Con l'interpello n. 954-87316 del 22 Giugno scorso l'Agenzia delle Entrate afferma che se l'esercizio di conclusione del contratto promosso dall'agente non coincide con quello di consegna dei beni e di imputazione dei relativi ricavi da parte del soggetto preponente, quest'ultimo deve procedere alla deduzione della provvigione passiva non nell'esercizio di stipula del contratto ma in quello di consegna dei beni e registrazione dei ricavi.
Con questa pronuncia vengono risolti i dubbi interpretativi sollevati dalla precedente Risoluzione n. 115/E del 2005 con la quale le Entrate avevano precisato che le provvigioni concorrono alla formazione dei redditi dell'agente e delle spese del preponente nel momento di ultimazione della prestazione dei servizi di agenzia.