Commento alla sentenza della Corte di Cassazione penale n. 18736 del 6 Maggio 2014

La misura cautelare reale del sequestro preventivo può essere applicata anche alle polizze assicurative sulla vita, a nulla rilevando, a tal fine, il divieto di sottoposizione ad azione esecutiva e cautelare, di cui all'art. 1923 cod. civ. Questo il principio enunciato dalla Corte di Cassazione penale nella sentenza n. 18736 del 6 Maggio 2014.

Commento all' Ordinanza della Corte di Cassazione n. 9790 del 7 Maggio 2014

È tenuto a versare l’IRAP il consulente che si avvale di prestazioni non occasionali di un collaboratore esterno, circostanza che  deve ritenersi di per sè integrativa del requisito dell’autonoma organizzazione, presupposto essenziale ai fini della soggezione al tributo .Questa la decisione della Corte di Cassazione VI sezione nella Ordinanza n.  9790 del 7 Maggio 2014.

Commento alla sentenza della Corte di Cassazione n. 19454 del 12 Maggio 2014

La prova della certificazione delle ritenute sui redditi da lavoro emerge dalla dichiarazione effettuata nel modello 770, nel quale, in veste di sostituto di imposta, l'imputato/contribuente  dichiara l'ammontare da lui dovuto; nel consegue che l’Ufficio finanziario non deve produrre prova ulteriore. Questo quanto affermato dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 19454 del 12 Maggio 2014.

ASPETTI FISCALI: Novita' dal 2014 sulla tassazione di utili, dividendi e proventi assimilati esteri, Cuba apre il proprio mercato interno, La convenzione "Italia-San Marino": le previsioni per il lavoro subordinato, Patent Box: i profitti rilevanti
SOCIETARIO: La societa' a responsabilita' limitata (Sarl) nel diritto francese
VARIE: I professionisti e l’adeguata verifica della clientela prevista dalla normativa antiriciclaggio, Global supply chain finance – GSCF, Dimissioni e revoca del trustee: lo stato dell’arte tra prassi e giurisprudenza, Il mercato dell’e-commerce in Cina, Lo status di residente in vigore nel Regno Unito

ASPETTI FISCALI

• Novità dal 2014 sulla tassazione di utili, dividendi e proventi assimilati esteri
• Cuba apre il proprio mercato interno
• La convenzione "Italia-San Marino": le previsioni per il lavoro subordinato
• Patent Box: i profitti rilevanti

SOCIETARIO

• La società a responsabilità limitata (Sarl) nel diritto francese

VARIE

• I professionisti e l'adeguata verifica della clientela prevista dalla normativa antiriciclaggio
• Global supply chain finance – GSCF
• Dimissioni e revoca del trustee: lo stato dell'arte tra prassi e giurisprudenza
• Il mercato dell'e-commerce in Cina
• Lo status di residente in vigore nel Regno Unito

QUESITI

Commento alla sentenza della Corte di Cassazione n. 9872 del 7 Maggio 2014

L’art. 1 del D.L. 9 ottobre 1989, n. 338, convertito, con modificazioni, in L. 7 dicembre 1989, n. 389, prevede la nota regola che la retribuzione da assumere come base per il calcolo dei contributi di previdenza ed assistenza non può essere inferiore all'importo delle retribuzioni stabilito da leggi, regolamenti, contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali. Questo quanto ribadito dalla Corte di Cassazione civile sezione lavoro, nella sentenza n. 9872 del 7 Maggio 2014

Commento alla sentenza della Corte di Cassazione civile, sezione lavoro, n. 10425 del 14 Maggio 2014

La responsabilità dell'imprenditore – art. 2087 c.c. - non è limitata alla violazione di norme di esperienza o di regole tecniche preesistenti e collaudate, ma può sussistere anche quando non siano rispettate le cautele idonee, secondo l'id quod plerumque accidit, a tutelare l'integrità psicofisica del lavoratore. Su questo principio si basa la decisione della corte di Cassazione sezione lavoro nella sentenza n. 10425  del 14 Maggio 2014.

Commento alla ordinananza della Corte di Cassazione n. 9176 del 23 Aprile 2014

Nel caso in cui non sia stato redatto il verbale di chiusura delle operazioni di verifica, il termine dei sessanta giorni per emettere l’accertamento decorre dal momento in cui si è verificato l'accesso in azienda. Questo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, sesta sezione civile,  con l'Ordinanza n. 9176 del 23 Aprile 2014.

Commento alla sentenza della Corte di Cassazione sezione lavoro n. 10662 del 15 Maggio 2014

La regola della specificità della contestazione dell’addebito non richiede necessariamente l’indicazione anche del giorno e dell’ora in cui i fatti sono stati commessi, essendo invece sufficiente che il tenore della contestazione sia tale da consentire al lavoratore di individuare i fatti nei quali il datore di lavoro abbia ravvisato infrazioni disciplinari  per  comprendere l’accusa rivoltagli ed  esercitare il proprio diritto di difesa. Questo quanto ribadito dalla Corte di Cassazione sezione lavoro, nella sentenza n. 10662 del 15 Maggio 2014.

Commento alla sentenza della Corte di Cassazione n. 6663 del 21 Marzo 2014

La disciplina de secondo comma dell’articolo 1 del decreto legislativo 471 / è intesa a prevenire la presentazione da parte dei contribuenti di dichiarazioni infedeli, e  le corrispondenti sanzioni amministrative, sono da riconnettere al solo dato obiettivo della dichiarazione di un reddito inferiore a quello accertato o, comunque, di un’imposta inferiore a quella dovuta, in linea di continuità con il D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, art. 46, e con la giurisprudenza . Questa l'affermazione della corte di Cassazione sezione tribuataria , nella sentenza n.  6663 del 21 Marzo 2014.

Commento alla sentenza della Corte di Cassazione sezione lavoro n. 9945 dell'8 Maggio 2014

Non integrano mai una colpa del lavoratore gli effetti della conformazione della condotta lavorativa ai canoni di cui all'art. 2104 c.c., coerentemente con il livello di responsabilità proprio delle funzioni e in ragione del soddisfacimento dell'interesse dell'azienda, la quale è tenuta a conoscere le modalità con cui i propri dipendenti lavorano. Queste le importanti conclusioni della Corte di Cassazione nella sentenza n. 9945 del 8 Maggio 2014.