Bonus sisma, i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate - La Circolare del Giorno n. 255 del 21.12.2017

Con la risoluzione 147/E del 29.11.2017 l'Agenzia delle Entrate, in risposta ad un'istanza di interpello, ha chiarito alcuni aspetti importanti relativi al bonus sisma, e alla correlazione con la detrazione prevista per gli interventi di manutenzione e ristrutturazione edilizia.   In particolare ha chiarito che:

• il bonus sisma potenziato (detrazione pari al 70/80%) deve essere ripartito necessariamente in 5 rate. Può essere scelta, in alternativa, la ripartizione in 10 rate ma solo se se si fruisce della detrazione del 50% prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, tra i quali sono comprese anche le misure antisismiche;
• anche per il bonus sisma vale il principio secondo cui l'intervento di categoria superiore assorbe quello di categoria inferiore;
• nel caso in cui vi siano sia interventi antisismici sia interventi di recupero del patrimonio edilizia, il limite di spesa è unico ed è complessivamente pari a 96mila Euro.

Indice

1. L'agevolazione per gli interventi antisismici
2. Numero rate
3. Interventi antisismici e spese di manutenzione
4. Limite di spesa agevolabile

La risposta alle comunicazioni delle Entrate - La Circolare del Giorno n. 253 del 20.12.2017

Come noto, con l’intento di favorire la correzione spontanea di errori/omissioni riportati nella dichiarazione, la Legge di Stabilità 2015 (art. 1 c. 634-636 L. 190/2014) ha disposto che l’Agenzia metta a disposizione del contribuente (o al suo intermediario, tramite gli ordinari canali telematici) gli elementi e le informazioni utili a quest’ultimo per una valutazione della correttezza dei propri comportamenti fiscali.

Proprio in tale ottica anche nel 2017 l’Agenzia delle Entrate è proseguita nell’attività di “compliance fiscale” tramite l’invio di numerose comunicazioni di irregolarità ai contribuenti relative a possibili violazioni riferite ad Unico.

Rispetto all’analoga comunicazione inviata l’anno scorso, da quest’anno il controllo viene esteso anche ai redditi di lavoro autonomo professionale.

Indice

1. Premessa 
2. La lettera dell’Agenzia delle Entrate  
3. I redditi contestati   
4. Il comportamento del contribuente   
5. La comunicazione di dati e l’invio di documentazione
6. La regolarizzazione degli errori commessi

Acconto Iva per i soggetti in split payment - La Circolare del Giorno n. 254 del 20.12.2017

Il 27 dicembre scade il termine entro cui pagare l'acconto IVA, che va calcolato secondo uno dei metodi a disposizione: storico, previsionale o effettivo.

Con la Circolare 28/E del 15.12.2017 l'Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni aspetti relativi alle modalità di calcolo dell'acconto Iva 2017 per i soggetti che rientrano nello split payment, in particolare per coloro che vi rientrano per effetto dell'ampliamento soggettivo effettuato con il D.l. 50/2017 (c.d. Manovra Correttiva 2017).

Indice

1. Premessa
2. Acconto IVA 2017 per i soggetti in scissione dei pagamenti
3. Soggetti interessati allo split payment dal 1° gennaio 2015

Obbligo di preventivo per il professionista - La Circolare del Giorno n. 251 del 19.12.2017

Tutti gli esercenti l’attività professionale sono tenuti alla predisposizione di un preventivo, in forma scritta o digitale, in relazione alla fissazione della remunerazione dell’attività professionale.

L’obbligo scaturisce dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza (legge n. 124/2017), in vigore dal 29 agosto 2017, secondo cui il compenso per le prestazioni professionali deve essere pattuito, nelle forme previste dall’ordinamento, al momento del conferimento dell’incarico e deve reso noto, obbligatoriamente, in forma scritta o digitale, al cliente.

Indice

1. Premessa
2. Novità per i professionisti  
3. Obbligo di preventivo
4. Fac simile di preventivo
5. Software “Mandato 2.0” sul sito Cndcec
6. Fac simile di incarico professionale per contabilità ordinaria, dichiarazioni e consulenza generica

Canone RAI: dichiarazione di non detenzione TV - La Circolare del Giorno n. 252 del 19.12.2017

I contribuenti che non posseggono un TV, per non vedersi addebitare il canone RAI in bolletta devono presentare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio all'Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio 2018, utilizzando l'apposito modello reso disponibile online.

L'Agenzia, con il comunicato stampa del 16 dicembre 2017, ricorda che, per evitare il primo addebito a gennaio, è consigliabile inviare entro fine anno la dichiarazione (o entro il 20 dicembre se si presenta il modello cartaceo via posta).

Indice

1. Dichiarazione di non detenzione TV
2. Modalità di presentazione della dichiarazione di non detenzione Tv

Credito per investimenti in pubblicità: le anticipazioni in attesa del decreto attuativo

La Manovra correttiva ha introdotto, a partire dal 2018, il credito d'imposta per gli investimenti incrementali in pubblicità effettuati sulla stampa e sulle emittenti televisive/radiofoniche.

Con la conversione in legge del decreto fiscale collegato alla Finanziaria 2018 l'agevolazione è stata estesa anche agli enti non commerciali (oltre che agli imprenditori e ai lavoratori autonomi) e alla stampa on-line.

Si ricorda inoltre che il credito d'imposta è stato riconosciuto anche per  gli investimenti effettuati dal 24.06.2017 al 31.12.2017 ma solo sulla stampa, mentre restano esclusi quelli effettuati sulle emittenti.

Un decreto attuativo, di prossima emanazione, dovrà stabilire le caratteristiche dell'agevolazione.

In attesa di questo decreto il Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha deciso di anticipare i contenuti del DPCM, in modo da permettere ai soggetti interessati di pianificare i loro investimenti.

Indice

1. Premessa
2. In attesa del decreto attuativo
3. Soggetti beneficiari
4. Spese agevolabili
5. Misura del beneficio
6. Domanda di ammissione al beneficio

Detrazione IVA: come gestire gli acquisti di fine anno - La Circolare del Giorno n. 249 del 15.12.2017

Il DL 50/2017 ha ridotto i termini per esercitare il diritto alla detrazione IVA apportando modifiche agli articoli 19 e 25 del decreto IVA. Tali modifiche complicano la gestione degli acquisti di beni e servizi con IVA detraibile per i quali il fornitore/prestatore ha emesso fattura nel 2017 ma il cliente/committente registra il documento nel 2018. La presente circolare tratta le principali problematiche legate alle novità in commento.

Indice

1. Premessa
2. Disposizioni in vigore fino al 31 dicembre 2016
3. Esigibilità dell’imposta
4. Le novità introdotte dal dl 50/2017
5. Esempi di fatture di fine anno

Rottamazione cartelle dal 2000 al 2017 - La Circolare del Giorno n. 248 del 14.12.2017

L’articolo 1 del decreto legge n. 148/2017, convertito con modificazioni dalla Legge n. 172/2017, prevede che possano aderire alla definizione agevolata dei ruoli, (c.d. “rottamazione” delle cartelle), i contribuenti con carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017, a eccezione dei debiti:

• non definibili in base alla legge;
• interessati da una precedente dichiarazione di definizione agevolata che l’Agente della riscossione ha accolto oppure rigettato in quanto i carichi non erano definibili in base alla legge.

Per aderire alla definizione agevolata è necessario presentare il modello “DA 2000/17” entro il 15 maggio 2018.

Indice

1. Premessa 
2. Presentazione della domanda 
3. Mod. DA 2000 - 2017
4. Modalità di pagamento
5. Faq

Rottamazione cartelle 2016: modifica al calendario dei pagamenti - La Circolare del Giorno n. 247 del 13.12.2017

Chi aveva aderito alla Definizione agevolata dei ruoli prevista dal decreto legge n. 193 del 2016,  (c.d. “cosiddetta rottamazione delle cartelle”) aveva come termine ultimo quello del 7 dicembre scorso per il pagamento della rata di novembre, se prevista dal piano, ma anche delle eventuali rate scadute a luglio e settembre 2017.

Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento, oltre il termine del 7 dicembre, fa perdere i benefici della “rottamazione” e l’Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà, come previsto dalla legge, riprendere le procedure di riscossione.

Indice

1. Premessa 
2. Termine del 7 dicembre  
3. Nuovo calendario
4. Modalità di pagamento
5. Faq

Impresa familiare per i conviventi - La Circolare del Giorno n. 246 del 12.12.2017

L’Agenzia Entrate con la Risoluzione 134 del 26.10.2017 ha ritenuto che nelle imprese familiari la possibilità di imputazione del reddito ai familiari si possa estendere anche nei confronti dei conviventi di fatto (nuovo art. 230-ter, Cc, introdotto dalla Legge Cirinnà).

L’INPS invece con la Circolare n. 66 del 31.03.2017 ha ritenuto non iscrivibile il collaboratore convivente.

Indice

1. Impresa familiare
2. Aspetti fiscali 
3. Unioni civili  
4. Impresa familiare unione civile e convivenza
5. Risoluzione 134 del 26.10.2017
6. Inps Circolare n. 66 del 31.03.2017