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Gli enti religiosi nel Terzo settore: aspetti civilistici, contabili e fiscali.
Aggiornato al D.L. n. 84 del 17.06.2025 in attesa della conversione in legge
eBook in pdf di 228 pagine.
La recente entrata in vigore dei decreti legislativi per il riordino e la revisione del Terzo settore, realizza un’importante opera di riforma di «un settore collocato tra lo Stato e il mercato, tra la finanza e l’etica, tra l’impresa e la cooperazione», in armonia con i principi costituzionali di solidarietà e di sussidiarietà.
In questo variegato universo, caratterizzato da un’estrema frammentazione e da una pluralità di disposizioni che si sono stratificate nel tempo, il legislatore interviene al fine di emanare un’articolata disciplina di riforma, sul presupposto che profit e non profit possono rapportarsi in modo complementare, al fine di ottenere una concreta tutela e valorizzazione dei diritti civili e sociali, attraverso la costruzione di reti solidali, in cui lo Stato (insieme alle Regioni e ai Comuni) e le associazioni di Terzo settore collaborino in modo sistematico.
In tale contesto, si inserisce una riflessione in materia di inquadramento degli enti religiosi, per cui vengono previste — nel Codice del Terzo settore — disposizioni ad hoc (anche in ambito fiscale e tributario), che si allineano ai recenti orientamenti della giurisprudenza nazionale e ai principi comunitari (in particolare, in materia di esenzione ICI/IMU).
il presente lavoro con l’obiettivo di analizzare gli aspetti giuridici, fiscali e contabili che caratterizzano il nuovo inquadramento degli enti religiosi nel terzo settore, attraverso anche casi di studio esemplificativi si articola in tre parti:
Un’attenta disamina di tutti gli aspetti sopra prospettati, ci porta a riflettere, ed attenzionare la principale peculiarità dei “rami ETS” e dei “rami/IS” degli enti religiosi legata al loro assoggettamento sia alle norme proprie della rispettiva Confessione, sia alla disciplina contenuta nel CTS o nel D. Lgs. n. 112/2017, secondo che si tratti di un “ramo ETS o IS.
L’opera si rivolge a:
Premessa
Parte prima – L’ente ecclesiastico civilmente riconosciuto. Disciplina tributaria
La soggettività tributaria dell’ente ecclesiastico civilmente riconosciuto
La disciplina tributaria delle attività diverse
Aliquota IRES alla metà per gli enti religiosi
IRES dimezzata. Requisiti soggettivi e oggettivi per fruire della riduzione (circ. AdE n. 15/E/2022)
4.1 Coordinamento con il Codice di Terzo settore
4.2 Un quadro finale di sintesi
4.3 Enti religiosi di confessioni acattoliche
Circolare n. 35/E/2023. Nuovi chiarimenti in tema all’agevolazione IRES
5.1 Il concetto di “gratuità”
5.2 Gestione statico conservativa del patrimonio immobiliare
5.3 Impiego parziale dei proventi da locazione/vendita
5.4 Attività commerciali strumentali marginali
Istituti per il sostentamento del Clero e attività diverse/commerciali
Enti ecclesiastici ed esenzioni tributarie: orientamenti giurisprudenziali
7.1 Esenzione TARSU per edifici di culto
7.2 Esenzione e riduzione IMU – Legge di Bilancio 2024 e CEI
7.2.1 Esenzioni: casi peculiari
7.2.2 Casi di riduzione IMU
7.2.3 Nuovo modello dichiarazione IMU
7.3 IMU ed enti religiosi – sent. Cass. n. 35123/2022
7.4 Sovvenzioni pubbliche – orientamenti UE
7.5 Agevolazioni fiscali (ICI/IMU) e procedura d’infrazione UE
Trasformazione, fusione e scissione degli enti religiosi
8.1 Fusione per incorporazione: IRES, IVA, imposta di registro
Parte seconda – L’ente ecclesiastico nella riforma del Terzo Settore
Riforma contabile e fiscale del Terzo settore – sintesi
1.1 Parametri di non commercialità – criticità
Inquadramento dell’ente religioso nella riforma
Nuova definizione di Ente religioso nel CTS
Coerenza con ispirazione confessionale nel Terzo settore
4.1 Attività di religione e di culto – esclusione dal CTS
Adempimenti per l’iscrizione al RUNTS – novità PNRR
Adozione del Regolamento: formalità e contenuti
Domanda di iscrizione al RUNTS – aspetti pratici
Regolamento per il “Ramo ETS” – indicazioni CEI
8.1 Denominazione, condizioni e obblighi
Regolamento del “Ramo Impresa sociale”
Patrimonio destinato e contabilità separata – novità PNRR
Norme non applicabili – profili di specialità
Disciplina tributaria per il ramo ETS
12.1 Novità della Legge Delega fiscale
Rassegna giurisprudenziale in tema di esenzioni tributarie
(Cassazione e Corte di Giustizia – 2012/2018)
Fac-simili regolamento ramo ETS e ramo IS
Adozione del regolamento e destinazione del patrimonio (D.Lgs. 112/2017)
Regolamento attività di interesse generale (D.Lgs. 117/2017)
Regolamento e patrimonio ai sensi dell’art. 4, co. 3, D.Lgs. 117/2017
Parte terza – Il “ramo” ETS/IS degli enti religiosi: patrimonio, contabilità e bilancio
Enti ecclesiastici e bilancio – prospettiva economico-aziendale
1.1 Nominale vs sostanziale – compliance contabile
1.2 Condizioni per regime contabile ETS
1.2.1 Attività di interesse generale e risorse
1.2.2 Finalità non lucrativa
1.2.3 Attività diverse ammissibili
1.2.4 Divieto distribuzione utili – contabilità separata
1.2.5 Devoluzione patrimonio – implicazioni contabili
1.2.6 Novità IVA
Bilancio dei “rami” ETS/IS
2.1 Obblighi contabili
2.2 Schema e modello di bilancio – piccoli e non piccoli
2.2.1 Passaggio di regime
2.3 Stato Patrimoniale – Modello A
2.4 Rendiconto gestionale – Modello B
2.4.1 Attività volontaristica e proventi figurativi
2.4.2 Rendiconto per cassa – Modello D
2.5 Relazione di missione – Modello C
2.5.1 Rilevanza informativa
2.5.2 Identikit ramo religioso ETS
2.5.3 Informazioni patrimoniali e finanziarie
2.5.4 Impegni e reinvestimento fondi
2.5.5 Funzionamento sociale
2.5.6 Andamento economico e impatto sociale
2.6 Raccolta fondi
2.7 Enti non riconosciuti e adesione al Terzo Settore
Costituzione del ramo – profili contabili e patrimonio
3.1 Costituzione ramo ETS e “patrimonio destinato”
3.1.1 Dubbi interpretativi
3.1.2 Individuazione dei beni
3.2 Commercialità dell’attività e del ramo ETS
3.2.1 Il test
3.2.2 Natura del ramo ETS
3.3 Case study: costituzione ramo ETS
3.4 Da “ramo ONLUS” a “ramo ETS”
3.5 Case study: trasformazione ONLUS–ETS
3.6 Il “ramo ETS” diventa “ramo IS”
3.7 Ramo ETS e aggregazione con altri rami
3.8 Case study: “La Diocesi per il Territorio”
Bibliografia
Il volume offre un’analisi approfondita e puntuale del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i dirigenti delle aziende industriali, aggiornato al rinnovo del 13 novembre 2024.
Il commentario analizza, articolo per articolo, tutte le disposizioni contrattuali, con un taglio pratico e ricco di riferimenti normativi e giurisprudenziali. Tra i temi trattati:
eBook in pdf di 141 pagine.
Scritto da Marco De Bellis, avvocato giuslavorista con oltre quarant’anni di esperienza e specializzazione nei rapporti dirigenziali, il commentario si propone come una guida pratica, autorevole e indispensabile per chi opera nel diritto del lavoro, nella consulenza aziendale o nella gestione delle risorse umane.
ARTICOLO 1
QUALIFICA E SUO RICONOSCIMENTO
Nuovi criteri per la categoria dirigenziale – Controversie su categoria e natura del rapporto
ARTICOLO 2
L’ISTITUZIONE DEL RAPPORTO
Elementi essenziali e accessori della lettera di assunzione – Fringe benefits – retribuzione variabile – Golden parachutes – Patto di non concorrenza – Termine – periodo di prova – impegno all’assunzione
ARTICOLO 3
TRATTAMENTO MINIMO COMPLESSIVO DI GARANZIA
Voci escluse dal calcolo
ARTICOLO 4
IMPORTO PER EX ELEMENTO DI MAGGIORAZIONE
ARTICOLO 5
EX MECCANISMO DI VARIAZIONE AUTOMATICA
ARTICOLO 6
AUMENTI DI ANZIANITÀ
ARTICOLO 6 BIS
COMPENSI DI IMPORTO VARIABILE COLLEGATI AD INDICI E/O RISULTATI (MANAGEMENT BY OBJECTIVE)
I tre modelli di MBO - Omessa fissazione degli obbiettivi
ARTICOLO 7
FERIE
Gestione delle ferie non godute
ARTICOLO 8
ASPETTATIVA
Presupposti e disciplina
ARTICOLO 9
FORMAZIONE E POLITICHE ATTIVE
“Fondirigenti Giuseppe Taliercio” – “Associazione 4manager”
ARTICOLO 9 BIS
CULTURA D’IMPRESA E MANAGERIALE
ARTICOLO 10
TRASFERTE O MISSIONI
Carattere temporaneo – Indennità prevista
ARTICOLO 11
TRATTAMENTO DI MALATTIA E MATERNITÀ
Definizione di malattia - Periodo di comporto e relativo calcolo – Licenziamento e dimissioni connesse con il superamento del periodo di comporto – Eventuale sospensione del rapporto - Controlli
ARTICOLO 11 BIS
TUTELA DELLA MATERNITÀ E DELLA PATERNITÀ
I congedi previsti – Rinvio alla normativa
ARTICOLO 11 TER
PARI OPPORTUNITÀ
Iniziative previste
ARTICOLO 11 QUATER
CONGEDO MATRIMONIALE
Presupposti e durata
ARTICOLO 12
TRATTAMENTO DI INFORTUNIO E MALATTIA DA CAUSA DI SERVIZIO – COPERTURA ASSICURATIVA
Polizze – Infortunio in occasione di lavoro e malattia non professionale – Morte
ARTICOLO 13
TRASFERIMENTO DI PROPRIETÀ DELL’AZIENDA
Mantenimento dei diritti acquisiti – Eventuali dimissioni
ARTICOLO 14
TRASFERIMENTO DEL DIRIGENTE
Definizione – Preavviso – Benefici economici connessi
ARTICOLO 15
RESPONSABILITÀ CIVILE E/O PENALE CONNESSA ALLA PRESTAZIONE
La necessaria comunicazione all’azienda, le eventuali dimissioni a seguito del rinvio a giudizio – Garanzie e copertura delle spese
ARTICOLO 16
MUTAMENTO DI POSIZIONE
Le tutele legali della professionalità – Le tutele giudiziali – Le dimissioni privilegiate
ARTICOLO 17
PREVIDENZA
ARTICOLO 18
PREVIDENZA E ASSISTENZA SANITARIA A CARATTERE INTEGRATIVO
Contributi a carico dell’azienda e del dirigente
ARTICOLO 18 BIS
ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA
ARTICOLO 18 TER
WELFARE AZIENDALE
ARTICOLO 19
COLLEGIO ARBITRALE
Attivazione procedimento – Lodo arbitrale – Carattere facoltativo (e alternativo al giudizio) delle tutele – Limiti
ARTICOLO 20
INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE DEI DIRIGENTI
Le rappresentanze sindacali aziendali
ARTICOLO 21
CONTROVERSIE
L’interpretazione del contratto collettivo
ARTICOLO 22
RISOLUZIONE DEL RAPPORTO
La forma scritta nel licenziamento – L’obbligo di motivazione – Il licenziamento per motivi organizzativi e per mancanze – Il licenziamento collettivo – Il licenziamento nullo e relative tutele – La revoca e l’impugnazione del licenziamento – Le dimissioni ordinarie e per giusta causa – La risoluzione consensuale del rapporto – L’eventuale transazione novativa generale
ARTICOLO 23
PREAVVISO
Natura del preavviso – Preavviso in servizio e indennità sostitutiva
ARTICOLO 24
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Elementi utili per il relativo calcolo
ARTICOLO 25
INDENNITÀ IN CASO DI MORTE
ARTICOLO 26
ANZIANITÀ
Indipendente dalla qualifica
ARTICOLO 27
DISPOSIZIONI GENERALI E CONDIZIONI DI MIGLIOR FAVORE
Individuazione delle disposizioni e condizioni – Applicazione pratica
ARTICOLO 28
CONTRIBUTI SINDACALI
ARTICOLO 29
DECORRENZA E DURATA
Allegati
L'ebook "101 Domande e Risposte per il Mondo dello Sport Dilettantistico" è una guida completa e dettagliata destinata ai consulenti e dirigenti di società e associazioni sportive dilettantistiche, nonché agli enti del Terzo Settore.
Aggiornato alla Consulenza giuridica dell'Agenzia delle Entrate n. 9 del 15.07.2025
eBook in pdf di 61 pagine.
Curato da Maria Cristina Dalbosco e realizzato dai consulenti Fiscosport, questo ebook risponde in modo chiaro e preciso alle domande più frequenti che sorgono nel contesto sportivo dilettantistico.
Management della finanza strategica
Dinamiche dei flussi e sviluppo delle strategie
eBook in pdf di 293 pagine.
Il lavoro (Management della finanza strategica) deve considerarsi quale tentativo di interpretare la finanza aziendale come “sistema”.
Dello stesso autore ti segnaliamo il tool in Excel Management della finanza strategica (Excel) ideato per le imprese nella gestione strategica della loro finanza e utile strumento per la pianificazione finanziaria a lungo termine.
Per giungere a questo risultato si è ritenuto opportuno ridefinire le poste finanziarie in termini di flussi, elaborare un modello di circuitazione di questi e valutarne l’efficacia attraverso la rilevazione delle modalità della loro circolazione. L’obiettivo è stato quello di pervenire alla individuazione delle condizioni che rendono stabile un sistema finanziario utilizzando la composizione delle componenti dei flussi. Questo modello teorico ha reso possibile elaborare la configurazione ideale a cui deve tendere un sistema finanziario per considerarsi in equilibrio e risultare efficiente nel suo sviluppo.
L'originalità dell’opera consiste nell'interpretare la finanza aziendale in termini di flussi e non di indici. Ciò ha consentito di sviluppare un insieme di concetti nuovi e singolari nei loro contenuti come quello di flusso, di ciclo e di ricorsività.
Il concetto di flusso è stato elaborato considerando i differenziali tra entrate ed uscite di classi di poste di bilancio omogenee sotto il profilo temporale (medio-lungo periodo; breve periodo);
il concetto di ciclo è stato elaborato considerando due fasi del flusso: una prima in cui classi di poste di bilancio vengono espresse in termini di entrate ed uscite, una seconda in cui le medesime classi di bilancio valutate in entrata nella prima fase si rovesciano in classi di uscita nella seconda e le medesime classi valutate in uscita nella prima fase si rovesciano in classi di entrate nella seconda;
il concetto di ricorsività ciclica è stato elaborato considerando le condizioni che rendono possibile la perpetuità di un ciclo in seguito al riutilizzo completo delle risorse finanziarie di partenza.
Grazie a questa impostazione il lavoro è stato in grado di elaborare oltre al concetto di solvibilità, quello di reversibilità, di fluidità, di moneta reale ed apparente e di congruenza.
In virtù di queste concettualizzazioni è stato possibile sviluppare moduli strategici semplificati che consentono al management di gestire con efficacia il controllo finanziarioattraversolaformulazione quantitativa dei fattori finanziari.
Con essa si sono potuti formulare i fattori che costituiscono una struttura finanziaria. Questi sono stati individuati nel Margine di Struttura, nel Capitele Circolante Netto, nella Posizione Finanziaria Netta.
Un ulteriore analisi è stata sviluppata sulle dinamiche di sviluppo. A tal proposito sono state elaborate le condizioni di sostenibilità di uno sviluppo valutando le alternative possibili di supporto agli investimenti. La valutazione ha cercato di evidenziare il baricentro finanziario tra alternative distinte, quali i mezzi propri e i mezzi di terzi, in conseguenza della capacità reddituale espressa dal MOL e della sostenibilità del debito.
L’approfondimento della sostenibilità ha permesso di definire il concetto e l’algoritmo della vulnerabilità, ovvero la valutazione dei limiti di finanziamento sostenibili rispetto a ridimensionamento delle vendite e del MOL.
Il vantaggio di questo testo consiste nel fatto che esso sviluppa una mentalità strategica in cui si possano individuare i fattori di instabilità di un sistema e si possano di conseguenza elaborarne azioni di riequilibrio. Il testo espone infatti le dinamiche che attraversano un sistema finanziario e le cristallizza in condizioni da cui attingere per sviluppare azioni finanziarie. In altri termini giunge a formulare casistiche ben definite in cui può trovarsi finanziariamente una impresa e ne elabora soluzioni specifiche. Questo modo di procedere, oltre a formulare un metodo di analisi e di valutazione, consente di presentare un prontuario di azioni da svolgere a seconda del profilo finanziario rilevato.
Sotto il profilo operativo “Management della finanza strategica” è diretto a figure professionali che devono gestire all’interno di una azienda i processi finanziari e devono per questo acquisire una mentalità d’insieme in grado di coordinarne l’intero sistema. Per questo il testo è particolarmente indicato per manager ma può essere anche utilizzato da commercialisti che aggiungono o intendono aggiungere alla consulenza fiscale anche quella finanziaria.
Sotto il profilo formativo “Management della finanza strategica” è rivolto a studenti in economia, in ingegneria gestionale e a specializzandi in master in economia e finanza aziendale.
Prefazione
Premessa teorica e struttura dell’opera. Le teorie sono reti chi le utilizza pesca
1. La fenomenologia dei flussi
1.1 L’impresa come flusso finanziario
1.2 Il lungo-medio periodo e il breve periodo
1.3 La solvibilità e il tempo
1.4 La fonte interna
1.5 La dinamica finanziaria – moneta reale e moneta apparente
1.6 Il ciclo finanziario. Legge antisimmetrica dei flussi
1.7 L’equilibrio finanziario
1.8 La macchina finanziaria. Reversibilità e fluidità del ciclo
1.9 Parametri di valutazione di un sistema finanziario
1.10 Le strategie finanziarie
2. La struttura finanziaria interna
2.1 Il margine di struttura
2.2 Il calcolo del margine di struttura
2.3 Il capitale circolante netto
2.4 La posizione finanziaria netta
2.5 Il posizionamento competitivo
3. Lo sviluppo
3.1 I fattori della creazione monetaria
3.2 I flussi di cassa della gestione corrente
3.3 Lo sviluppo e la sostenibilità finanziaria dell’impresa
3.4 La scelta delle fonti finanziarie
3.5 Il posizionamento di sostenibilità
3.6 La vulnerabilità finanziaria
4. Finanziamento mediante i flussi
4.1 Il costo del finanziamento
4.2 L’interesse composto
4.3 Interesse anticipato e interesse posticipato
4.4 Applicazioni sul costo finanziario
4.5 L’ammortamento finanziario
4.6 Casi particolari di ammortamento finanziario
4.7 Il valore attuale
4.8 La valutazione dell’impresa
4.8.1 L’interpretazione economica
4.8.2 L’interpretazione finanziaria
Enti del Terzo settore: Imposte Dirette, IVA e Regimi contabili
Aggiornato al D.L. n. 84 del 17.06.2025 in attesa della conversione in legge
eBook in pdf di 158 pagine.
Il presente lavoro utilizzando un approccio operativo, sulla base di un’analisi sistematica delle disposizioni del Codice e le buone pratiche, si propone di:
Premessa
1. L’Ente “no profit“ nel paradigma del Codice del Terzo settore
1.1 Nozione di “Terzo settore” e classificazione degli Enti
1.2 Requisiti
1.2.1 Il vincolo sul patrimonio
1.3 Attività “di interesse generale”, attività “diverse” e “strumentalità”
1.4 Controllo amministrativo, contabile e dei risultati: responsabilità
1.4.1 La revisione degli ETS ed il RUNTS: nodi interpretativi e chiarimenti applicativi
1.4.2 Adeguatezza degli assetti ed assenza di lucro
1.4.3 Responsabilità del Collegio sindacale, Codice civile e Crisi d’impresa
1.5 La rilevanza dell’informativa di bilancio
1.6 Appendice normativa
1.6.1 Check list
2. Gli assetti contabili e fiscali
Enti “non piccoli” “piccoli” e “micro”
2.1 Introduzione al quadro normativo contabile
2.2 Assetti contabili e dimensione degli enti
2.2.1 La scelta del regime contabile tra “volontary” o “mandatory”
2.3 La rendicontazione contabile dell’ETS
2.3.1 Principi generali e Modelli di bilancio
2.3.2 “Introduzione” e “Glossario”
2.3.3 Le tecniche di rilevazione contabile
2.3.4 La disciplina fiscale del CTS dal 1 gennaio 2026, D.L. 84/2025 – Artt. 79, 87, CTS
2.3.5 I Regimi forfettari
2.3.6 ETS “micro”: il rendiconto per cassa aggregato e l’informativa
2.3.7 Nuovi limiti dimensionali: da quale bilancio? Esempi
2.4 Appendice normativa
2.4.1 Check list
3. Gli obblighi di tenuta delle scritture e libri contabili
3.1 L’obbligo di tenuta delle scritture contabili
3.1.1 Il piano dei conti, PDC e Modello di bilancio
3.1.2 Deroghe e decorrenza bilancio degli ETS
3.1.3 Casi specifici: l’attività volontaristica: costi e proventi figurativi
3.1.4 I libri contabili
3.2 La (non) commercialità art. 79, CTS e regimi fiscali
3.2.1 I test della commercialità
3.2.2 La scomposizione contabile: nota metodologica
3.2.3 Mutamento della natura di ETS: implicazioni
4. Il principio contabile OIC35
4.1 L’OIC 35: criteri, postulati e finalità
4.2 Le transazioni non sinallagmatiche: classificazione
4.2.1 Le erogazioni liberali
4.2.2 La classificazione nel “Glossario”
4.3 La regola del fair value
4.4 Alcune considerazioni sulle transazioni non sinallagmatiche
4.4.1 Casi esemplificativi
4.5 I proventi del 5 per mille
4.6 La raccolta pubblica o privata di fondi, RF
4.6.1 Il rendiconto separato
4.7 Le quote associative dei soci fondatori
4.8 La svalutazione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali
4.9 Il rendiconto gestionale e la relazione di missione
4.10 Le semplificazioni di prima applicazione: emendamenti OIC 35 marzo 2023
5. ETS nella forma associativa: costituzione e scritture ordinarie
5.1 La scelta della veste giuridica di ETS
5.1.1 ODV
5.1.2 Elementi strutturali
5.1.3 Governance
5.2 APS
5.2.1 Costituzione
5.2.2 Elementi strutturali
5.2.3 Governance
5.3 Enti filantropici
5.3.1 Costituzione
5.3.2 Elementi strutturali
5.4 ETS neocostituito: atto costitutivo e scritture contabili
5.4.1 Statuto ed adeguamento: contenuti e norme
5.4.2 Nuova costituzione, altre ipotesi: scritture e mutamento dei regimi contabili
5.5 Case study
6. IVA e regime forfettario
6.1 Le novità IVA e lo slittamento al 1° gennaio 2025 (Decreto Milleproroghe 2024)
6.1.1 Il passaggio delle operazioni dall’esclusione o imponibilità IVA all’esenzione: gli effetti pratici del nuovo quadro normativo
6.1.2 I requisiti dell’esenzione IVA
6.2 Regime forfettario dal 1° gennaio 2024 per ODV e APS, obbligo o facoltà?
6.3 Gli effetti della Legge Delega 111/2023 in attesa dell’Autorizzazione Europea
Fonti
Bibliografia
L’e-book analizza in modo dettagliato la disciplina del lavoro autonomo occasionale, affrontando con taglio operativo e aggiornato le numerose problematiche che i datori di lavoro, i committenti e i professionisti si trovano ad affrontare nella gestione di questi incarichi.
eBook in pdf di 98 pagine.
Aggiornato alla Circolare INPS n. 27 del 2025, il volume chiarisce anche gli adempimenti derivanti dalle recenti novità normative, con particolare attenzione:
Questa guida è uno strumento fondamentale per evitare errori nell’utilizzo del lavoro autonomo occasionale e per prevenire contestazioni ispettive. Utilissimo anche per studi professionali, enti no-profit, imprese agricole e PMI che vogliono operare in piena regola e con consapevolezza.
Premessa
1. Il lavoro autonomo occasionale
1.1 Distinzione rispetto al lavoro subordinato
1.2 Distinzione rispetto al lavoro autonomo abituale
1.2.1 IVA
1.2.2 IRPEF
1.2.3 Gestione Separata
1.3 Distinzione con la collaborazione coordinata e continuativa
1.4 Distinzione rispetto alle prestazioni di lavoro occasionali
1.4.1 Imprese e professionisti
1.4.2 Settore agricolo
1.4.3 Privati
1.5 Le novità della Legge di bilancio 2023
1.5.1 Cambia il tetto ai compensi per singolo utilizzatore
1.5.2 Cambia il limite dimensionale per imprese e professionisti
1.5.3 Le novità per il settore agricolo
1.6 Lettera di incarico per lavoro autonomo occasionale
1.7 Modalità di pagamento dei compensi
1.8 Nota di pagamento
1.9 Le tutele del “Jobs Act lavoratori autonomi”
1.9.1 Contratto
1.9.2 Pagamento del compenso
1.9.3 Invenzioni del lavoratore
1.9.4 Eventi di gravidanza, malattia e infortunio
2. Gli obblighi di comunicazione previsti dal Decreto “Fiscale”
2.1 Il rinvio al lavoro intermittente
2.2 Sanzioni
2.3 Sospensione
2.4 Organi competenti
2.5 Effetti della sospensione
2.6 Revoca
2.7 Ricorso
2.8 Lavoratori irregolari
2.9 Gravi violazioni in materia di salute e sicurezza
3. Copertura previdenziale
3.1 Adempimenti conseguenti
3.2 Procedura di iscrizione alla Gestione Separata
3.3 Compilazione della domanda
3.4 Cassetto previdenziale
3.5 Contribuzione
3.6 Iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata
3.7 Iscritti già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie
3.8 Base imponibile
3.9 Calcolo INPS: lavoratore non iscritto ad altra forma previdenziale né pensionato
3.10 Calcolo INPS: lavoratore iscritto ad altra forma previdenziale o pensionato
3.11 Massimale contributivo
3.12 Versamento dei contributi
3.13 Principio di cassa
3.14 Compilazione F24
3.15 Denuncia UniEmens
3.16 Compilazione denuncia UniEmens
3.16.1 Codice Comune
3.16.2 Tipo Rapporto
3.16.3 Aliquote contributive
3.16.4 Data inizio e fine attività
3.16.5 Calamità
3.16.6 Certificazione del contratto
3.16.7 Agevolazioni
3.16.8 Flusso unico e procedura di invio
4. Prestazioni garantite dalla Gestione Separata
4.1 Indennità di malattia
4.1.1 Requisiti
4.1.2 Limiti di durata
4.1.3 Giornate indennizzabili
4.1.4 Misura
4.1.5 Certificazione di malattia
4.1.6 Malattia all’estero
4.1.7 Domanda telematica
4.1.8 Reperibilità
4.1.9 Indirizzo di reperibilità
4.1.10 Assenze alle visite di controllo
4.1.11 Assenze giustificate
4.1.12 Competenza esclusiva INPS
4.1.13 Contrasto tra certificati
4.2 Degenza ospedaliera
4.2.1 Requisiti
4.2.2 Durata e importo
4.2.3 Domanda
4.2.4 Contributi figurativi
4.3 Indennità di maternità
4.3.1 Casi particolari
4.3.2 Adozione o affidamento
4.3.3 Padre
4.3.4 Requisiti
4.3.5 Domanda
4.3.6 Scadenze
4.3.7 Importo
4.3.8 Differimento
4.3.9 Posticipo
4.3.10 Interruzione della gravidanza
4.3.11 Contribuzione figurativa
4.3.12 Le novità della Legge di Bilancio 2022
4.4 Congedo parentale
4.4.1 Domanda
4.4.2 Nove mesi
4.4.3 Condizioni
4.4.4 Contribuzione figurativa
5. Redditi diversi
5.1 Ritenuta d’acconto
5.2 Versamento con modello F24
5.3 Sostituti d’imposta
6. Esempi di calcolo del netto da corrispondere
6.1 Lavoratore non iscritto ad altre forme di previdenza obbligatoria
6.2 Lavoratore iscritto ad altre forme di previdenza obbligatorie
7. Dichiarazioni fiscali
7.1 Certificazioni Uniche
7.1.1 Termine
7.1.2 Invio
7.1.3 Soggetti obbligati
7.1.4 Composizione
7.1.5 Frontespizio
7.1.6 Quadro CT
7.1.7 Certificazione unica
7.1.8 Dati fiscali
7.1.9 Dati previdenziali
7.2 Modello 770
7.2.1 Soggetti obbligati
7.2.2 Invio
7.2.3 Composizione
7.2.4 Frontespizio
7.2.5 Quadro ST
7.2.6 Quadro SV
7.2.7 Quadro SX
7.2.8 Quadro SY
Guida sulle cartelle di pagamento, che vuole essere di aiuto al contribuente (ma anche al professionista) al fine di conoscere le regole che presiedono alla formazione del c.d. “avviso bonario”, alla notificazione della cartella di pagamento, i rischi connessi al mancato pagamento e le procedure per contestare la pretesa ritenuta errata.
Aggiornato al D.Lgs. 81/2025 in vigore dal 13.06.2025
eBook in pdf di 283 pagine - Edizione 2025
La cartella di pagamento è di gran lunga l’atto impositivo più conosciuto e diffuso. Quando viene notificata un senso di sgomento e di paura pervade il contribuente. Che cosa fare? Pagare o resistere? E poi l’Agenzia delle entrate – Riscossione (anche se nel linguaggio comune è sempre usato il nome Equitalia) che cosa farà?
Queste sono le domande più frequenti.
Il testo vuole aiutare non solo il contribuente ma anche il professionista a capire le ragioni della pretesa, a muoversi nei meandri di una procedura complessa per poter contestare la cartella di pagamento. La difesa del contribuente è diventata più difficile quando l’agente della riscossione si avvale della notifica della cartella di pagamento a mezzo di posta elettronica certificata, procedura divenuta obbligatoria per imprese individuali, società o professionisti iscritti in albi o elenchi.
Ciò impone una costante verifica della casella di posta elettronica per evitare di incorrere nella decadenza dell’impugnazione. L’art. 7-quater del d.l. 22 otto- bre 2016, n. 193, ha esteso la procedura anche per la notifica degli avvisi di accertamento, compresi quelli esecutivi. Anche contestare la pretesa secondo le regole del “processo tributario telematico” sembra un’agevolazione, ma è una facoltà che va attentamente meditata.
Il contribuente può anche difendersi personalmente ma i rischi procedurali sono dietro l’angolo: il ricorso va sempre proposto mediante procedure telematiche, anche quando l’importo della controversia, limitata ai soli tributi (ovvero alle sanzioni se queste sono la sola contesa), non è superiore a 3.000 euro.
Il testo è aggiornato con la normativa, la prassi e la giurisprudenza pubblicata fino al 17 giugno 2025.
Sintesi
Premessa
Parte I – L’iscrizione a ruolo
Il controllo formale della dichiarazione dei redditi
1.1 Il quadro normativo
1.2 Il modello F24 con compensazione di crediti
1.2.1 La regola
1.2.2 I versamenti delle imposte e dei contributi
1.2.3 La compensazione dei contributi INPS e dei premi INAIL
1.2.4 I crediti utilizzati in compensazione
1.2.5 I controlli
1.3 La sospensione dell’invio di comunicazioni e di inviti nel corso dell’anno
1.4 Il contatto diretto con l’Agenzia delle entrate
1.5 I controlli automatici
1.5.1 La disciplina
1.5.2 L’invio della comunicazione
1.5.3 L’avviso di irregolarità o “avviso bonario”
1.5.4 L’impugnazione della comunicazione
1.5.5 Le imposte sui redditi soggette a tassazione separata
1.6 Il controllo formale della dichiarazione
1.6.1 L’oggetto del controllo
1.6.2 L’avvio della procedura
1.6.3 La comunicazione degli esiti del controllo
1.6.4 L’emissione della cartella di pagamento
La definizione dell’avviso bonario
2.1 La finalità dell’avviso bonario
2.2 I tempi per la definizione
2.3 La procedura per l’avviso ricevuto in via telematica
2.4 Le modalità della correzione degli errori
2.5 Le modalità di pagamento
2.6 La cartella di pagamento come avviso bonario
2.7 Le somme pretese con la cartella di pagamento
2.8 Il controllo degli atti soggetti a registrazione
Il pagamento rateale dell’avviso bonario
3.1 Il controllo della dichiarazione annuale
3.2 Il pagamento rateale delle somme dovute in base al controllo della dichiarazione
3.3 Il pagamento rateale delle imposte dovute sui redditi soggetti a tassazione separata
3.4 L’inadempimento
3.5 La rateazione successiva alla decadenza della rateazione
3.6 Il ravvedimento operoso
3.7 L’addebito in conto dei pagamenti futuri con l’F24
3.7.1 Le regole dell’addebito I24
3.7.2 La compensazione dei crediti in I24
3.7.3 Le modalità operative
L’iscrizione a ruolo
4.1 Il ruolo
4.2 La procedura di formazione del ruolo
4.3 La data di consegna dei ruoli
4.4 L’esecutività del ruolo
4.5 L’importo minimo da iscrivere a ruolo
4.6 L’iscrizione a ruolo a titolo definitivo
4.6.1 La regola
4.6.2 I controlli automatici
4.6.3 I controlli formali
4.7 L’iscrizione a ruolo a titolo non definitivo
4.7.1 La regola generale
4.7.2 Le imposte sui redditi, l’IRAP e l’IVA
4.7.3 Le imposte di registro, ipotecaria e catastale
4.7.4 L’imposta sulle successioni e donazioni
4.7.5 La decadenza dal versamento rateale
4.7.6 La norma antielusione
4.7.7 La certificazione tributaria
4.7.8 Il contenzioso tributario
4.8 Gli interessi
4.9 I termini di decadenza per l’iscrizione a ruolo
4.10 Il recupero dei crediti sorti in altri Stati
4.11 L’estratto di ruolo
4.12 La prescrizione
Il divieto di compensazione con i crediti fiscali
5.1 Il divieto di compensazione
5.2 Le esclusioni dal divieto di compensazione
5.3 I ruoli a titolo definitivo
5.4 I controlli
Il blocco delle compensazioni dei crediti fiscali
6.1 L’oggetto del divieto
6.2 Il tipo di ruolo
6.3 L’importo rilevante
6.4 La compensazione
6.5 Le sanzioni
6.6 La liceità della compensazione
I crediti non spettanti e inesistenti
7.1 Il credito utilizzato in maniera indebita
7.2 Il credito spettante non utilizzato correttamente
7.3 Il credito inesistente
7.4 La fraudolenza del credito
L’atto di accertamento-riscossione
8.1 L’invito a regolarizzare possibili omissioni
8.2 L’accertamento fiscale con obbligo di contraddittorio
8.2.1 L’obbligo del contraddittorio
8.3 L’istanza di accertamento con adesione
8.3.1 Gli effetti
8.3.2 L’atto
8.3.3 Gli adempimenti successivi
8.4 L’accelerazione dei tempi di riscossione
8.5 La natura esecutiva dell’avviso
8.6 L’agente della riscossione
8.7 La sospensione giudiziale della riscossione
8.8 I problemi operativi
8.9 Il pericolo della riscossione
8.10 Gli atti emessi dall’Agenzia delle dogane
Parte II – La cartella di pagamento
La cartella di pagamento
1.1 Il presupposto procedurale
1.2 La cartella di pagamento
1.3 La notifica
1.4 I soggetti legittimati ad effettuare la notifica
1.5 I soggetti legittimati a riceverla
1.5.1 La procedura della notifica
1.5.2 Il destinatario
1.5.3 Le persone di famiglia
1.5.4 Gli addetti alla casa
1.5.5 Gli addetti all’ufficio o azienda
1.5.6 Il portiere
1.5.7 Notifica postale
1.5.8 Notifica tramite albo comunale
1.5.9 Notifica all’estero
1.5.10 Forme particolari
1.5.11 Notifica via PEC
1.5.12 Il tempo della notifica
Il ricevimento della cartella
2.1 La funzione
2.2 Forma e contenuto
2.3 La contestazione
2.4 La prescrizione
2.5 I vizi degli atti tributari
2.5.1 Normativa
2.5.2 Invalidità
2.5.3 Nullità (art. 7-ter)
2.5.4 Irregolarità (art. 7-quater)
2.5.5 Vizi istruttori (art. 7-quinquies)
2.5.6 Vizi notificazione (art. 7-sexies)
2.5.7 Conservazione documenti (art. 8, c. 5)
2.5.8 Divieto bis in idem (art. 9-bis)
Il controllo della cartella
3.1 Controllo preliminare
3.2 Istanza di autotutela o ricorso
3.3 Richiesta sospensione
3.4 Richiesta sgravio
3.5 Richiesta rateazione
3.6 Effetti del mancato pagamento
3.7 Debiti sotto i 1.000 €
3.8 Sospensione legale della riscossione
Il pagamento delle somme
4.1 Pagamento diretto
4.2 Pagamento con beni culturali
4.3 Imputazione dei pagamenti
4.4 Interessi di mora
4.5 Agio e spese
4.6 Dilazione
4.7 Sospensione per eventi eccezionali
4.8 Sospensione amministrativa
4.9 Sospensione per comportamenti illeciti
4.10 Interessi in caso di sospensione
4.11 Compensazione con crediti
4.12 Compensazione di crediti su somme a ruolo
4.13 Auto compensazione
4.14 Accollo
4.14.1 Connotati
4.14.2 L’accollante
4.14.3 Compensazione indebita
Il pagamento rateale
5.1 Normativa generale
5.2 INPS
5.3 INAIL
5.4 Istanza di rateazione
5.5 Coobbligazione solidale
5.6 Entità del debito
5.7 Servizio “Se mi scordo?”
5.8 Rateizzazione documentata
5.9 Comunicazione
5.10 Pagamento
5.11 Tutela del coobbligato
5.12 Rateazione in proroga
Gli interessi per i pagamenti
6.1 Cartelle
6.2 Rimborsi
6.3 Ravvedimento
6.4 IVA
6.5 Imposte sui redditi
6.6 Rateazione
6.7 Rimborso tributi
6.8 Successioni e donazioni
6.9 Istituti deflattivi
6.10 Altri tributi
6.11 IMU
Parte III – La contestazione della cartella di pagamento
L’autotutela
1.1 Normativa
1.2 Autotutela obbligatoria
1.3 Autotutela facoltativa
1.4 Responsabilità
1.5 Contenzioso
Il ricorso contro la cartella
2.1 Contestazione
2.2 Ricorso
2.3 Contributo unificato
2.4 Notifica irregolare
2.5 Termine per impugnare
2.6 Sospensione del pagamento
2.6.1 Amministrativa
2.6.2 Giudiziale
2.7 Aspetto processuale
2.8 Difesa del contribuente
Il rebus dell’impugnazione
3.1 Individuazione del destinatario
3.2 Controversie
3.3 Gestione delle controversie
3.4 Corte di giustizia competente
Il rimborso delle somme pagate
4.1 La cartella
4.2 Spese del giudizio
4.3 Somme riconosciute indebite
4.4 Istanze di rimborso
4.5 Interessi
Le diverse procedure di ricorso
5.1 Avvertenza preliminare
5.2 Costituzione in giudizio dell’agente
5.3 Ruolo per beni demaniali
5.4 Ruolo per tributi erariali
5.5 Ruolo per tributi locali
5.6 Ruolo dell’Agenzia delle dogane
5.7 Ruolo per crediti sorti in altro Stato
5.8 Ruolo per sentenze Corte dei Conti
5.9 Ruolo INPS
5.10 Avviso debito altri enti previdenziali
5.11 Riscossione tramite ruolo
5.12 Canone TV
5.13 Crediti non tributari
5.14 Aiuti di Stato
Parte IV – La riscossione coattiva
Blocco dei pagamenti al contribuente moroso
1.1 Quadro normativo
1.2 Verifica situazione debitoria
1.3 Rilevanza soggettiva
1.4 Rilevanza oggettiva
1.5 Frazionamento del pagamento
1.6 Credito nella cartella
1.7 Rapporti di lavoro
La riscossione coattiva
2.1 Modalità di riscossione
2.2 Pagamento
2.2.1 Termine
2.2.2 Interessi
2.2.3 Pagamento
2.3 Riscossione coattiva
2.3.1 Oggetto della procedura
2.3.2 Pignoramenti e ipoteche
2.4 Espropriazione forzata
2.4.1 Titolo esecutivo
2.4.2 Procedimento di vendita
2.4.3 Deposito atti e prezzo
2.4.4 Opposizioni
2.4.5 Sospensione
2.4.6 Estinzione
2.5 Espropriazione mobiliare
2.6 Espropriazione presso terzi
2.7 Espropriazione immobiliare
2.8 Fermo beni mobili registrati
2.9 Procedure concorsuali
Pignoramento dei crediti verso terzi
3.1 Pignoramento dei crediti
3.2 Limiti di pignorabilità
3.3 Dichiarazione stragiudiziale
Poteri di indagine degli agenti della riscossione
4.1 Accesso agli uffici pubblici
4.2 D.L. 4 luglio 2006, n. 223
4.2.1 Tributi e interessi
4.3 Verifica posizioni reddituali
4.4 Potenziamento riscossione
4.5 Segnalazioni
Questa Guida operativa affronta le varie problematiche relative al regime Iva (nonché Imposta di Registro e Ipo-Catastali) nel settore dell’edilizia e immobiliare in genere, alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 e delle più recenti circolari, risoluzioni e sentenze emanate nel corso del 2024.
Fulcro della trattazione sono gli Schemi riassuntivi, suddivisi per tipologie di immobili e di operazione, che sintetizzano il maggior numero di casistiche possibili in un’unica tabella facile da consultare.
Completato da una serie di facsimili per la richiesta, da parte dell’acquirente/committente, dell’applicazione dell’aliquota Iva agevolata, il testo esamina gli argomenti più significativi concernenti l’Iva in edilizia, senza tralasciare la normativa di riferimento.
Aggiornato con la Legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207)
eBook in pdf di 232 pagine
PREMESSA E ISTRUZIONI PER L’USO
CAPITOLO 1 – AMBITI SOGGETTIVI
1.1. - Classificazione delle Imprese in Edilizia
1.2. - Cooperative
1.3. - Soggetti con i requisiti “Prima Casa” – Iva al 4% o Registro al 2%
1.4. - Soggetti senza i requisiti “Prima Casa” – Iva al 10%/22% o Registro al 9%
1.5. - Professionisti
1.6. - Imprenditori agricoli
1.7. - Enti pubblici e privati
1.8. - Enti del terzo settore
1.9. - Parrocchie
1.10. - Soggetti con regime di detrazione Iva superiore o meno al 25%
CAPITOLO 2 – AMBITI OGGETTIVI
2.1. - Definizione di immobili
2.2. - Aree fabbricabili e non fabbricabili
2.3. - Piani particolareggiati, convenzionati, Peep, Pip, atti di trasformazione del territorio
2.4. - Unità abitative e unità strumentali
2.5. - Prima casa
2.6. - Unità abitativa di lusso (caratteristiche principali)
2.7. - Pertinenze
2.8. - Fabbricati costruiti con le caratteristiche “Legge Tupini”
2.9. - Edifici assimilati alle abitazioni non di lusso (“assimilati Tupini”)
2.10. - Residenze turistico alberghiere
2.11. - Abitazioni in residence
2.12. - Abitazioni non ultimate o al grezzo
2.13. - Alloggi sociali
2.14. - Immobili vincolati (immobili di interesse storico, artistico e archeologico)
2.15. - Immobili rurali
2.16. - Unità collabenti
2.17. - Materie prime e prodotti finiti (acquisto)
2.18. - Prestazioni di servizi (distinzione tra appalto e fornitura)
2.19. - Opere di urbanizzazione primaria e secondaria
2.20. - Interventi di recupero edilizio (manutenzioni e ristrutturazioni)
2.21. - Abbattimento delle barriere architettoniche
2.22. - Opere condominiali
2.23. - Piscine (acquisto e realizzazione)
2.24. - Lavori di giardinaggio
2.25. - Impianti fotovoltaici e pannelli solari
2.26. - Lavori di rimozione e smaltimento amianto
2.27. - Noleggio di ponteggi
2.28. - Fabbricati in legno
2.29. - Unità immobiliari arredate – regime Iva cessione
CAPITOLO 3 – OPERAZIONI VARIE
3.1. - Riforma del settore immobiliare D.L. 223/2006 e successive modifiche – cenni
3.2. - La variazione dell’aliquota Iva ordinaria
3.3. - Le modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2011 e dal Decreto Sviluppo 2012
3.4. - Le variazioni in vigore dal 2014 riguardanti l’imposta di registro
3.5. - Riforma fiscale – Decreti attuativi della Legge 111/2023
3.6. - Momento di effettuazione delle operazioni ai fini Iva
3.7. - Iva e operazioni accessorie - cenni
3.8. - Locazioni di immobili
3.9. - Locazioni turistiche e locazioni brevi
3.10. - La cedolare secca sulle locazioni abitative e sui negozi
3.11. - Il “Rent to Buy” e altre forme alternative di stimolo delle compravendite immobiliari
3.12. - Credito d’imposta per riacquisto “Prima Casa”
3.13. - Operazioni immobiliari a causa o in occasione di separazione e divorzio
3.14. - Casi particolari assimilati o meno ai trasferimenti
3.15. - Cessione di fabbricato per atto della pubblica autorità, aste immobiliari
3.16. - Leasing immobiliari
3.17. - Donazioni e successioni di immobili
3.18. - Data di ultimazione lavori e cessione di fabbricato in corso di costruzione
3.19. - Appalti con operazioni soggette a diverse aliquote Iva
3.20. - Appalti: casi particolari
3.21. - Responsabilità solidale negli appalti
3.22. - Variazione di destinazione d’uso degli immobili
3.23. - Caparra e acconti
3.24. - Immobiliari, detrazione dell’Iva e pro-rata Iva
3.25. - Regime del reverse-charge
3.26. - Split payment
3.27. - Rimborso Iva in edilizia
3.28. - Accertamento, prezzo valore, valore normale, solidarietà Iva del cessionario
3.29. - Responsabilità del cedente e del cessionario per l’applicazione dell’Iva ridotta
3.30. - Acquisto di immobile in costruzione e tutela degli acquirenti - cenni
3.31. - Trasferimento di denaro e transazioni immobiliari - cenni
3.32. - Lavori edilizi e permessi - cenni
3.33. - Piano casa - cenni
3.34. - Attestato di prestazione energetica - cenni
3.35. - Durc e Durc di congruità - cenni
3.36. - Patente a punti in edilizia - cenni
3.37. - Eventi sismici e calamità naturali - rimandi
3.38. - Imposte dirette nel settore immobiliare - cenni
3.39. - Territorialità Iva, trasferimenti immobiliari e prestazioni di servizi su immobili
CAPITOLO 4 – SCHEMI RIASSUNTIVI
Tabella 1 - Vendita di fabbricati abitativi a un privato
Tabella 2 - Vendita di fabbricati abitativi a una impresa
Tabella 3 - Vendita di fabbricati strumentali (B, C, D, E, A/10)
Tabella 4 - Vendita di terreni
Tabella 5 - Locazione di fabbricati abitativi
Tabella 6 - Locazione di fabbricati strumentali
Tabella 7 - Leasing di fabbricati abitativi
Tabella 8 - Leasing di fabbricati strumentali
Tabella 9 - Locazione di terreni
Tabella 10 - Leasing di terreni
Tabella 11 - Prestazioni di servizi per fabbricati abitativi o a prevalente destinazione abitativa
Tabella 12 - Prestazioni di servizi per la realizzazione di immobili non abitativi
Tabella 13 - Vendita di beni e materiali per fabbricati abitativi o a prevalente destinazione abitativa
Tabella 14 - Vendita di beni e materiali per la realizzazione di immobili non abitativi
CAPITOLO 5 – MODULI PER LA RICHIESTA DELL’IVA AGEVOLATA
5.1. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione prima casa
5.2. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione di garage prima casa
5.3. - Richiesta Iva agevolata, acquisto immobile prima casa (anche se non ultimato – al grezzo)
5.4. - Richiesta Iva agevolata, acquisto di garage prima casa (anche se non ultimato – al grezzo)
5.5. - Richiesta Iva agevolata, appalto per la costruzione di abitazione rurale per agricoltore
5.6. - Richiesta Iva agevolata, acquisto da impresa costruttrice di abitazione rurale per agricoltore
5.7. - Richiesta Iva agevolata, assegnazione di immobile prima casa
5.8. - Richiesta Iva agevolata, impresa che costruisce fabbricati Tupini per la rivendita
5.9. - Richiesta Iva agevolata, opere finalizzate al superamento delle barriere architettoniche
5.10 - Richiesta Iva agevolata, acquisto beni finiti per la costruzione di immobile abitativo non di lusso
5.11 - Richiesta Iva agevolata, acquisto beni finiti per la realizzazione di abitazione rurale per agricoltore
5.12. - Richiesta Iva ridotta, appalto per la costruzione di abitazione non di lusso
5.13. - Richiesta Iva ridotta, appalto per la costruzione di fabbricati “Tupini”
5.14. - Richiesta Iva agevolata, opere di urbanizzazione e operazioni assimilate
5.15. - Richiesta Iva agevolata, interventi di recupero edilizio
5.16. - Richiesta Iva agevolata, manutenzioni ordinarie e straordinarie edilizia residenziale pubblica
5.17. - Richiesta Iva agevolata, allacciamento alle reti di teleriscaldamento per risparmio energetico
5.18. - Richiesta Iva agevolata, lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili abitativi
5.19. - Richiesta Iva agevolata, acquisto di garage pertinenza di abitazione non di lusso
CAPITOLO 6 – ALCUNI RIFERIMENTI NORMATIVI
Articolo 10 D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva) - stralcio
Articolo 17 D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva) - stralcio
Articolo 17 ter D.P.R. n. 633/1972 (Legge Iva)
Tabella A/2 – parte II – Beni e servizi soggetti all’aliquota del 4%
Tabella A/3 – parte III – Beni e servizi soggetti all’aliquota del 10%
Guida operativa per il controllo di gestione delle PMI
eBook in pdf di 74 pagine.
Questo e-book ha l’obiettivo di fornire all’imprenditore, al management, ai consulenti commercialisti e a chi si occupa della gestione aziendale, le informazioni e i suggerimenti operativi per poter progettare e implementare un completo Sistema di Controllo di Gestione Interno, come richiesto dalla consolidata normativa in merito (Art. 2086 del Codice Civile e D.Lgs. 14/2019 Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza).
Oltre che allineare l’impresa al dettato normativo degli Adeguati Assetti Amministrativi e Contabili e delle Misure Idonee, il Sistema di Controllo di Gestione Interno permette all’imprenditore di monitorare costantemente lo stato di salute dell’azienda mediante Report periodici anche al fine di prevenire la crisi d’impresa.
L’e-book ha un taglio prettamente pratico e operativo, in quanto illustra passo passo quali sono le diverse fasi per la progettazione e l’implementazione di un sistema di controllo interno, anche con l’ausilio di numerosi esempi numerici e alcuni schemi di fogli di calcolo che il lettore può facilmente realizzare in autonomia.
In Appendice il lettore può avvalersi di pratiche schede e di indispensabili check list pronti per l’uso che sono di ausilio alla realizzazione del Sistema di Controllo.
Questa guida operativa fornisce le basi teoriche e pratiche per comprendere e implementare in azienda un efficace sistema di controllo di gestione.
Per rendere ancora più immediata e operativa l’applicazione dei concetti esposti, si consiglia l’abbinamento con il Kit Controllo di Gestione delle PMI in Excel, che contiene file Excel pronti all’uso per analisi di bilancio, break-even, budget e altri strumenti gestionali.
L’ebook e il kit acquistati insieme, offrono un pacchetto completo che unisce teoria e pratica per supportare concretamente imprenditori, consulenti e responsabili amministrativi.
Sintesi
Introduzione
1. Il controllo di Gestione
1.1 Gli stili gestionali
1.2 Le fonti normative del controllo di gestione
2. La progettazione del sistema interno del Controllo di Gestione
2.1 Rilevanza della fase di progettazione
2.2 Come progettare un sistema di controllo interno
3. Il controllo Storico
3.1 Analisi dei bilanci e loro riclassificazione
3.2 Gli equilibri aziendali
3.3 L’equilibrio patrimoniale
3.4 L’equilibrio economico
3.5 L’equilibrio finanziario
3.6 Relazione tra gli equilibri
4. Il controllo Intermedio
4.1 Il bilancio infrannuale e prospetti di dettaglio
4.2 Gli indicatori di crisi
4.3 Gli indicatori gestionali (KPI)
4.4 Il controllo dei costi
5. Il controllo Prospettico
5.1 Le fasi del controllo prospettico
5.2 La pianificazione strategica e suoi strumenti operativi
5.3 La programmazione e suoi strumenti operativi
5.4 Verifica della sostenibilità dei debiti: il Budget di Tesoreria e il D.S.C.R.
5.5 Verifica delle prospettive di continuità
Appendice
Aggiornato al D.lgs. n. 81/2025 in vigore dal 13.06.2025 e con la recente sentenza n. 93/2025 della Corte costituzionale
eBook in pdf di 222 pagine.
Questo eBook è un pratico manuale completo e aggiornato per comprendere e applicare la nuova disciplina doganale e accise in Italia, alla luce delle importanti novità normative introdotte dai Decreti Legislativi 141/2024, 43/2025 e 81/2025. Questa stratificazione normativa e di prassi testimonia l’ambizione riformatrice del legislatore, il quale ha inteso imprimere un profondo rinnovamento al diritto doganale italiano, orientandolo verso una maggiore coerenza con il diritto unionale, un’elevata efficienza operativa e un rinnovato equilibrio tra poteri dell’Amministrazione e garanzie del contribuente.
A completare il quadro di trasformazione normativa e interpretativa, è intervenuta la sentenza n. 93/2025 della Corte costituzionale, depositata il 3 luglio 2025, che ha inciso profondamente sul nuovo assetto sanzionatorio, in particolare in materia di IVA all’importazione, confisca e contrabbando. La Corte ha escluso la legittimità della confisca automatica nei casi in cui il contribuente abbia adempiuto integralmente ai propri obblighi fiscali, imponendo una lettura costituzionalmente orientata delle nuove disposizioni, in primis dell’art. 94 del D.lgs. 141/2024.
L’approfondimento dedicato a tale pronuncia – incluso in questo volume – ricostruisce i contenuti essenziali della sentenza e analizza i suoi effetti immediati sul piano operativo e sistemico.
Gli autori, esperti in diritto doganale e tributario, analizzano in dettaglio tutte le principali novità della riforma, inclusa la nuova disciplina relativa alle accise, l’IVA all’importazione come diritto di confine, e il potenziamento dello Sportello Unico dei Controlli (S.U.Do.Co.).
Questo eBook è rivolto a professionisti del settore doganale, consulenti fiscali, commercialisti e operatori doganali che necessitano di una guida pratica e aggiornata per affrontare le nuove normative. È uno strumento indispensabile per coloro che si occupano di importazioni, esportazioni e gestione delle accise.
Premessa
PARTE I - La riforma e i profili doganali
Commercio internazionale e istituzioni
1.1 Il commercio internazionale: premessa
1.1.1 Il commercio internazionale: General Agreement On Tariffs And Trade (GATT)
1.1.2 Il commercio internazionale: i principi dell’accordo GATT
1.2 Le Istituzioni Internazionali: Il World Customs Organization (WCO)
1.2.1 Le istituzioni internazionali: l’unione doganale
Elementi doganali
2.1 Gli elementi dell’accertamento
2.1.1 Gli elementi dell’accertamento: la classificazione doganale
2.2 Gli elementi dell’accertamento: l’origine preferenziale
2.2.1 L’origine preferenziale: la prova di origine
2.2.2 Gli elementi dell’accertamento: l’origine non preferenziale
2.2.3 La determinazione dell’origine non preferenziale della merce
2.3 Valore in dogana: premessa
2.3.1 Valore in dogana: il metodo principale
2.3.2 Valore in dogana: gli elementi da aggiungere al prezzo pagato o da pagare
2.3.3 Valore in dogana: gli elementi da sottrarre al prezzo pagato o da pagare
2.3.4 Valore in dogana: metodi alternativi
Disposizioni generali
3.1 La riforma doganale tra norma e prassi: il d.lgs. 141/2024 e i successivi interventi correttivi
3.2 Fonti, confini e nozioni nel nuovo impianto doganale
3.3 Organizzazione dei servizi doganali
3.4 La nuova disciplina della vigilanza doganale: articolazione territoriale, poteri ispettivi e presidi operativi
L’obbligazione doganale
4.1 Obbligazione doganale: premessa
4.1.1 I diritti di confine
4.1.2 Chi sono i soggetti obbligati al pagamento dei diritti di confine
4.1.3 La rappresentanza doganale diretta
4.1.4 La rappresentanza indiretta
L’accertamento doganale
5.1 Accertamento doganale: premessa
5.2 Sportello unico doganale e dei controlli (S.U.Do.Co)
Revisione dell’accertamento
6.1 Revisione dell’accertamento: i controlli a posteriori
La riscossione dei diritti doganali
7.1 Il pagamento dell’obbligazione doganale: modalità e procedure di riscossione
7.2 Termini per la notifica dell’obbligazione doganale
Movimento delle merci
8.1 La temporanea custodia e la merce in entrata
Procedure e regimi doganali
9.1 I depositi doganali e istituiti speciali
9.2 La temporanea esportazione
9.3 Provviste e dotazioni di bordo
Violazioni doganali
10.1 Violazioni doganali: premessa
10.2 Sanzioni di natura penale
10.3 Circostanze aggravanti del reato di contrabbando
10.4 La recidiva e le forme di abitualità nel contrabbando
10.5 Violazioni doganali: sanzioni di natura amministrativa
10.6 Efficacia temporale delle norme: il principio del favor rei
10.7 Disposizioni comuni: contrabbando e sanzioni amministrative
10.8 Estinzione del reato e cause di non punibilità
10.9 Il riscatto delle merci confiscate: evoluzione normativa e prassi applicativa dell’art. 118
PARTE II - La riforma e l’impatto sul testo unico accise
Riforma delle accise
11.1 Riforma dell’accisa: alcune considerazioni generali
11.1.1 Accisa e i soggetti passivi
11.1.2 Accise, circolazione e regime sospensivo
11.1.3 L’accertamento e il pagamento delle accise
11.1.4 I prodotti sottoposti ad accisa
11.1.5 Accise e privilegio
11.1.6 Accise e rimborso
Sanzioni ed accise
12.1 Sanzioni ed accise prima della riforma
12.1.1 La sottrazione e l’accertamento al pagamento d’accisa
12.1.2 L’alterazione di congegni, impronte e contrassegni
12.1.3 Le deficienze ed eccedenze nel deposito e nella circolazione dei prodotti soggetti ad accisa
12.1.4 Irregolarità nella circolazione di beni sottoposti ad accisa
12.1.5 Sottrazione all'accertamento ed al pagamento dell'accisa sull'alcole e sulle bevande alcoliche
12.1.6 Inosservanza di prescrizioni e regolamenti
12.1.7 Sanzioni ed accise dopo la riforma
12.1.8 Considerazioni ulteriori sull’accisa
12.1.9 Accise e compliance ex decreto legislativo 231
12.1.10 Accise, compliance ex decreto 231, linee guida Confindustria
12.1.11 Accise, decreto 231, ESG
Accise e AEO
13.1 Accise, AEO e l’obbligazione doganale
13.2 La revisione del sistema delle accise (decreto legislativo 28 marzo 2025, n. 43) e il SOAC
13.3 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: le premesse e la professionalità
13.4 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: l’organizzazione aziendale
13.5 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: la solvibilità
13.6 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: il monitoraggio e il controllo della filiera
13.6.1 Analisi dei criteri oggettivi del SOAC: la conformità alle prescrizioni fiscali
13.7 Modifiche legislative dovute all’introduzione del SOAC
13.8 Altri aspetti del processo di revisione delle accise ad opera del decreto legislativo n. 43 del 2025
13.9 Nuove disposizioni in materia di accise sul gas naturale e l’energia elettrica
13.10 Nuove disposizioni in materia di imposte di consumo sugli oli lubrificanti
13.11 Nuove disposizioni in materia di accise sulle bevande alcoliche
Normativa