I dottori commercialisti, attraverso il Presidente del Consiglio Nazionale, scrivono al nuovo ministro della Giustizia sollecitando il rinvio dell'entrata in vigore della riforma del diritto fallimentare. Il 16 Luglio prossimo, infatti, è la data prevista per introdurre nel nostro ordinamento istituti chiave come l'esdebitazione ma anche nuove soglie al di sotto delle quali non è previsto fallimento o l'assetto del concordato preventivo e la ridefinizione delle competenza degli organi della procedura. Vengono individuati 15 punti "critici" da sottoporre a revisione.