Gli effetti del contratto di locazione non registrato - La Circolare del Giorno n. 163 del 22.07.2019

Il contratto di locazione di un immobile – sia abitativo che non abitativo – è colpito da nullità se non registrato nel termine di 30 giorni.

La nullità, però, è sanabile con la registrazione tardiva.

Se invece il contratto di locazione è stato tempestivamente registrato, ma indica un canone inferiore a quello reale, a fronte di un accordo integrativo non registrato che riporta un canone (più elevato) effettivamente pattuito, si verifica una causa di nullità insanabile dell’accordo integrativo. Rimane invece valido l’originario contratto di locazione.

Questa breve ricostruzione riguarda in generale gli effetti dell’omessa registrazione del contratto per la generalità dei contribuenti, ma con attenzione in particolare per la situazione delle persone fisiche che operano al di fuori di attività di impresa o di lavoro autonomo.

Indice

1. Premessa
2. Il canone fittiziamente inferiore
3. L’imposta di registro
4. Le aliquote
5. La cedolare secca
6. Omessa registrazione: effetti
7. La nullità del negozio
8. Le possibilità del conduttore
9. La registrazione tardiva
10. L’accertamento
11. Le sanzioni applicabili
12. La regolarizzazione successiva
13. I canoni non riscossi

Proroga decorrenza regole tecniche antiriciclaggio commercialisti - La Circolare del Giorno n. 162 del 19.07.2019

Il 23/01/2019, il CNDCEC ha pubblicato, dopo l’approvazione del CSF del 06/12/2018, le Regole tecniche rivolte agli iscritti all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Nella giornata di ieri tuttavia, in virtù della probabile prossima modifica alla disciplina antiriciclaggio, in Consiglio nazionale DCEC ha prorogato l’entrata in vigore delle regole che avrebbero dovuto essere recepite entro il 23 luglio.

Indice

1. Premessa
2. L’informativa 68/2019

La revisione della c.d. “Mini-Ires” - La Circolare del Giorno n. 161 del 19.07.2019

Per effetto della novità introdotta dal c.d. “decreto crescita”, le società (inclusi i soggetti Irpef) possono applicare l’IRES con aliquota ridotta del 4% (passando dal 24% al 20%) a decorrere dal 2023 sul reddito d’impresa dichiarato, fino a concorrenza:

dell’importo corrispondente agli utili di esercizio accantonati a riserve diverse da quelle non disponibili;
e nei limiti dell’incremento del patrimonio netto.

Per il 2019 invece l’aliquota IRES può essere applicata nella misura ridotta del 22,5%.

Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del D.L. n. 34/2019, ovvero dal 30 giugno 2019, sarà emanato un decreto ministeriale con le disposizioni attuative.

Indice

1. Premessa
2. Soggetti beneficiari
3. Calcolo dell’agevolazione
4. Limite dell’incremento di patrimonio netto e riporto delle eccedenze di utili
5. Esempio di calcolo per il 2019

Nuovo bonus edicole - La Circolare del Giorno n. 159 del 18.07.2019

Tra le diverse misure di favore contenute nella legge di bilancio per il 2019, vi è l’introduzione di un nuovo credito d’imposta, spettante, per gli anni 2019 e 2020, agli esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici.

Il bonus è parametrato a quanto pagato a titolo di Imu, Tasi, Cosap e Tari per i locali in cui è svolta l’attività, e a eventuali spese di locazione o di altra tipologia, individuate con Dpcm 31.05.2019.

Indice

1. Premessa 
2. Ambito soggettivo  
3. Importo del credito 
4. Presentazione della domanda
5. Quando spetta il bonus

La compilazione del Quadro RR – modello Redditi PF - La Circolare del Giorno n. 157 del 16.07.2019

Con la circolare 90 2019 l'INPS ha comunicato le istruzioni per la compilazione del Quadro RR del modello “Redditi 2019-PF” relative ai contributi previdenziali dovuti da:

• i soggetti iscritti alle Gestioni previdenziali degli artigiani e degli esercenti attività commerciali,
• i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/95.

Indice

1. Premessa: Compilazione del Quadro RR
2. Sezione I - Contributi previdenziali dovuti da artigiani e commercianti
3. Sezione II - Contributi dovuti da professionisti iscritti alla Gestione separata INPS
4. Termini e modalità di versamento
5. La rateizzazione
6. Compensazione per artigiani e commercianti
7. Compensazione per liberi professionisti

Regime forfettario: dalla CU al quadro LM - La Circolare del Giorno n. 139 del 25.06.2019

Il tema della corretta esposizione in dichiarazione del reddito imponibile prodotto dal contribuente forfettario assume via via interesse crescente nel quadro giuridico tributario.

Il sistema di tassazione forfettario rappresenta infatti il regime naturale delle persone fisiche esercenti attività di lavoro autonomo e di impresa, in possesso di determinati requisiti.

Vi sono alcuni obblighi dichiarativi del regime che meritano di essere approfonditi ripercorrendo le regole che sovrintendono alla determinazione della base imponibile. 

Indice

1. Introduzione
2. Adempimenti dichiarativi del soggetto erogante
3. la nozione di sostituto di imposta a raggio limitato, conseguenze pratiche
4. Base imponibile e quadro lm: casi particolari
5. Riporto delle perdite relative agli esercizi precedenti
6. Le ulteriori informazioni del quadro Rs

Il passaggio al regime di cassa - La Circolare del Giorno n. 256 del 22.12.2017

La legge di bilancio 2017 introducendo il nuovo “regime di cassa” ha modificato le regole di determinazione della base imponibile Irpef e Irap per le imprese minori in contabilità semplificata, razionalizzando, contestualmente, i relativi adempimenti contabili.

I contribuenti sono tenuti quindi ad applicare le nuove regole per il periodo d’imposta 2017 e a gestire il relativo “passaggio di regime” dal 2016 al 2017.

Indice

1. Premessa 
2. La disposizione per evitare salti o duplicazioni d’imposta 
3. Acconti 
4. Gestione delle rimanenze  

Bonus sisma, i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate - La Circolare del Giorno n. 255 del 21.12.2017

Con la risoluzione 147/E del 29.11.2017 l'Agenzia delle Entrate, in risposta ad un'istanza di interpello, ha chiarito alcuni aspetti importanti relativi al bonus sisma, e alla correlazione con la detrazione prevista per gli interventi di manutenzione e ristrutturazione edilizia.   In particolare ha chiarito che:

• il bonus sisma potenziato (detrazione pari al 70/80%) deve essere ripartito necessariamente in 5 rate. Può essere scelta, in alternativa, la ripartizione in 10 rate ma solo se se si fruisce della detrazione del 50% prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, tra i quali sono comprese anche le misure antisismiche;
• anche per il bonus sisma vale il principio secondo cui l'intervento di categoria superiore assorbe quello di categoria inferiore;
• nel caso in cui vi siano sia interventi antisismici sia interventi di recupero del patrimonio edilizia, il limite di spesa è unico ed è complessivamente pari a 96mila Euro.

Indice

1. L'agevolazione per gli interventi antisismici
2. Numero rate
3. Interventi antisismici e spese di manutenzione
4. Limite di spesa agevolabile

La risposta alle comunicazioni delle Entrate - La Circolare del Giorno n. 253 del 20.12.2017

Come noto, con l’intento di favorire la correzione spontanea di errori/omissioni riportati nella dichiarazione, la Legge di Stabilità 2015 (art. 1 c. 634-636 L. 190/2014) ha disposto che l’Agenzia metta a disposizione del contribuente (o al suo intermediario, tramite gli ordinari canali telematici) gli elementi e le informazioni utili a quest’ultimo per una valutazione della correttezza dei propri comportamenti fiscali.

Proprio in tale ottica anche nel 2017 l’Agenzia delle Entrate è proseguita nell’attività di “compliance fiscale” tramite l’invio di numerose comunicazioni di irregolarità ai contribuenti relative a possibili violazioni riferite ad Unico.

Rispetto all’analoga comunicazione inviata l’anno scorso, da quest’anno il controllo viene esteso anche ai redditi di lavoro autonomo professionale.

Indice

1. Premessa 
2. La lettera dell’Agenzia delle Entrate  
3. I redditi contestati   
4. Il comportamento del contribuente   
5. La comunicazione di dati e l’invio di documentazione
6. La regolarizzazione degli errori commessi

Acconto Iva per i soggetti in split payment - La Circolare del Giorno n. 254 del 20.12.2017

Il 27 dicembre scade il termine entro cui pagare l'acconto IVA, che va calcolato secondo uno dei metodi a disposizione: storico, previsionale o effettivo.

Con la Circolare 28/E del 15.12.2017 l'Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni aspetti relativi alle modalità di calcolo dell'acconto Iva 2017 per i soggetti che rientrano nello split payment, in particolare per coloro che vi rientrano per effetto dell'ampliamento soggettivo effettuato con il D.l. 50/2017 (c.d. Manovra Correttiva 2017).

Indice

1. Premessa
2. Acconto IVA 2017 per i soggetti in scissione dei pagamenti
3. Soggetti interessati allo split payment dal 1° gennaio 2015