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IMPATRIATI: CUMULABILITÀ CON REGIME DOCENTI E RICERCATORI

Impatriati: cumulabilità con regime docenti e ricercatori

L'agenzia risponde sulla possibilità di cumulare due diversi regimi agevolativi fiscali previsti per chi ritorna in Italia cd. Rientro dei cervelli: Risposta 16 del 28.1.2025

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Con la risposta a interpello 16 del 28 gennaio  2025 l'Agenzia torna ancora una volta sul tema del regime impatriati , recentemente rinnovato. In particolare, si esamina la possibilità di cumulare i regimi agevolativi fiscali previsti per chi ritorna in Italia:

  1.  "nuovo regime agevolativo a favore dei lavoratori impatriati" d.lgs 209/2023 e
  2.  "incentivi per il rientro in Italia di ricercatori residenti all'estero" d.lgs 78/2010

Il  documento analizza il caso di un professionista  cittadino italiano che, dopo un periodo di residenza e attività lavorativa in Spagna, ha deciso di rientrare in Italia per assumere un incarico accademico e avviare un'attività professionale e chiedeva il corretto trattamento fiscale dei redditi derivanti.

1) Regimi agevolati per il rientro dall'estero

Ricordiamo in primo luogo i riferimenti normativi e in che cosa consistono  le due agevolazioni menzionate :

  • 1- Nuovo regime agevolativo a favore dei lavoratori impatriati -Articolo 5 del Decreto Legislativo 27 dicembre 2023, n. 209

Questo regime consente una riduzione della base imponibile al 50% per i redditi di lavoro dipendente, assimilati e autonomi fino a 600.000 euro annui, per coloro che trasferiscono la residenza fiscale in Italia e rispettano determinati requisiti (es. residenza in Italia per almeno 4 anni).

  • 2- Incentivo per il rientro in Italia di ricercatori residenti all'estero - Articolo 44 del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78

Questa agevolazione permette ai docenti e ricercatori che rientrano in Italia, dopo aver svolto attività di ricerca o docenza all'estero per almeno 2 anni, di escludere dal reddito imponibile il 90% degli emolumenti percepiti. Il beneficio dura fino a 5 anni, con possibili estensioni per figli a carico o acquisto di un immobile in Italia.

Giova ricordare anche che il precedente beneficio per i lavoratori impatriati , sia autonomi che dipendenti, era disciplinato dall'Articolo 16 del Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 147

Questo regime speciale per i lavoratori impatriati (abrogato dal Decreto Legislativo 27 dicembre 2023, n. 209, che ha introdotto il nuovo regime)  prevedeva una tassazione agevolata su una percentuale del reddito di lavoro dipendente e autonomo prodotto in Italia.

Era stato modificato dall’articolo 5 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34 (il cosiddetto "Decreto Crescita"), che aveva ampliato la detrazione in presenza di specifiche condizioni, e allungato la durata del beneficio.

Per approfondire leggi anche Il regime agevolato impatriati 2024

Disponibile la nuova edizione dell'eBook I regimi fiscali degli impatriati (eBook 2025)

2) Cumulo agevolazioni impatriati e ricercatori: il caso

Un cittadino italiano, laureato in odontoiatria nel 2012, si è trasferito in Spagna nello stesso anno per frequentare un master triennale. Dal 2016 al 2022 ha lavorato come docente a tempo indeterminato presso un'università spagnola e, dopo aver conseguito il dottorato di ricerca, ha continuato la sua attività accademica presso un altro ateneo spagnolo nel 2024. 

Il contribuente ha deciso di rientrare in Italia per assumere il ruolo di professore associato in un'università italiana a partire dal 1° settembre 2024 e ha avviato la procedura per l'iscrizione all'Anagrafe della Popolazione Residente, acquisendo così la residenza fiscale italiana dal 2025. Contestualmente, ha pianificato l'apertura di una Partita IVA per esercitare l'attività di medico odontoiatra.

L'interessato ha presentato un'istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate per chiarire se potesse usufruire contemporaneamente:

  1.  del "nuovo regime agevolativo a favore dei lavoratori impatriati", previsto dall'articolo 5 del Decreto Legislativo 27 dicembre 2023, n. 209, per l'attività di odontoiatra, 
  2. e degli "incentivi per il rientro in Italia di ricercatori residenti all'estero", regolati dall'articolo 44 del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, per la sua attività di docente universitario.

 In alternativa, ha chiesto se potesse almeno beneficiare del "nuovo regime agevolativo a favore dei lavoratori impatriati" ex d.lgs 209 2023 per entrambe le attività svolte in Italia.

3) Cumulo regime impatriati e regime ricercatori: la risposta dell'Agenzia

L'Agenzia delle Entrate ha esaminato la richiesta sulla base della normativa vigente precisando che :

  1. l'articolo 5 del Decreto Legislativo n. 209/2023, entrato in vigore il 29 dicembre 2023, ha introdotto il nuovo regime agevolativo per i lavoratori impatriati, applicabile a coloro che trasferiscono la residenza fiscale in Italia. Questo regime prevede una riduzione della base imponibile al 50% per redditi di lavoro dipendente, assimilati e autonomi fino a 600.000 euro annui, a condizione che il lavoratore rispetti determinati requisiti, tra cui l'impegno a risiedere fiscalmente in Italia per almeno quattro anni e il non essere stato residente fiscale in Italia nei tre periodi d'imposta precedenti al trasferimento. l'Agenzia ricorda che le disposizioni del regime abrogsto  tuttavia, continuano ad applicarsi nei confronti di coloro che hanno trasferito la residenza ''anagrafica'' nel territorio dello Stato italiano entro il 31 dicembre 2023.
  2. Parallelamente, l'articolo 44 del Decreto Legge n. 78/2010 disciplina gli incentivi per il rientro di docenti e ricercatori residenti all'estero. Questo regime consente di escludere dal reddito imponibile il 90% degli emolumenti percepiti da coloro che, dopo aver svolto attività di ricerca o docenza all'estero per almeno due anni, tornano a lavorare in Italia, acquisendo la residenza fiscale. L'agevolazione è prevista per un periodo massimo di cinque anni, con estensioni possibili in presenza di figli o acquisto di un immobile in Italia.

Sulla base dell'attuale quadro normativo, l'Agenzia delle Entrate ha confermato che, diversamente dal previgente regime speciale per lavoratori impatriati (disciplinato dall'articolo 16 del Decreto Legislativo n. 147/2015, ora abrogato), non esiste più un divieto espresso di cumulo tra le due agevolazioni fiscali.

Pertanto, il contribuente potrà beneficiare contemporaneamente del nuovo regime agevolativo per lavoratori impatriati per la sua attività di medico odontoiatra e degli incentivi per il rientro di ricercatori residenti all'estero per la sua attività accademica, a partire dal periodo d'imposta 2025 e fino ai limiti temporali previsti per ciascuna agevolazione.

Disponibile la nuova edizione dell'eBook I regimi fiscali degli impatriati (eBook 2025)

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