Società di comodo 2025

Le società di comodo, o non operative, sono quelle che non svolgono un’effettiva attività economica e vengono spesso utilizzate per il mantenimento di patrimoni o per finalità elusive. La normativa vigente impone a queste società regimi fiscali penalizzanti, tra cui:

• imposizione minima sul reddito (presunzione di reddito minimo)
• limitazioni sull’uso di perdite pregresse
• esclusione da rimborsi IVA e crediti d’imposta.

Alle società di comodo viene quindi obbligatoriamente attribuito un reddito minimo. Unica possibilità per non vedersi attribuire un reddito minimo è quello di richiedere tramite interpello preventivo la disapplicazione della disciplina.

L’individuazione delle società di comodo avviene attraverso un test di confronto tra i ricavi dichiarati e i ricavi presunti che la società si stima dovrebbe generare in base ai valori iscritti all’attivo di bilancio (test di operatività); il passo successivo ovvero la determinazione del reddito minimo da attribuire alla società di comodo avviene in maniera matematica attraverso un calcolo che si effettua applicando talune percentuali prefissate al valore delle attività patrimoniali dell’anno in corso. 

Il Decreto Legislativo n. 192 del 30 dicembre 2024, recante disposizioni integrative e correttive del D.Lgs. 175/2014 (riforma del sistema fiscale), ha introdotto importanti novità in materia di società di comodo, tra queste segnaliamo l'introduzione di nuovi criteri per determinare l’operatività delle società. In particolare:

• vengono ridefiniti i coefficienti per il calcolo dei ricavi presunti in base al valore di immobili, partecipazioni e beni mobili;
• viene introdotta una maggiore aderenza alla realtà economica della società, permettendo una valutazione più personalizzata del caso concreto.