Il comma 144 dell’articolo 1 della Legge 197/2022, la Legge di bilancio 2023, ha introdotto l’applicazione dell’imposta di bollo sulla detenzione delle cosiddette criptovalute (o per meglio dire cripto-attività), “nella misura del 2 per mille annuo del relativo valore”, a decorrere dall’anno fiscale 2023, come precisato dall’Agenzia delle entrate con la Circolare 30/E/2023.
Motivo per cui nel mese di gennaio in corso si versa per la prima volta l’imposta di bollo dovuta sulle cripto-attività detenute nell’anno 2023.
Come regola generale, l’imposta da versare si calcola applicando l’aliquota del due per mille alla base imponibile costituita dal valore, espresso in euro, delle cripto-attività detenute al termine di ogni anno solare; valore di solito rilevato sulla piattaforma in cui le cripto-attività sono state acquistate e, se ciò non è possibile, da quella in cui sono detenute, o in base a siti specializzati nella rilevazione dei valori di mercato; solo in assenza di questo valore è possibile fare riferimento al costo di acquisto.
Quando le criptovalute sono detenute su un exchange, sarà questo, che agisce come sostituto d’imposta:
- a determinare il valore delle cripto-attività detenute al 31 dicembre,
- a versare l’imposta di bollo per conto del contribuente, su cui si rifarà in rivalsa addebitando l’importo dovuto. A tutti gli effetti come agisce una banca in sede di applicazione dell’imposta di bollo sui conti correnti.
Nei giorni scorsi sui siti internet dedicati alle criptovalute si è diffusa molto velocemente la notizia che, a causa di questa procedura, i fondi detenuti in cripto-attività presso alcuni exchange possano risultare bloccati.
Più precisamente è stato Binance, con apposita comunicazione, a informare gli utenti di questa possibilità.
Il problema che si crea è di ordine pratico.
L’exchange versa l’imposta di bollo per conto del contribuente, e riaddebita a questo il costo; ma, molto spesso, i fondi detenuti sui wallett digitali sono solo in criptovalute, mentre il riaddebito avviene in euro.
Per cui, i wallet digitali detenuti presso Binance, in mancanza di fondi in euro, sono stati bloccati.
La soluzione è presto detta, e si configura nel mettere a disposizione dell’exchange, sul wallet, versando fondi o convertendo cripto-attività, una somma in euro sufficiente a coprire il costo dell’imposta di bollo.
Solo se ciò non sarà fatto, l’exchange procederà all’operazione di conversione e addebito per analogo importo.