Riferimento: alberghi e ristoranti esteri
Ciao Cari
andare contro Alberto e Saura mi fa impresssione, ma siccome la territorialità dell'imposta è una materia che devo conoscere bene perchè lavoro molto con l'estero, approfitto dei loro interventi non per polemica o per rompere le scatole ma diradare le nebbie sulla questione, visto che leggo anche molte domande a riguardo. Insomma per amor di Verità, praticamente come Moggi al processo di Napoli.:dead:
Riprendo l'articolo:
I costi per alberghi e ristoranti sostenuti fuori del territorio italiano non devono essere assoggettati a Iva, ma scontano l'imposta locale perchè essa è dovuta nel paese ove è fornito l'alloggio o dove il servizio di ristorazione è eseguito.
Le società, le imprese e i professionsiti italiani non devono quindi emettere autofattura o integrare il documento estero in quanto tali operazioni sono fuori campo Iva ai sensi dell'articolo 7 quater.
Inoltre, le stesse non devono essere comprese nei modelli Intra 2 degli acquisti, ma il soggetto passivo residente in Italia può chiedere il rimborso dell'Iva indicata in fattura all'agenzia delle Entrate di Pescara, se l'imposta è detraibile nel Paese in cui è stata assolta.
Il Sole 24 Ore - R. Portale, G. P. Tosoni - art. pag. 29
1) Riguardo la parte sottolineata, l'articolo 7quater effettivamente parla di prestazioni che se rese materialmente in Italia sono qui territoralmente rilevanti, deduco quindi che se sono eseguite fuori dal territorio non lo siano.
Però si parla di prestazioni di ristorazione, non di prestazione alberghiere.
Ma forse è una questione di lana caprina...
2) Lavorando con Cina, Hong Kong
eek
Giappone, India...ricevo fatture extra UE da alberghi locali, ma l'IVA non è esposta, onestamente non saprei neanche dire se in quei paese c'è l'IVA: essendo questo tipo di prestazioni non escluse dall'art. 7quater (secondo quello che dicevo sopra) io credo che a norma dell'art 17/2 (che mi pare ampli moltissimo la base dell'applicazione del reverse charge) debba essere applicata l'inversione contabile.
Inoltre, il dubbio che esponevo sopra (che l'articolo citato si riferisse a prestazioni UE e non extra UE) mi rimane quando leggo la parte che riguarda gli Intra che non andrebbero compilati: ovviamente infatti per le prestazioni da extra UE niente intra. Quindi se si parla di intra è perchè ci si riferisce a fatture per prestazioni di servizi ricevute da UE con applicazione dell'IVA locale.
Ciao :smile1: