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ciao a tutti
dal 15 luglio doveva partire il nuovo sito ANPAL per le comunicazioni al centro impiego, è stato poi rimandato a settembre.
Avete notizie di questo cambiamento? non ho trovato più nessuna comunicazione!!
grazie saluti
difatti è quello che penso io, se il contratto è superiore a 30gg il subaffitto non può godere della cedolare secca ma a tassazione ordinaria (quadro altri redditi).
il fatto è che all'UPPI di Milano hanno detto che anche il subaffitto poteva essere con cedolare secca e quindi mi è venuto il...
si!!
ora questo datore di lavoro ha necessità di licenziare un dipendente in quanto non può sostenere il suo costo.
mi consigliate di fare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo e pagare la naspi??
e poi, solo dopo, preoccuparsi di un eventuale impregnamento da parte del dipendente...
forse mi confondo quando il licenziamento viene impugnato.
il giudice se lo ritiene illegittimo può obbligare il datore di lavoro a pagare fino a 36 mensilità mi sembra o sbaglio?
ciao a tutti
in caso di subaffitto di un immobile uso abitativo, si può fare un contratto con cedolare secca??
specifico che non è un contratto breve, è un contratto superiore a 30 giorni
saluti a tutti
un imprenditore ha bisogno di licenziare un dipendente (attualmente sono 2) in quanto non riesce più a sostenere il suo costo.
oltre all'eventuale costo della naspi a carico del datore di lavoro (massimo 1500 euro circa) quali altri costi deve sostenere il datore di lavoro?? deve...
difatti anche io credo il 10% per il room service
mentre penso sia il 22% se viene fatta una rivendita, in una sala dove non c'è la cucina allestiscono per la colazione, ma fanno di fatto è una rivendita di prodotti alimentari in quanto non c'è preparazione non essendovi la cucina.
che ne pensate?
ciao a tutti, ho un dubbio su che aliquota iva applicare per il room service (frigo bar, colazione in camera, ecc..)
secondo voi è il 10 o il 22%
grazie saluti
si infatti, era più che altro una conferma.
una volta terminato il contratto in data 30/07, la ditta è libera ovviamente di trovare un'altra dipendente in sostituzione della puerpera??
essendo la prima cessata, l'inps non dovrebbe far problemi, spero!!
una dipendente ha un contratto a tempo determinato (in sostituzione di una maternità), il contratto ha scadenza 30/07/2018.
ora la ragazza si è messa anche lei in malattia perchè anche lei è rimasta incinta, cosa succede con il contratto?? secondo voi essendo un contratto a t.determinato scade...
salve a qualcuno sono arrivate le credenziali?? io sono 10 giorni che aspetto!!
il 15 disattiveranno bussola, cosi si fa a fare le comunicazioni al centro impiego??
sembra che si possa fare
il permesso di soggiorno per motivi familiari è equiparato a quello per lavoro subordinato e quindi il richiedente può iniziare a lavorare avvalendosi della semplice ricevuta postale attestante la richiesta del permesso.
grazie per l'allegato
salve a tutti,
un dipendente ha richiesto il primo rilascio del permesso di soggiorno (ricongiungimento familiare), ci ha fornito la ricevuta postale dell'invio della richiesta.
Possiamo procedere con l'assunzione o dobbiamo aspettare il rilascio effettivo??
Grazie saluti
cioè il discorso sembra essere questo:
la percentuale del titolare non può essere distribuita ogni anno a piacimento del titolare se è ben specificata sull'atto notarile
dall'atto notarile risulta che il titolare ha 51% + 24% della figlia che è stata cancellata = 75%
a fine anno il titolare...
ho sentito 2 notai ed entrambi mi hanno detto che secondo loro deve essere fatto un atto notarile quando vengono modificate le quote
se un collaboratore "cessa" le quote devono essere "riassegnate" tramite atto notarile altrimenti tornano in capo al titolare.
io sapevo (ma forse non è così) che le quote del collab. cancellato 24% tornano fiscalmente al titolare.
se invece il 24% vuole essere dato all'altro collaboratore bisogna tornare dal notaio per fare una nuova modifica dell'impresa familiare e stabilire che il titolare abbia il 51% e il collab...
si è tutto definito
nel 1980 è stato fatto l'atto dal notaio e le quote erano al titolare 50% e al collaboratore 50%
nel 2002 è stata fatta un'altra modifica dal notaio e le quote sono diventate titolare 51%, figlio 25% e figlia 24%
ora nel 2017 la figlia è stata cancellata semplicemente da...
chiedo questo perche ho sentito il notaio e lui dice che se un collaboratore viene cancellato solo dall'inps allora la sua percentuale va in capo al titolare!!
se invece viene fatto un atto dal notaio la percentuale può essere riassegnata all'altro collaboratore.
non è così??