Tra le misure approvate il 23 ottobre dal Governo in via preliminare, il che significa che non è definitivo, vi è un DDL per la promozione delle zone montane con Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane.
Esso mira a introdutte disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane.
Le norme sono volte:
- alla tutela dell’ambiente,
- delle risorse naturali,
- del paesaggio e della salute
- e alla salvaguardia delle peculiarità territoriali, storiche, culturali e linguistiche delle zone montane.
Ti consigliamo di di visitare la Collana di eBook in collaborazione con ConsulenzaAgricola.it
Promozione zone montane: cosa prevedono le norme in arrivo
Il DDL tra l’altro, prevede disposizioni in tema di servizi pubblici relativi a:
- sanità di montagna, con la previsione di modalità per valorizzare l’attività prestata dagli esercenti le professioni sanitarie, ai fini della partecipazione alle procedure concorsuali presso le aziende del Servizio sanitario nazionale e per l’assunzione di incarichi nell’ambito delle aziende e degli enti medesimi. La norma prevede inoltre crediti d’imposta per coloro che, per fini di servizio, acquistano un immobile a uso abitativo con accensione di finanziamento ipotecario o fondiario per il trasferimento nei comuni del predetto personale;
- scuole di montagna, con deroghe ai punteggi ordinariamente attribuiti in favore di chi svolge il proprio servizio in tali scuole, deroghe in materia di dimensionamento delle classi e crediti d’imposta per locazioni e acquisti di immobili da parte dei docenti;
- servizi di comunicazione, con la previsione di contratti di programma relativi alle concessioni della rete stradale e ferroviaria nazionali nei quali saranno inseriti interventi sulle infrastrutture di competenza atti a garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile e delle connessioni digitali. Si afferma inoltre che la copertura dell’accesso ad internet in banda cosiddetta ultra-larga rappresenta una priorità per lo sviluppo socioeconomico dei territori montani, con specifico riguardo ai Comuni a maggiore rischio di spopolamento.
Si vorrebbero introdurre agevolazioni per la residenza e il domicilio stabile in montagna, come deducibilità degli interessi passivi per mutui contratti per l’acquisto di proprietà immobiliare derivante da ristrutturazione edilizia di edificio preesistente da adibire ad abitazione principale e domicilio stabile.
In tema di tutela del territorio, si introducono misure di valorizzazione dei pascoli e dei boschi montani, demandate ad apposite linee guida. Si riconoscono le zone montane come zone floro-faunistiche a sé, caratterizzate dalla consistente presenza della tipica flora e fauna montana.
Si introducono norme in materia di bacini idrici previsti ai fini dell’attività agricola, della lotta agli incendi e dell’attività turistica, incluso l’innevamento artificiale, per prevenire e fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico e la crisi idrica nei territori montani.
Inotre, si dovrebbero prevedere incentivi sotto forma di credito d’imposta agli investimenti e alle attività diversificate degli imprenditori agricoli e dei coltivatori diretti, che investono nel miglioramento delle pratiche di coltivazione e gestione benefiche per l’ambiente e il clima, misure fiscali di favore per le imprese montane fondate da giovani (flat tax del 15 per cento per ricavi fino a 100.000 euro) e agevolazioni del lavoro agile nei comuni montani disponendo un credito d’imposta per le imprese che promuovono il lavoro agile quale modalità ordinaria di esecuzione della prestazione lavorativa.
Promozione zone montane: riconoscimenti delle professioni montante
Inoltre, il DDL contine norme che riconoscono le professioni di:
- guida alpina,
- aspirante guida alpina,
- accompagnatore di media montagna,
- guida vulcanologica
- e maestro di sci
quali presidi per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle zone montane.
Ti consigliamo di di visitare la Collana di eBook in collaborazione con ConsulenzaAgricola.it