Asili nido gratuiti per i figli oltre il primo, esonero contributivo e incentivi alle assunzioni per le donne con figli, congedo parentale con un mese indennizzato al 60% Sono alcune delle misure contenute nel disegno di legge di bilancio per il 2024 approvato e presentato ieri mattina dal Governo.
La bozza viene ora inviata a Bruxelles per l'approvazione e alle Camere per la discussione.
E' stata proprio la premier Meloni a soffermarsi su questi aspetti sottolineando con molta forza il fatto che la lotta all'inverno demografico non significa necessariamente per le donne la rinuncia alla carriera lavorativa. Vediamo allora meglio le misure previste in questo senso.
Asili nido e scuole infanzia nella legge di bilancio 2024
Come noto la messa a punto della manovra è stata molto ardua per le difficili situazioni internazionali che si sono aggiunte all'inflazione e al caro energia che mettono in difficoltà tutta l'Europa. Le risorse quindi sono poche e provengono da un nuovo debito rispetto al PIL pari a circa 14 miliardi, da una forte stretta alle spese dei ministeri ed enti locali e da un residuo fondo di circa 4 miliardi proveniente dagli anni precedenti. una parte rilevante di queste risorse viene destinata a varie misure a sostegno della natalità e delle famiglie a basso reddito.
La premier ha specificato che per il Fondo asili nido sono stati stanziati 150 milioni di euro un piu perché l'obiettivo è di garantire alle famiglie la possibilità di avere gli asili nido gratis a partire dal 2° figlio.
La bozza del decreto fiscale prevede anche un incremento del finanziamento per le scuole dell'infanzia paritarie pari a 50 milioni di euro.
Si ricorda che ad oggi è in vigore un contributo economico alle spese per l'asilo nido o per la babysitter, correlato all'ISEE della famiglia. Vedi in merito Bonus nido 2023 tutte le regole
Sgravio contributivo mamme 2024
Oltre agli asili nido gratuiti nella legge di bilancio 2024 è presente uno sgravio contributivo pensato specificamente per le donne che lavorano e hanno almeno 2 figli: si prevede che
- per chi ha due figli i contributi previdenziali sono azzerati fino al momento in cui il secondo figlio compie 10 anni
- per chi ha tre o piu figli i contributi previdenziali sono azzerati fino al momento in cui il terzo figlio compie 18 anni.
Su questo la Presidente ha spiegato che si intende in questo modo riconoscere alle donne che hanno avuto figlio il contributo che hanno dato alla società.
Per i dettagli operativi delle misure occorre attendere la pubblicazione del disegno di legge.
Esonero contributivo per le assunzioni di donne con figli
Si prevede anche per le aziende che assumono a tempo indeterminato donne con figli uno sgravio contributivo speciale pari al 130% (invece che il 120% destinato a tutti gli altri lavoratori ) che sarà riservato anche ad altre categorie come disabili, percettori di RDC o altri sostegni, giovani.
Il viceministro Leo ha spiegato che la misura si realizzerà facendo contabilizzare alle aziende un costo del lavoro piu alto appunto del 20 o 30% rispetto all'ordinario.
Leggi anche per maggiori dettagli Legge di bilancio 2024 le misure per famiglie e lavoro
Sulle misure fiscali vedi Sconti fiscali 2024
Congedo parentale con indennità al 60%
La Premier ha ricordato anche che la bozza di manovra prevede un ulteriore mese di congedo facoltativo indennizzato al 60% per la madre o il madre da fruire entro il 6 anno di vita del figlio .
Non è chiaro se si tratta di un ulteriore mese rispetto a quelli già previsti o piuttosto di un aumento della percentuale dell'indennità su uno dei mesi già garantiti per legge, come successo lo scorso anno dal 30 all'80% .
Fringe Benefit lavoratori con figli
Non va dimenticato infine che la legge di bilancio prevede una conferma dell'agevolazione dei fringe benefit esentasse per i lavoratori che hanno figli a carico, anche se in una misura minore rispetto allo scorso anno. Scende infatti da 3000 a 2000 euro il tetto massimo del valore di beni e i servizi in natura che i lavoratori possono ottenere dai datori di lavoro (come libera scelta della azienda ricordiamo, non obbligatoriamente)