Cedolare Secca 2019 anche per negozi e botteghe - La Circolare del Giorno n. 43 del 4.03.2019

Analisi delle principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2019 in materia di Cedolare Secca applicata ai canoni di locazione, cioè l’estensione agli immobili commerciali in possesso di determinati requisiti di usufruire dell’opzione.

Nella circolare anche un esempio di calcolo di convenienza, di questo regime di tassazione facoltativo.

Indice

1. Premessa
2. contratti ad uso abitativo
3. novità 2019 contratti ad uso diverso
4. adesione, revoca e durata opzione
5. Aliquote, scadenze e versamento
6. violazioni e sanzioni
7. Valutazione di convenienza

Il visto di conformità nella dichiarazione IVA - La Circolare del Giorno n. 41 del 1.03.2019

Il visto di conformità sulla dichiarazione IVA risulta necessario per poter procedere alla compensazione del credito IVA superiore a 5.000,00 Euro annui.

Tale visto deve essere rilasciato da parte di un soggetto abilitato, che deve provvedere ad effettuare determinate verifiche prima del rilascio (es. controllo della correttezza del codice attività, della documentazione contabile, ecc.).

Vista la prossima scadenza di invio della dichiarazione IVA, con la presente Circolare si approfondirà la disciplina relativa all’apposizione del visto di conformità.

Indice

1. Premessa
2. Soggetti legittimati al rilascio del visto di conformità
3. Condizioni per il rilascio del visto di conformità
4. Polizza assicurativa della responsabilità civile
5. Tenuta delle scritture contabili e predisposizione della dichiarazione iva
6. modalità di compilazione del frontespizio della dichiarazione iva
7. Controlli per il rilascio del visto di conformità
8. Rimborso iva
9. Regime sanzionatorio

Check-list visto di conformità modello IVA 2019 - La Circolare del Giorno n. 42 del 1.03.2019

A completamento della nostra Circolare del Giorno n. 41/2019, dedicata all’esame dell’attività di verifica necessaria per il rilascio del visto di conformità al mod. IVA 2019, si propone un fac-simile della check-list con cui il professionista può attestare l’esecuzione dei controlli effettuati.

Si ricorda che il certificatore per poter rilasciare il visto di conformità deve eseguire i controlli e conservare una traccia del lavoro svolto; di conseguenza dovrà conservare anche la presente check list con i controlli effettuati.

Indice

1. Check-list controlli visto di conformità modello Iva 2019

Scadenzario Marzo 2019 - La Circolare del Giorno n. 40 del 28.02.2019

Circolari del giorno - Indice Febbraio 2019 - La Circolare del Giorno n. 40-bis del 28.02.2019

I rimborsi IVA: vincoli, soglie e garanzie - La Circolare del Giorno n. 39 del 27.02.2019

Il diritto alla detrazione dell’IVA spetta al soggetto passivo dell’imposta per i beni che gli sono o gli saranno forniti e per i servizi che gli sono o gli saranno prestati da un altro soggetto passivo debitore dell'imposta all'interno dello Stato, nella misura in cui i beni e i servizi sono impiegati dal soggetto passivo stesso ai fini di proprie operazioni soggette a IVA.

Di tale diritto, che costituisce uno dei capisaldi del sistema IVA, è espressione il diritto a chiedere il rimborso dell’imposta con riferimento all’eccedenza detraibile in sede di dichiarazione annuale.

Per stabilire se una determinata operazione imponibile conferisca o meno il diritto al rimborso dell’IVA dovuta “a monte”, occorre verificare se l’operazione passiva sia collegata da un nesso di inerenza all’ attività esercitata dal soggetto passivo, alla luce dei principi che regolano l’applicazione dell’imposta e con riguardo ai requisiti soggettivi, oggettivi e territoriali.

Indice

1. Aspetti generali
2. I requisiti
3. Disposizioni comunitarie
4. Il credito non esposto in dichiarazione
5. Norme interne
6. L’importo da rimborsare
7. Le garanzie previste
8. Immobili strumentali
9. Ristrutturazioni
10. Contratti preliminari
11. Assenza di operazioni attive
12. Fatture non registrate
13. Società non operative
14. Rimborso e leasing
15. Schema riassuntivo

La rettifica IVA nel passaggio al regime forfettario 2019 - La Circolare del Giorno n. 38 del 26.02.2019

Dal 2019 aumenta l’appeal del regime forfettario, grazie all’innalzamento delle soglie di ricavi a 65.000 euro. Molti contribuenti potranno, pertanto, passare dal regime ordinario al forfettario, con evidenti vantaggi in termini di adempimenti e imposte (15% flat tax). Ai fini Iva, il passaggio al regime a forfait comporta la rettifica della detrazione operata sugli acquisti negli anni precedenti. Analizziamo i casi in cui trova applicazione tale rettifica e i risvolti nella dichiarazione annuale Iva 2019.

Indice

1. Premessa
2. Regole iva regime forfettario
3. Regole iva relative al passaggio dal regime ordinario al regime forfettario
4. Caso pratico: esempio di recupero detrazione
5. Caso pratico: compilazione dichiarazione annuale iva

CFC e passive income - novità del D.Lgs. n. 142/2018 - La Circolare del Giorno n. 37 del 25.02.2019

Il regime CFC prevede, in presenza di determinate condizioni, una speciale forma di tassazione degli utili delle società estere controllate in capo al soggetto controllante residente in Italia.

La classificazione di una società estera come CFC dipende dal confronto tra i due livelli di tassazione praticati, italiano ed estero. Occorre però tenere conto dell’impatto delle innovazioni apportate dal recente D.Lgs. n. 142/2018, che, nel recepire la direttiva 2016/1164/UE (c.d. “direttiva ATAD”), come modificata dalla successiva direttiva 2017/952/UE, ha ridefinito l’ambito applicativo di tale disciplina speciale.

In particolare, a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31.12.2018, è richiesto che il soggetto controllato estero integri due presupposti:

• tassazione effettiva inferiore alla metà di quella che si sarebbe registrata in caso di residenza italiana;
• proventi per oltre un terzo riconducibili a una, o più, delle sette categorie citate dall’art. 167, comma 4, lett. b), TUIR.

Se queste due condizioni non sono congiuntamente realizzate, quindi, non sussiste per le società controllate estere alcun “rischio CFC”.

Indice

1. Aspetti generali
2. L’interpello CFC
3. La prima esimente
4. La seconda esimente
5. La terza esimente
6. Gli indici da considerare
7. Le innovazioni
8. La seconda condizione
9. Il nuovo interpello CFC
10. Le ulteriori previsioni
11. Vecchie e nuove regole CFC: schema di sintesi

Sanatoria liti pendenti: chiarimenti di Telefisco e modello per la domanda - La Circolare del Giorno n. 36 del 22.02.2019

Nel corso di Telefisco 2019 l’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di chiarimenti riguardanti la sanatoria delle liti pendenti introdotta dal D.L. 119/2018.

Inoltre con il provvedimento del 18 febbraio 2019 è stato approvato il modello e le istruzioni per la relativa richiesta.

Si ricorda che al fine del perfezionamento della definizione entro il 31.5.2019 è necessario presentare la suddetta domanda e versare, in autoliquidazione, gli importi dovuti o la prima rata.

Indice

1. Definizione liti pendenti 
2. Importo da pagare 
3. Perfezionamento della definizione
4. Telefisco 2019
5. Il modello per la definizione

La nuova disciplina sulla crisi d'impresa e l’insolvenza - La Circolare sul Codice della Crisi d'impresa e dell'Insolvenza n. 1 di Febbraio 2019

Il Supplemento ordinario n. 6, della Gazzetta Ufficiale n. 38 del 14 febbraio 2019, reca il Decreto Legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, meglio noto come “Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza”, così attuando la Legge 19 ottobre 2017, n. 155.

Tale riforma introduce le misure di allerta e di composizione assistita della crisi, principiando dal presupposto che l’emersione tempestiva della crisi permetterà di tutelare nel migliore dei modi il patrimonio del debitore, oltre al credito vantato dagli operatori economici che si sono imbattuti nelle vicende che riguardano la crisi manifestata dal debitore.

Pure nella disciplina del nuovo concordato preventivo emerge l’obiettivo di salvaguardare la continuità aziendale ed i posti di lavoro. Viene espunto il termine “fallimento” in tutte le relative derivazioni e viene rimpiazzato da “liquidazione giudiziale”, seppure la finalità della procedura è rimasta quella di liquidare il patrimonio del debitore per suddividerlo, in base all’ordine e alle regole predisposte dall’ordinamento, in favore dei creditori.

Indice

1. Premessa
2. Entrata In Vigore
3. Disciplina Transitoria
4. Procedure di allerta e composizione assistita della crisi
5. Destinatari degli strumenti di allerta
6. Indicatori della Crisi
7. Indici Economici
8. Modifiche al Codice Civile
9. Misure premiali
10. Misure protettive
11. Modello procedimentale unitario
12. Concordato Preventivo
13. Concordato con continuità Aziendale
14. Concordato Liquidatorio
15. Liquidazione Giudiziale
16. Sovraindebitamento
17. Procedure Familiari
18. schema di sintesi