E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge 4 del 18 gennaio 2024 "Disposizioni urgenti in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico" che interviene a rafforzare le misure di tutela occupazionale dei lavoratori e della continuità produttiva nelle imprese strategiche in crisi . Con la circolare 62 del 7 maggio INPS ha fornito le istruzioni procedurali per la fruizione
In generale il provvedimento prevede un nuovo intervento di cassa integrazione guadagni straordinaria a favore delle imprese in amministrazione straordinaria , con almeno 1000 dipendenti, in presenza di stabilimenti industriali di interesse strategico ai sensi dell’articolo 1 del Dl 207/2012, che non abbiano potuto completare piani di riorganizzazione aziendale complessa.
E' prevista anche una misura specifica per gli stabilimenti di Acciaierie d'Italia (Ex ILVA) alle quali è riservato uno stanziamento di 320 milioni di euro per l'erogazione di uno o piu' finanziamenti a titolo oneroso della durata massima di cinque anni.
Le imprese potranno fruire nel 2024 di una prosecuzione della CIGS senza soluzione di continuità, a valere sui fondi previsti dall’articolo 1, commi 175 e 176, della legge 213/2023 (Legge di Stabilità per il 2024). con limite di spesa di 63,3 milioni di euro .Si ricorda che la cigs non richiede la consultazione sindacale e viene autorizzata su domanda con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali in deroga ai limiti di durata ordinariamente previsti dagli articoli 4 e 22, Dlgs 148/2015.
Inoltre si applicano le tutele di cui all’articolo 7, comma 10-ter, del Dl 148/1993 ovvero a domanda dell'autorità amministrativa straordinaria la durata dell’intervento della cassa integrazione straordinaria viene equiparata al termine previsto per l’attività commissariale.
Il decreto prevede anche all’articolo 3, comma 2, che per assicurare adeguati livelli di sicurezza le riduzioni o sospensioni dal lavoro potranno applicarsi ai lavoratori addetti alla manutenzione degli impianti e alla sorveglianza delle attività di sicurezza, solo a rotazione e quando non siano impegnati nei programmi di manutenzione e sorveglianza di tali attività.
Cassa integrazione straordinaria 2024 le istruzioni
Nella circolare 62 2024 INPS precisa che al trattamento di CIGS di cui all’articolo 3 del decreto-legge n. 4/2024 possono ricorrere le imprese con i seguenti requisiti
- a) gestiscono uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale e per le quali, ricorrendone i presupposti, sia disposta l’amministrazione straordinaria con prosecuzione dell’esercizio di impresa;
- b) siano già state autorizzate - o abbiano proposto apposita istanza al Ministero del Lavoro - al trattamento di CIGS ai sensi dell’articolo 1, commi 175 e 176, della legge di Bilancio 2024, in relazione a programmi di riorganizzazione aziendale non ancora completati in ragione della loro complessità.
La norma non prevede nuovi oneri per la finanza pubblica né, conseguentemente, specifici finanziamenti in quanto ha solo lo scopo di assicurare che, a seguito del passaggio dalla gestione ordinaria all’amministrazione straordinaria dell’impresa, la fruizione dei trattamenti di CIGS, già autorizzati o in corso di autorizzazione, senza soluzione di continuità.
La circolare ricorda anche che:
- le imprese sottoposte a procedura di amministrazione straordinaria non sono tenute al versamento del contributo addizionale mentre .
- i datori di lavoro tenuti al versamento al Fondo di Tesoreria INPS l’obbligo contributivo sussiste anche durante il periodo di integrazione salariale, relativamente alle quote di trattamento di fine rapporto (TFR) maturate sulla retribuzione persa.
In “Sistema UNICO”, nell’ambito del codice intervento 333, è stato istituito il seguente nuovo apposito codice evento:
“168 - Proroga CIGS imprese int. strateg. con piani riorg. non complet.(art.1 c.175 l.213/23;art.3 DL.4/24)”.
La circolare fornisce quindi di dettagli sulle modalità e termini di trasmissione dei flussi “UniEmens-Cig” (UNI41) ricordando che in caso di pagamento diretto INPS i datori di lavoro devono provvedere , a inviare all'INPS tutti i dati entro la fine del secondo mese successivo al periodo di integrazione salariale o, se posteriore, entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione della concessione.
Trascorsi inutilmente tali termini, il pagamento resta a carico del datore di lavoro.