Buongiorno
Sono dipendente t. indeterminato, settore commercio.
Lavoro nello stesso piccolo ufficio da parecchi anni, e puntualmente ogni fine mese ciascun dipendente DOVREBBE verificare un foglio presenze già precompilato (!) e apportare le dovute modifiche (es. ferie, malattia, ecc.).
Roba da 2 minuti, per intenderci.
Per qualche assurdo motivo, mi ritrovo al termine di ogni mese a dover ricordare agli altri di compilare questo documento in modo da procedere alla trafila successiva:
Solo dopo che è stato compilato da tutti, l'amministrazione (parente del titolare) provvede a caricare su portale del commercialista (esterno) tutti i dati MANUALMENTE - con rischio elevatissimo di errore umano.
Dopodiché, il commercialista esterno genera le buste paga di tutti.
Ogni mese l'amministrazione si dimentica (o finge di dimenticarsi?) qualche passaggio burocratico: cosa non da poco, in quanto rallenta ulteriormente la procedura di creazione busta paga e relativo accredito.
Esempio pratico: oggi siamo al 28 febbraio, ultimo giorno utile del mese lavorato, ho ricordato agli altri colleghi di compilare le presenze e al solito c'è almeno qualcuno che, non solo non ha ancora provveduto, ma risponde dicendo di posticipare l'incombenza perché preso a fare altro.
E' così brutto ricevere lo stipendio dovuto?
Perché mi trovo, puntualmente, a dover sollecitare la cosa, e a ricevere la retribuzione giorni ben successivi al mese già lavorato solo per negligenza di altri?
Ho già provato tempo fa a rivolgermi direttamente al titolare per far presente la questione, e mi è stato risposto che è l'amministrazione che se ne occupa.
L'amministrazione (intoccabile, perché appunto legata da parentela) aveva chiuso la faccenda schermandosi dietro il fatto che comunque il pagamento avviene entro il giorno 6 del mese - cosa non sempre vera, e comunque non è mai chiaro quando si riceve lo stipendio.
Nel frattempo, però, i pagamenti personali (mutuo, bollette, ecc.) arrivano puntuali e da lì non si scappa.
Cambiare lavoro non è così semplice, e non può essere l'unica soluzione.
Come posso tutelarmi?
Vorrei ricevere altri suggerimenti concreti.
Grazie
Sono dipendente t. indeterminato, settore commercio.
Lavoro nello stesso piccolo ufficio da parecchi anni, e puntualmente ogni fine mese ciascun dipendente DOVREBBE verificare un foglio presenze già precompilato (!) e apportare le dovute modifiche (es. ferie, malattia, ecc.).
Roba da 2 minuti, per intenderci.
Per qualche assurdo motivo, mi ritrovo al termine di ogni mese a dover ricordare agli altri di compilare questo documento in modo da procedere alla trafila successiva:
Solo dopo che è stato compilato da tutti, l'amministrazione (parente del titolare) provvede a caricare su portale del commercialista (esterno) tutti i dati MANUALMENTE - con rischio elevatissimo di errore umano.
Ogni mese l'amministrazione si dimentica (o finge di dimenticarsi?) qualche passaggio burocratico: cosa non da poco, in quanto rallenta ulteriormente la procedura di creazione busta paga e relativo accredito.
Esempio pratico: oggi siamo al 28 febbraio, ultimo giorno utile del mese lavorato, ho ricordato agli altri colleghi di compilare le presenze e al solito c'è almeno qualcuno che, non solo non ha ancora provveduto, ma risponde dicendo di posticipare l'incombenza perché preso a fare altro.
E' così brutto ricevere lo stipendio dovuto?
Perché mi trovo, puntualmente, a dover sollecitare la cosa, e a ricevere la retribuzione giorni ben successivi al mese già lavorato solo per negligenza di altri?
Ho già provato tempo fa a rivolgermi direttamente al titolare per far presente la questione, e mi è stato risposto che è l'amministrazione che se ne occupa.
L'amministrazione (intoccabile, perché appunto legata da parentela) aveva chiuso la faccenda schermandosi dietro il fatto che comunque il pagamento avviene entro il giorno 6 del mese - cosa non sempre vera, e comunque non è mai chiaro quando si riceve lo stipendio.
Nel frattempo, però, i pagamenti personali (mutuo, bollette, ecc.) arrivano puntuali e da lì non si scappa.
Cambiare lavoro non è così semplice, e non può essere l'unica soluzione.
Come posso tutelarmi?
Vorrei ricevere altri suggerimenti concreti.
Grazie