Taglio del cuneo contributivo confermato, aumento soglia dei fringe benefit e bonus per favorire la natalità. Di fronte alle difficolta dei ceti medio bassi per l'aumento dei prezzi e la stagnazione dei salari sono molti gli interventi degli esponenti di Governo che rassicurano le famiglie sulle misure in arrivo,
E' diventato necessario specificare le priorità del Governo nella prossima legge di bilancio , in particolare dopo le parole poco rassicuranti del Ministro dell'Economia Giorgetti e del Ministro per gli affari europei Fitto che non hanno nascosto le difficolta nel trovare le coperture per la finanziaria 2024.
Lo scenario è quanto mai complesso: crescita economica che rallenta, emergenze climatiche territoriali, inflazione ancora alta che richiede molte risorse per il semplice adeguamento di pensioni e stipendi pubblici. Di contro si lamentano le difficoltà non solo dei lavoratori e dei pensionati ma anche di servizi essenziali come la sanità e la scuola.
Nel Meeting di Rimini nei giorni scorsi il ministro Giorgetti ha dunque specificato con molta chiarezza che "non si potrà fare tutto" e che, ad esempio, la riforma delle pensioni dovrà essere molto ridotta rispetto alle promesse fatte. Ha fatto riferimento in particolare alla denatalità galoppante che renderà sempre più difficile in futuro la copertura della spesa previdenziale con il calo dei lavoratori attivi . Leggi in merito Riforma pensioni 2024 Giorgetti frena
Dalla relazione 2023 della Banca d'Italia emerge che dal 2019 al 2022 è diminuita di quasi 800 mila unità la popolazione considerata in età da lavoro, ovvero tra i 15 e i 64 anni, con particolare incidenza per la platea di donne e giovani. Tema purtroppo ben noto da tempo ma ignorato anzi peggiorato con i recenti i anticipi pensionistici di Quota 100, 102, 103 che richiedono maggiori risorse invece che tagliarle.
Nuove dichiarazioni della ministra del lavoro Calderone, del ministro degli esteri Tajani e del viceministro Leo hanno chiarito dunque che la priorità. oltre alla salvaguardia dei redditi medio bassi , è proprio quella delle famiglie e degli incentivi alla natalità.
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Le possibili misure per le famiglie
Ecco allora le prime proposte che prendono forma:
- conferma del taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro (attualmente pari al 6% per i redditi fino a35mila euro e 7% per i redditi sotto i 25mila) Vedi anche l'esenzione dai contributi previdenziali a carico dei lavoratori potrebbe anche aumentare: l'obiettivo dichiarato dal Governo nell'arco della legislatura sarebbe infatti l'azzeramento, ma tutto dipende dalle risorse in campo; (vedi gli importi attuali in Cuneo fiscale gli aumenti in busta paga da luglio 2023)
- conferma della tassazione ridotta al 5% sui premi di produttività,
- innalzamento dei fringe benefit esenti Irpef non solo per i lavoratori con figli (oggi a 3000 euro annui) (Leggi QUI i dettagli )
- bonus per incentivare la creazione di asili nido aziendali e territoriali
- interventi a sostegno delle mamme lavoratrici come aumento degli assegni familiari o dell'assegno unico oltre il primo figlio.
Probabilmente non tutte , ma solo alcune di queste vedranno la luce in autunno con le bozze della legge di bilancio e le .
Va ricordato che gli ultimi dati sul mercato del lavoro resi noti oggi dall'INPS nel proprio Osservatorio sul precariato evidenziano un leggero rallentamento della crescita degli occupati e in particolare dei contratti a tempo indeterminato, che invece all'inizio dell'anno erano cresciuti.
Continua invece a migliorare l'occupazione femminile che pero, con il 52,3% resta molto al di sotto della media degli altri paesi
Infine resta sullo sfondo il sostegno alle buste paga dei cosiddetti " lavoratori poveri" che potrebbe venire con l'introduzione del salario minimo , secondo l'opposizione.
La maggioranza pur dichiarandosi disponibile al confronto ha fatto slittare i lavori parlamentari ad ottobre, chiamando in causa il parere del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, depositario dei contratti collettivi in vigore. Questi secondo le intenzioni del Governo dovrebbero essere ampliati a tutti i lavoratori rendendo inutile la determinazione di un salario minimo
In sintesi la senatrice Mancini ha dichiarato : «Abbiamo bisogno di sostenere le famiglie e i redditi : Cuneo, welfare, conciliazione vita lavoro devono essere le priorità dei prossimi interventi di politica economica».
Obiettivo chiaro con vari strumenti a disposizione dunque: da lunedi 28 agosto con il primo consiglio dei ministri in programma il Governo inizierà a mettere a punto le proprie scelte.