Quella dell'apprendistato è una riforma incompiuta: a tre anni di distanza non è ancora possibile il ricorso alla formula professionalizzante nella maggior parte dei casi, cioè quando il contratto collettivo non detta con puntualità tutti i contenuti e i termini della formazione del giovane. Si tratta di un contratto incentivato da sgravi contributivi che, nella nuova versione, prevede un innalzamento dell'età massima di ingresso fino a 29 anni anziché 24 del vecchio apprendistato, una estensione della durata del contratto fino a sei anni (contro i 4 del vecchio) con la possibilità di sottoinquadrare il lavoratore di due livelli rispetto a quello della qualifica da conseguire.