L'Amministrazione Finanziaria italiana respinge l'invito, proveniente dall'Unione Europea, di rispettare le linee della giurisprudenza comunitaria in materia di aiuti di Stato.
La Commissione ha infatti posto sotto esame il premio di concentrazione previsto dal DL. n. 106 del 2005 e ha ricordato che senza un impegno al recupero di aiuti dichiarati illegali o incompatibili (tra questi le esenzioni fiscali per aziende ex municipalizzate e gli aiuti concessi in favore dell'occupazione per i contratti di formazione e lavoro) le imprese che ne hanno beneficiato non potranno più ottenere nuovi aiuti.
Secondo l'Italia, invece, tale principio sarebbe inaccettabile perché entrerebbe nel merito della gestione e della erogazione delle agevolazioni.