Testo e allegati circolare INPS 71-2016 su credenziali accesso online per gli enti pubblici

Circolare n. 71 del 29 aprile 2016

L’INPS fornisce informazioni sull’unificazione delle credenziali di accesso di Amministrazioni ed Enti Pubblici ai servizi Internet dell’Istituto

Testo del messaggio INPS 1858-2016 su attestazioni riscatto,ricongiunzione e rendita

Messaggio n. 1858 del 28 aprile 2016

L’INPS fornisce informazioni sulle attestazioni fiscali per il pagamento degli oneri da Riscatto, Ricongiunzione e Rendita. Disponibilità sul Portale dei Pagamenti

Testo e allegati messaggio INPS 1899-2016 AGGIORNAMENTO ELENCHI STRUTTURE TERMALI 2016

Messaggio n. 1899 del 29 aprile 2016

L’INPS fornisce gli aggiornamenti degli elenchi delle strutture convenzionate  per le cure termali 2016

Testo della legge regionale Liguria n. 26 del 22.12.2015 su riforma interventi per attività commerciali

E’stata  pubblicata in G.U., serie Speciale - Regioni, n. 18 del 30 aprile 2016, la Legge Regionale Liguria, 22 dicembre 2015, n. 26, la quale contiene modifiche alla legge regionale 11 marzo 2008, n. 3 (Riforma degli interventi di sostegno alle attivita' commerciali).

Testo della Cassazione lavoro 8067 del 21.4.2016 su pensioni INPGI

Cass. civ., sez. lav.,  21 aprile 2016, n. 8067

Il pensionato Inpgi ha diritto allo stesso trattamento dei pensionati iscritti all'assicurazione generale obbligatoria quanto al cumulo tra pensione e retribuzione

Testo della Cassazione lavoro m. 8086 del 21.4.2016 su retribuzione lavoro all'estero

Cass. civ., sez. lav., 21 aprile 2016, n. 8086

L'accertamento della natura retributiva, risarcitoria o mista dei trattamenti economici aggiuntivi attribuiti al lavoratore che, alle dipendenze di datore di lavoro italiano, presti la propria opera all'estero, è riservato al giudice di merito. La valutazione del quale costituisce giudizio di fatto che, se congruamente motivato, non è censurabile dal giudice di legittimità

Testo della Cassazione lavoro n. 8180 del 22 aprile 2016 su contestazione disciplinare e licenziamento

Cass. civ., sez. lav., 22 aprile 2016, n. 8180

Il termine di cinque giorni dalla contestazione dell'addebito, prima della cui scadenza è preclusa, ai sensi dell'art. 7, comma 5 della L. 300/1970, la possibilità di irrogazione della sanzione disciplinare, ivi compreso il licenziamento, è funzionale soltanto ad esigenze di tutela dell'incolpato, in quanto tende ad impedire, in quest'ultimo caso, che la sua estromissione dal luogo di lavoro possa avvenire senza che egli abbia avuto la possibilità di raccogliere e fornire le prove e gli argomenti a propria difesa.

Testo della Cassazione lavoro n. 8224 del 22.4.2016 in tema di termine di prescrizione per l'inabilità permanente INAIL

Cass. civ., sez. VIlav., ord., 22 aprile 2016, n. 8224

Il "dies a quo" per la decorrenza del termine triennale di prescrizione dell'azione per conseguire dall'INAIL la rendita per inabilità permanente va ricercato ed individuato con riferimento al momento in cui uno o più fatti concorrenti diano certezza dell'esistenza dello stato morboso e della normale conoscibilità di esso da parte dell'assicurato, ciò che generalmente coincide con l'accertamento medico dei postumi consolidati e definitivi dell'incapacità lavorativa determinata da tale stato in relazione alla sua eziologia professionale

Testo della Cassazione lavoro n. 8228 del 22.4.2016 su trasformazione rapporto di formazione e lavoro in assunzione a tempo indeterminato

Cass. civ., sez. VI lav.,ord.,  22 aprile 2016, n. 8228

In caso di trasformazione del rapporto di formazione e lavoro in rapporto a tempo indeterminato, ovvero nel caso di assunzione a tempo indeterminato, con chiamata nominativa, entro dodici mesi dalla cessazione del rapporto di formazione e lavoro, il periodo di formazione e lavoro deve essere computato nell'anzianità di servizio, opera anche quando l'anzianità sia presa in considerazione da discipline contrattuali

Testo della Cassazione lavoro n. 8235/2016 in materia di immediatezza della contestazione disciplinare

Cass. civ., sez. lav.,  24 aprile 2016, n. 8235

Il principio dell'immediatezza della contestazione disciplinare, la cui "ratio" riflette l'esigenza dell'osservanza della regola della buona fede e della correttezza nell'attuazione del rapporto di lavoro, non consente all'imprenditore-datore di lavoro di procrastinare la contestazione medesima in modo da rendere difficile la difesa del dipendente o perpetuare l'incertezza sulla sorte del rapporto, in quanto nel licenziamento per giusta causa l'immediatezza della contestazione si configura quale elemento costitutivo del diritto di recesso del datore di lavoro.