Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 5 Novembre 2014 - Causan. C311/2013
CGCE, sez. V, 05 novembre 2014, C-311/13
Le disposizioni della direttiva 80/987/CEE del Consiglio, del 20 ottobre 1980, relativa alla tutela dei lavoratori subordinati in caso di insolvenza del datore di lavoro, come modificata dalla direttiva 2002/74/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 settembre 2002, devono essere interpretate nel senso che ostano ad una normativa nazionale (nel caso di specie Olanda) sulla tutela dei lavoratori subordinati in caso di insolvenza del datore di lavoro, come quella di cui al procedimento principale, secondo la quale un cittadino di un paese terzo che non soggiorna legalmente nello Stato membro interessato non è considerato un lavoratore subordinato, legittimato a richiedere una prestazione di insolvenza in forza, in particolare, dei crediti salariali non pagati in caso di insolvenza del datore di lavoro, mentre il medesimo cittadino di paese terzo è qualificato, ai sensi delle norme di diritto civile di tale Stato membro, come «lavoratore subordinato» avente diritto ad una retribuzione che può costituire oggetto di ricorso contro il proprio datore di lavoro davanti agli organi giurisdizionali nazionali