In data 3 agosto il Governo ha approvato, tra l'altro, provvedimenti, (Dlgs in esame preliminare) relativi alla attuazione di norme comunitarie in tema Agricoltura.
Vediamo i dettagli.
Agricoltura: novità in arrivo per il biologico
Il CdM in esame preliminare, ha approvato un decreto legislativo di adeguamento della normativa nazionale:
- alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2018/848, relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici,
- e alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2017/625, relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuate per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari.
Come sottolinea il comunicato stampa diramato dopo il CdM, Il testo prevede di:
- adeguare il procedimento di autorizzazione e il sistema di vigilanza sugli organismi di controllo e di certificazione e la disciplina degli adempimenti connessi alle attività svolte da tali organismi, comprese le cause di sospensione e di revoca delle deleghe previste per gli stessi dalle norme europee;
- aggiornare i procedimenti amministrativi relativi alla notifica alle autorità competenti per includere le attività con metodo biologico,
- definire i criteri e le modalità di etichettatura di fertilizzanti e prodotti fitosanitari,
- introdurre le disposizioni necessarie per procedere alla designazione dei laboratori nazionali di riferimento e dei laboratori ufficiali previsti dal regolamento (UE) 2017/625 per l’effettuazione di analisi, prove e diagnosi di laboratorio nell’ambito dei controlli volti a verificare il rispetto della normativa in materia di produzione biologica ed etichettatura dei prodotti biologici.
Si prevede l’istituzione, con apposito decreto del Ministro, di una banca dati pubblica al fine di garantire la tracciabilità delle transazioni commerciali dei prodotti biologici.
Infine, con lo stesso Dlgs si adegua il sistema sanzionatorio per gli organismi di controllo e per gli operatori biologici, compresi i gruppi di operatori, che adottano condotte non conformi, compreso l’illecito utilizzo dei termini riferiti all’agricoltura biologica da parte di operatori non assoggettati al sistema di controllo. Tali sanzioni possono arrivare, in alcuni casi, fino a 24.000 euro o al 5% del fatturato.
Agricoltura: novità in arrivo per la Politica agricola comune
Sempre in data 3 agosto il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di modifica e integrazione del decreto legislativo del 17 marzo 2023 n. 42 in attuazione del regolamento (UE) 2021/2116 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2 dicembre 2021, sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della Politica agricola comune e che abroga il regolamento (UE) n. 1306/2013, recante l’introduzione di un meccanismo sanzionatorio, sotto forma di riduzione dei pagamenti ai beneficiari degli aiuti della Politica agricola comune.
Il comunicato ha specificato che, le norme modificano e integrano il decreto legislativo 17 marzo 2023, n. 42, con l’inserimento di disposizioni riguardanti:
- il recupero di pagamenti indebiti;
- la modifica dell’impianto sanzionatorio per la condizionalità sociale; le riduzioni in caso di presentazione tardiva di modifiche alla domanda di aiuto presentata nei termini utili;
- il numero massimo di ovicaprini non identificati, allevati in aree montane, per i quali non si applicano sanzioni derivanti dagli interventi di sviluppo rurale;
- la specificazione della successione temporale dell’applicazione degli obblighi e dei controlli di condizionalità; le disposizioni specifiche per le riduzioni dei pagamenti per gli eco-schemi;
- la previsione di sanzioni nel caso di violazione degli impegni e di altri obblighi degli interventi dello sviluppo rurale non connessi alla superficie e agli animali, ivi inclusa la relativa ammissibilità.
Inoltre, si introducono sanzioni per il mancato rispetto della normativa in materia di interventi nei settori vitivinicolo, ortofrutticolo, dell’apicoltura e dell’olio d’oliva e delle olive da tavola, inseriti all’interno del Piano Strategico PAC 2023/2027.