La Legge del 21 aprile 2023 n. 49 recante disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali è ormai in vigore da 4 mesi ma l'attuazione pratica è ancora mancante in diversi aspetti. Da ieri è attivo l'osservatorio ministeriale
Vedi per i dettagli Equo compenso professionisti in vigore : cosa prevede
Osservatorio ministeriale sull'equo compenso
Si è insediato giovedì 11 aprile 2024 l’Osservatorio nazionale sull’equo compenso presso il Ministero della Giustizia previsto dalla legge sull’equo compenso per i professionisti (legge 49/2023)
Il nuovo organismo , nominato con decreto ministeriale del 6 marzo, ha il compito di monitorare l’applicazione delle regole a tutela della remunerazione dei professionisti da parte della pubblica amministrazione e delle grandi imprese , banche ed assicurazioni.
Sempre all'Osservatorio vanno segnalate dagli interessati le eventuali clausole vessatorie o condotte scorrette in tema di compenso professionale
Dell'organismo fanno parte, con permanenza in carica per tre anni:
il vice capo di gabinetto del Ministro Nordio e altri 3 rappresentanti del Ministero della giustizia,
- un funzionario del Ministero del lavoro
- 24 rappresentanti delle professioni ordinistiche e
- cinque rappresentanti delle professionisti non ordinistiche (come Confcommercio professioni e Coordinamento libere associazioni professionali -Colap.
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Equo compenso e maxi compensi revisori
E' slittato a data da destinarsi il confronto richiesto dalle associazioni datoriali (Abi, Confindustria, Assonime, Ania e Confcooperative), al ministero della Giustizia e al Consiglio nazionale dei commercialisti per correggere l'aspetto particolarmente criticato dei maxicompensi ai sindaci e ai revisori delle grandi società già fissato per la scorsa settimana .
Per questi professionisti infatti, l’applicazione dei parametri del Dm 140/2012, hanno affermato le associazioni nella lettera, rischia «di dare luogo ad aumenti paradossali e indiscriminati generando un volume di costi insostenibile per le imprese». La revisione del vecchio decreto ha tempi non ben definiti ma intanto Consiglio nazionale dei commercialisti si è detto pronto a una revisione complessiva che ponga un tetto ai compensi ma innalzi nel contempo quelli delle società piu piccole.
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Aggiornamento codici deontologici
Gli ordini professionali sono chiamati in causa anche in merito all'aggiornamento dei propri Codici deontologici inserendo come previsto dalla legge, specifiche sanzioni per il professionista che vìola le norme sull'equità del compenso . Ad oggi hanno provveduto all'adeguamento il Consiglio nazionale ingegneri e l'Ordine dei commercialisti (in consultazione nel mese di febbraio 2024)
Leggi in merito Equo compenso nel nuovo Codice deontologico Commercialisti
Professioni non ordinistiche: decreto in ritardo
Come detto restano invece interamente da definire i parametri dei compensi dei professionisti senza albo, per i quali si attendeva il decreto ministeriale entro 60 giorni dalla legge. Sono coinvolti quasi 500mila professionisti con le attività piu diverse riuniti in circa 100 associazioni.
Per la definizione dei valori di riferimento per i compensi il MIMIT sta lavorando per creare macro-aree omogenee di attività.
Sembra che un punto di partenza possibile sia la valutazione del tempo necessario alla prestazione professionale, ipotesi che ha già raccolto il parere positivo di Confcommercio professioni.