Il concordato preventivo biennale per i contribuenti in regime forfettario - La Circolare del Giorno n. 164 del 29.07.2024

Con il D.Lgs 13/2024 è stato introdotto il Concordato Preventivo Biennale (c.d. CPB), misura che permette ai professionisti e alle imprese di ridotte dimensioni di definire in via preventiva con l’Agenzia delle Entrate un reddito imponibile da dichiarare nel biennio successivo: a fronte del versamento di imposte sul reddito concordato, il Legislatore esonera da imposte l’eventuale eccedenza di reddito effettivo.

Recentemente, con riferimento ai soggetti in regime forfettario sono uscite importanti novità, con l’Agenzia delle Entrate che ha reso disponibile sul proprio sito internet il software utile ad elaborare la proposta ed ha aggiornato la Sezione VI quadro LM del modello Redditi PF.

Inoltre, sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell’Economia e finanza contente la nota metodologica relativa alla formulazione della proposta reddituale per i contribuenti forfettari e l’individuazione degli eventi eccezionali.

Indice

1. Premessa
2. Condizioni di accesso
3. Termine di adesione
4. Metodologia CPB D.M. 15.07.2024
5. Determinazione acconto
6. Sezione VI quadro LM
7. Similitudini metodologie di calcolo soggetti ISA e forfettari
8. Nuove modifiche al CPB (da approvare)

La perdita d'esercizio: trattamento fiscale - La Circolare del Giorno n. 159 del 23.07.2024

Sotto il profilo fiscale la perdita – indipendentemente dalla modalità in cui la stessa contabilmente sia ripianata – può essere portata, per i soggetti IRES, in diminuzione dal reddito complessivo dei periodi d’imposta successivi:

• senza limiti di tempo;
• in misura non superiore all’80% del reddito imponibile di ciascun periodo d’imposta e per l’intero importo che trova capienza in tale ammontare.

Se la perdita è rilevata nei primi tre periodi d’imposta la percentuale di riporto aumenta in misura del 100% del reddito imponibile.

Grazie all’intervento del Legislatore della “Legge di Bilancio 2019”, tali regole valgono, a partire dal periodo d’imposta 2021 “solare”, anche per i soggetti IRPEF in regime di impresa e per i soci di società di persone a prescindere dal regime contabile adottato. Diversamente, agli esercenti arti e professioni è data la possibilità di compensare orizzontalmente la perdita con eventuali altri redditi prodotti, mentre è negata la possibilità di riporto della stessa. 

Indice

1. Premessa
2. Soggetti Ires
3. Perdite dei primi tre periodi d’imposta
4. Perdite di periodi successivi al terzo periodo
5. Il divieto di riporto delle perdite
6. Riepilogo riporto perdite soggetti Ires
7. Le perdite d’esercizio e il modello redditi sc 2024
8. Esempio compilazione prospetto “perdite di impresa non compensate”
9. Soggetti Irpef
10. Soggetti Irpef esercenti arti e professioni
11. Soggetti Irpef in regime di impresa
12. Riepilogo soggetti Irpef
13. Le perdite d’esercizio e il modello redditi PF 2024
14. Società di persone: le perdite d’esercizio 

La quota IRAP deducibile dalle imposte dirette - La Circolare del Giorno n. 153 del 15.07.2024

L’IRAP, per espressa previsione normativa di cui all’art. 1, comma 2 del D.Lgs 446/1997, era (inizialmente) totalmente indeducibile ai fini delle imposte sui redditi: nel corso degli anni, però, il Legislatore ha introdotto previsioni normative in deroga al menzionato articolo, tra cui:

• l’art. 6, comma 1 del D.L. 185/2008, che istituiva la parziale deducibilità dell’IRAP ai fini delle imposte sui redditi in misura forfettaria del 10% dell’imposta versata in presenza di interessi passivi, e
• l’art. 2 del D.L. 201/2011, che invece introduce nel nostro ordinamento la deduzione IRAP c.d. analitica assolta sul costo del personale dipendente o assimilato.

Indice

1. Premessa
2. La deducibilità analitica
3. La deducibilità analitica: esempio
4. La deducibilità forfettaria
5. La deducibilità forfettaria: esempio
6. I modelli Redditi 2024 e la quota IRAP deducibile

Maxi-deduzione del costo del lavoro a tempo indeterminato - La Circolare del Giorno n. 145 del 04.07.2024

Il D.Lgs 216/2023 riconosce, a beneficio dei titolari di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni, una maggiorazione del costo del lavoro del personale di nuova assunzione con contratto a tempo indeterminato, ammesso in deduzione ai fini della determinazione del reddito. La maggiorazione è pari al 20% del costo riferibile all’incremento occupazionale pari al minor importo tra:

• il costo effettivo relativo ai nuovi assunti, e
• l’incremento complessivo del costo del personale risultante dal conto economico rispetto a quello dell’esercizio in corso al 31.12.2023.

Le modalità attuative di tale “maxi-deduzione” sono state demandate ad un apposito Decreto Ministeriale, adottato lo scorso 25.06.2024.

Indice

1. Premessa
2. Il decreto ministeriale
3. A chi spetta la maxi-deduzione del costo del lavoro?
4. Il requisito dei 365 giorni
5. L’incremento occupazionale
6. Casi particolari di calcolo dell’incremento occupazionale
7. Come si calcola la maggiorazione del costo del lavoro?

Chiarimenti sulle novità ISA per il 2023: la circolare n. 15/E del 25.06.2024 - La Circolare del Giorno n. 142 del 02.07.2024

Come accade ogni anno gli ISA vengono aggiornati in modo da garantire la capacità di cogliere adeguatamente le peculiarità dei diversi comparti economici cui gli stessi si riferiscono, tramite la revisione biennale di diversi indici e l’aggiornamento degli altri.

Tramite la circolare n. 15/E del 25.06.2024 l’Agenzia delle Entrate ha fornito dunque i chiarimenti sulle novità relative agli ISA per il periodo d’imposta 2023, che si esaminano nella presente circolare del giorno.

Indice

1. Premessa
2. La revisione biennale e gli interventi straordinari sugli ISA in vigore per il  p.i, 2023
3. La modulistica
4. Gli ulteriori dati forniti dall’Agenzia delle entrate
5. Il regime premiale ISA
6. Ulteriori chiarimenti inizio attività agrituristica

Concordato preventivo biennale: ultime novità e compilazione del prospetto - La Circolare del Giorno n. 135 del 24.06.2024

Con il D.Lgs. 13/2024 è stato introdotto il concordato preventivo biennale (CPB), strumento che permette ai professionisti e alle imprese di ridotte dimensioni di concordare in via preventiva un reddito d’impresa o lavoro autonomo per il biennio: reddito sul quale vengono liquidate le imposte a prescindere da quanto effettivamente conseguito.

Recentemente è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 14.06.2024 del MEF, contenente:

• la nota metodologica relativa alla proposta di concordato per i soggetti ISA, in base alla quale l’Agenzia delle Entrate formula a questi ultimi la proposta di concordato;
• l’individuazione degli eventi eccezionali che comportano la cessazione degli effetti del concordato.

Sul proprio sito l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile il software utilizzabile per l’elaborazione dei dati del concordato per le annualità 2024-2025.

Indice

1. Premessa
2. Fasi dell’accordo
3. Cause di esclusione
4. Cause cessazione e decadenza
5. Metodologia CPB
6. Quadro p soggetti ISA
7. Sezione VI quadro LM contribuenti forfettari
8. Effetti accettazione proposta soggetti ISA
9. Effetti accettazione proposta soggetti forfettari
10. Determinazione acconti

Conferimenti: le novità contenute nei recenti interventi normativi - La Circolare del Giorno n. 126 del 12.06.2024

Lo schema di decreto legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri in esame preliminare il 30.04.2024, opera una complessa revisione della vigente normativa in materia IRPEF e IRES.

In particolare, ad essere modificate in maniera significative sono le disposizioni sul conferimento delle partecipazioni e sul conferimento di azienda, nel tentativo di superare le incertezze derivanti dalla oscura formulazione normativa e dalle ondivaghe interpretazioni fornite dall’Amministrazione Finanziaria nel corso degli anni.

Indice

1. Premessa
2. Conferimenti di partecipazioni (art. 175 TUIR)
3. Conferimento di azienda e avviamento (art. 176 TUIR)
4. Partecipazioni di controllo (art 177 TUIR)
5. Partecipazioni qualificate (art. 177, comma 2-bis TUIR)
6. Il caso delle holding

Fiscalità diretta dei bed & breakfast - La Circolare del Giorno n. 111 del 24.05.2024

La disciplina normativa dei bed and breakfast (b&b) è contenuta nei regolamenti regionali, e l’attività ricettiva è spesso svolta tramite conduzione familiare, venendo esercitata presso il domicilio del proprietario con offerta del pernottamento e la prima colazione agli ospiti.

L’attività può assumere i connotati:

• di una prestazione di tipo occasionale, oppure
• di una vera e propria attività imprenditoriale, con gli obblighi fiscali che ne susseguono.

Indice

1. Premessa
2. Apertura della P. IVA
3. Regime forfettario dei B&B
4. Spese detraibili nel regime ordinario
5. Tassazione del reddito prodotto in dichiarazione dei redditi

Deducibilità interessi passivi per soggetti Ires – meccanismo del ROL (fiscale) - La Circolare del Giorno n. 110 del 23.05.2024

L’art. 96 del TUIR identifica il meccanismo di deducibilità degli interessi passivi per i soggetti IRES (Srl, Spa, Sapa eccetera), in base al quale gli interessi passivi eccedenti l’importo degli interessi attivi sono deducibili nel limite del 30% del Reddito Operativo Lordo (ROL). Il calcolo del ROL ha subito delle modifiche a partire dal 2019, da quando i componenti che lo determinano sono assunti a valori fiscali anziché a valori di bilancio/contabili.

Nella dichiarazione dei redditi si trova poi un’apposita sezione dedicata al meccanismo del ROL ed al suo calcolo, dove sono indicati gli interessi attivi e passivi, quelli indeducibili e quelli riportabili nonché i ROL riportati dai precedenti esercizi.

Indice

1. Premessa
2. Soggetti interessati
3. Interessi passivi e attivi rilevanti
4. Calcolo ROL (fiscale)
5. Deducibilità interessi passivi
6. Compilazione dichiarazione redditi sc: prospetto ROL
7. Esempio di calcolo: confronto con interessi attivi
8. Esempio: riporto interessi passivi indeducibili

La tassazione dividendi distribuiti nel 2024 - La Circolare del Giorno n. 88 del 24.04.2024

Le regole di tassazione dei dividendi variano a seconda:

• della qualifica fiscale,
• del tipo di soggetto coinvolto, nonché
• del luogo di residenza.

In vista dell’approssimarsi del termine di approvazione del bilancio 2023, appare utile riepilogare il regime fiscale applicabile in sede di distribuzione dei dividendi ai soci, distinguendo a seconda che i beneficiari siano: persone fisiche, soggetti IRES, società di persone e imprenditori individuali, soggetti non residenti.

Si prenderanno inoltre in esame le peculiarità legate in caso di percezione da società ubicate in Paesi a fiscalità privilegiata.  

Indice

1. Premessa
2. Regime impositivo dei soggetti IRPEF
3. Dividendi percepiti da soggetti IRES
4. Distribuzione a soggetti non residenti
5. Provenienza da società in paradisi fiscali