Sanzioni più leggere, proporzionali e annullabili con "adempimenti collaborativi", stop alle maggiorazioni per recidiva prima della definizione del giudizio, compensazioni tra sanzioni e crediti verso la PA. Giudizio amministrativo rilevante anche ai fini penali
La legge delega per la riforma fiscale n. 111 2023, appena pubblicata in Gazzetta, prevede alcuni principi e criteri innovativi per la revisione del sistema sanzionatorio tributario, amministrativo e penale in materia di tasse dirette indirette e tributi locali che si dovrà realizzare entro due anni attraverso i decreti attuativi.
Principi cardine sono una maggiore integrazione tra giudizi amministrativi e penali e i regimi premiali cioè le agevolazioni per i contribuenti che collaborano con il Fisco. Per il penale in caso di mancati versamenti si terrà in maggior conto la presenza di cause di forza maggiore
Vediamo più in dettaglio il testo di legge.
Delega fiscale: aspetti comuni sanzioni amministrative e penali
Per quanto riguarda i criteri direttivi comuni per le sanzioni tributarie amministrative e penali vengono posti cinque obiettivi:
1. maggiore integrazione tra sanzioni amministrative e penali
2. possibilità di compensare sanzioni e/o interessi per mancati versamenti di imposte sui redditi regolarmente dichiarati con i crediti nei confronti delle amministrazioni statali, certificati tramite l’apposita piattaforma dei crediti commerciali
3. revisione dei rapporti tra processo penale e processo tributario
4. riduzione delle sanzioni fino all'esclusione totale per i casi di adempimento collaborativo da parte del contribuente
5. distinzione più rigorosa anche dal punto di vista delle sanzioni applicabili tra i casi di compensazioni indebite di crediti di imposta non spettanti e compensazioni indebite di crediti di imposta inesistenti.
Delega fiscale: sanzioni penali
La legge delega 111 prevede invece, specificamente in tema di sanzioni penali l'intenzione di elaborare nei decreti attuativi norme che diano particolare specifico rilievo a:
1. l’eventuale sopraggiunta impossibilità, per il contribuente, di fare fronte al pagamento del tributo, per motivi a lui non imputabili;
2. le definizioni raggiunte in sede amministrativa o giudiziale circa la valutazione della rilevanza del fatto ai fini penali.
Delega fiscale: principi per le sanzioni amministrative
Per quanto riguarda le sanzioni amministrative per le violazioni in campo tributario, la legge delega il Governo a:
- migliorare la proporzionalità delle sanzioni tributarie, in modo da ridurne il carico e allinearlo agli standard di altri Paesi europei.
- assicurare l’effettiva applicazione delle sanzioni collegata ad una revisione dell’istituto del ravvedimento, che comporti una graduazione della riduzione delle sanzioni;
- rendere inapplicabile la maggiorazione delle sanzioni per recidiva prima della definizione del giudizio sulle precedenti violazioni.
- procedere ad una revisione delle ipotesi stesse di recidiva.
Importanti infine le condizioni generali previste per l'inapplicabilità delle sanzioni, ovvero
- obiettiva incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria
- l'adeguamento da parte del contribuente , con una dichiarazione integrativa e il pagamento dell'imposta, alle indicazioni elaborate dall’Amministrazione finanziaria con documenti di prassi.