Sentenza Cassazione lavoro n. 21302 del 14.9.2017 in tema di prescrizione danno per omessa contribuzione previdenziale

Cass. civ., sez. lav., 14 settembre 2017,  21302

Nel caso di omessa contribuzione previdenziale da parte del datore di lavoro e di prescrizione del corrispondente diritto di credito spettante all'ente assicuratore, il prestatore di lavoro subisce un danno immediato, diverso dalla perdita futura e incerta della pensione di anzianità o di vecchiaia, consistente nella necessità di costituire la provvista per il beneficio sostitutivo della pensione. La prescrizione del diritto al risarcimento di questo danno decorre dal momento di maturazione della prescrizione del diritto ai contributi, spettante all'ente assicuratore

Sentenza Cassazione lavoro n. 45820 del 5.10.2017 in tema di responsabilità del subappaltatore

Cass. pen., sez. IV, 05 ottobre 2017, n. 45820

Vi è la responsabilità del datore di lavoro subappaltatore per negligenza, imprudenza, imperizia e inosservanza delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, non adottando le misure necessarie  cagionava lesioni personali al lavoratore, il quale, mentre montava alcune lampade, cadeva da un'altezza di metri 8 circa, a causa del ribaltamento dell'attrezzatura.

Sentenza Cassazione lavoro n. 45821 del 5.10.2017 in tema di responsabilità del datore di lavoro per l'incolumità dei lavoratori

Cass. pen., sez. IV, 05 ottobre 2017, n. 45821

Il compito del titolare della posizione di garanzia, ossia datore di lavoro, è evitare che si verifichino eventi lesivi dell'incolumità fisica intrinsecamente connaturati all'esercizio di talune attività lavorative, anche nell'ipotesi in cui siffatti rischi siano conseguenti ad eventuali negligenze, imprudenze e disattenzioni dei lavoratori subordinati, la cui incolumità deve essere protetta con appropriate cautele

Sentenza Cassazione lavoro n. 45842 del 5.10.2017 in tema di responsablità del datore di lavoro per mancato rispetto delle misure di sicurezza

Cass. pen., sez. IV, 05 ottobre 2017, n. 45842

Vi è la responsabilità del datore di lavoro per l’infortunio occorso al lavoratore, per non avere disposto e preteso che il dipendente indossasse il necessario dispositivo di protezione individuale (guanti in pelle idonei a prevenire il contatto delle mani con parti taglienti) e di non avere preteso che i preposti al reparto esigessero che i lavoratori osservassero tale misura di sicurezza

Sentenza Corte Giustizia Europea C 149/16 del 21.9.17 in materia di licenziamenti collettivi

CGCE, sez. X, 21 settembre 2017, C-149/16

L’articolo 1, paragrafo 1, e l’articolo 2 della direttiva 98/59/CE del Consiglio, del 20 luglio 1998, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di licenziamenti collettivi, devono essere interpretati nel senso che un datore di lavoro è tenuto a procedere alle consultazioni qualora preveda di effettuare, a sfavore dei lavoratori, una modifica unilaterale delle condizioni salariali che, in caso di rifiuto da parte di questi ultimi, comporta la cessazione del rapporto di lavoro.

Circolare INAIL n. 45 del 13.10.2017 su prestazioni economiche per unioni civili

L'INAIL fornisce indicazioni sull'applicazione della Legge 20 maggio 2016, n.76 “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”. Prestazioni economiche.

Circolare INAIL n. 43 del 13.10.2017 su invio telematico dati registri INAIL delle esposizioni

L’Inail ha pubblicato la circolare n. 43 del 12 ottobre 2017,  con cui informa dell'attivazione dellla trasmissione telematica dei dati al   “Registro di esposizione”, disponibile a partire dal 12 ottobre 2017  . Si tratta del registro di esposizione degli agenti cancerogeni  e mutageni e e del registro di esposizione agli agenti biologici  cui sono tenute le aziende ai fini della sorveglianza sanitaria dei lavoratori a rischio

Sentenza Cassazione lavoro n. 22375 del 26.9.2017 su denuncia penale e licenziamento per calunnia

Cass. civ., sez. lav., 26 settembre 2017, C 22375

La denuncia di fatti di potenziale rilievo penale accaduti nell'azienda può integrare giusta causa o giustificato motivo soggettivo di licenziamento, a condizione che non emerga il carattere calunnioso della denuncia medesima, che richiede la consapevolezza da parte del lavoratore della non veridicità di quanto denunciato e, quindi, la volontà di accusare il datore di lavoro di fatti mai accaduti o dallo stesso non commessi e che il lavoratore si sia astenuto da iniziative volte a dare pubblicità a quanto portato a conoscenza delle autorità competenti.

Sentenza Cassazione lavoro n. 22376 del 26.9.2017 su licenziamento per giusta causa

Cass. civ., sez. lav., 26 settembre 2017, n. 22376

E’ legittimo il licenziamento per giusta causa di un lavoratore, il quale era stato addebitato di avere all'interno dei locali aziendali, violentemente aggredito e percosso una collega, provocandole traumi ed escoriazioni di tale gravità da rendere necessarie cure mediche, all'esito delle quali era stata formulata una prognosi di guarigione di giorni dieci.

Sentenza Cassazione lavoro n. 22610 del 27.9.2017 licenziamento per percezione emolumenti non dovuti

Cass. civ., sez. lav., 27 settembre 2017, n. 22610

E’ legittimo il licenziamento di una lavoratrice, la quale le veniva contestato che aveva percepito da dicembre 2004 ad aprile 2009, una serie di emolumenti non dovuti  (nel caso in esame missioni mai eseguite ed indebiti rimborsi spese) in relazione a per un ammontare di 83.925,55 euro