La manovra correttiva 2010 ha ridisegnato la disciplina dell’accertamento sintetico e del redditometro. L’obiettivo del legislatore è di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale, un problema che continua tutt’ora ad essere di sconfinate dimensioni
Doppio invito per i contribuenti non congrui ai risultati del nuovo redditometro introdotto con la Manovra correttiva 2010
Il redditometro - strumento di accertamento sintetico consente di ricostruire i redditi dei contribuenti a partire dalle spese sostenute, guardando non tanto a come viene prodotta la ricchezza, ma a come viene usata per mantenere un certo tenore di vita. Da questa premessa di fondo parte il piano straordinario di accertamenti sintetici previsto dalla manovra d’estate 2008, che ha fissato in 25 mila il numero di controlli da realizzare con questo metodo nel 2010 e in 35 mila quelli in agenda per il 2011.
Il redditometro di basa sulle manifestazioni di capacità contributiva che ora sotto il mirino del fisco
Il redditometro, strumento sintetico per accertare il reddito, ha subito profondi mutamenti introdotti dall’art. 22 della Manovra Correttiva 2010 che ha modificato l’art. 38 del Dpr 600/73.
Con il nuovo redditometro tocca al contribuente giustificare la propria capacità di spesa
E' stata varata la manovra correttiva 2010 emanata con il Decreto Legge del 31 maggio 2010 n.78. La manovra, che nel biennio avrà effetti finanziari per 24 miliardi di euro, si propone di riportare il rapporto deficit - Pil dal 5% di adesso al 2,7 nel 2012 attraverso la riduzione della spesa pubblica e la lotta all'evasione fiscale.
Governo Italiano - Manovra Correttiva 2010 - Decreto Legge del 31 Maggio 2010 n. 78
Lo scostamento fra redditi accertati e dichiarati
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SCOPRI TUTTI GLI ABBONAMENTIConclusa la consultazione pubblica si attende la pubblicazione in Gazzetta del decreto MEF per l’applicazione del redditometro dal 2016