei fratelli si è trasferita presso la casa di proprietà che dalla morte del padre è rimasta unità ereditata indivisa tra tutti. Dal momento in cui la madre si è trasferita come residente presso la casa ereditata, come indicato dal commercialista, i fratelli non hanno più versato l'importo indicato dell' ICI sulla porzione di loro competenza perchè era dimora unica e principale della moglie erede, inoltre per tutti i figli era da considerarsi come "seconda casa" perchè tutti abitanti in comuni e case diverse . Ora invece il comune attraverso una ditta esterna di verifica ci richiede l'ICI dovuto dal 2004 al 2009 con interessi e more in quanto dicono che è dovuto visto che al momento del decesso il padre non era ivi residente. Inoltre ci rimproverano che non è stato notificato l'usufrutto gratuito della casa ad uso della madre da parte dei figli,in quanto in teroria in assenza di tale atto notarile potrebbero richiederle un'affitto.
Cortesemente vorremmo sapere se la somma che ci viene richiesta è veramente dovuta o se è una svista dell'agenzia che si occupa di questo. Se la somma non dovesse essere dovuta come ci dobbiamo comportare ? prima paghiamo e poi richiediamo il rimborso , o non paghiamo affatto ?
Ringrazio in anticipo per la vostra consulenza e per il tempo dedicatomi.
Cordiali saluti.
M.V.